Babymetal (album)

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Babymetal
album in studio
ArtistaBabymetal
Pubblicazione26 febbraio 2014[1]
Durata55:36
Dischi1
Tracce13
GenereJ-pop
Alternative metal[2]
Heavy metal[2]
EtichettaBMD Fox Records
EarMusic[3]
RAL[4]
ProduttoreKobametal
Registrazione2010-2014
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Giappone Giappone[5]
(vendite: 100 000+)
Babymetal - cronologia
Album precedente
Singoli
  1. Dokidoki morning
    Pubblicato: 22 ottobre 2011
  2. Babymetal × Kiba of Akiba
    Pubblicato: 7 marzo 2012
  3. Headbanger!!
    Pubblicato: 4 luglio 2012
  4. Ijime, dame, zettai
    Pubblicato: 9 gennaio 2013
  5. Megitsune
    Pubblicato: 19 giugno 2013
  6. Gimme Chocolate!!
    Pubblicato: 31 maggio 2015

Babymetal è il primo album in studio del gruppo musicale giapponese Babymetal, pubblicato in Giappone il 26 febbraio 2014 dalla BMD Fox Records, filiale della Toy's Factory.[6]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nato da un'idea del produttore Kei Kobayashi (in arte Kobametal),[7] il progetto Babymetal prese forma attorno al 2010, quando il trio venne chiamato a registrare in studio il brano Dokidoki morning.[8] Partendo dal concetto di unire la musica idol giapponese alle sonorità tipiche dell'heavy metal, il processo creativo dell'album coinvolse produttori e musicisti provenienti dai più disparati campi musicali, come Narasaki (Coaltar of the Deepers), Takashi Ueda (The Mad Capsule Markets) e Yuyoyuppe (musicista e produttore Vocaloid).[9][10]

Il progetto si sviluppò intorno a Suzuka Nakamoto (Su-metal), le cui doti vocali e presenza scenica avevano favorevolmente impressionato Kobayashi.[11] Per completare il trio vennero scelte Yui Mizuno (Yuimetal) e Moa Kikuchi (Moametal),[11] anch'esse provenienti come Nakamoto dal gruppo idol delle Sakura Gakuin. Nessuna delle tre ragazze era a conoscenza di cosa fosse la musica metal:[12] parlando della registrazione dei primi singoli, Nakamoto confessò di non aver mai sentito un genere di musica così "pesante",[13] e di essere inizialmente intimorita dall'immagine stessa della musica metal.[14] In un'altra intervista anche Kikuchi rivelò di non sapere cosa aspettarsi quando fu invitata a unirsi al gruppo:

(EN)

«I was told that the group would focus on more "heavy" music, but I had no idea what "heavy" music meant. Like, did it mean we'd be singing about subjects that were heavy? So when I started being in Babymetal I realized, "Oh, this is what heavy music is!". I was very shocked!»

(IT)

«Mi dissero che il gruppo si sarebbe focalizzato su un tipo di musica più "pesante" [rispetto alle Sakura Gakuin], ma non avevo idea di ciò che volesse dire musica "pesante". Significava forse che avremmo cantato riguardo ad argomenti pesanti? Così quando sono entrata nelle Babymetal ho capito, "Oh è questa la musica pesante!" Ero così scioccata!»

Dal momento che il disco uscì dopo che erano già stati pubblicati vari singoli, tutti molto diversi tra loro, Kobayashi espresse l'opinione che Babymetal rappresentasse per il gruppo una sorta di best of, un'opera che raccoglieva il meglio del materiale prodotto fino a quel momento, senza un vero filo conduttore.[15] Per la registrazione della traccia bonus Road of Resistance, il gruppo si avvalse inoltre della collaborazione alle chitarre di Herman Li e Sam Totman dei DragonForce.[16] Kobayashi inviò una demo del brano ai due musicisti, i quali accettarono di lavorarci su;[17] nel suo profilo Twitter, Li confermò di aver iniziato a lavorare alle parti di chitarra insieme a Totman a partire dal 2013.[18] Il brano fu in seguito inserito anche nel successivo album dell Babymetal, Metal Resistance.

Riguardo alla scelta di unire due generi musicali così diversi, e alle critiche rivolte al gruppo da parte dei puristi dell'heavy metal, lo stesso Kobayashi puntualizzò:

(EN)

«I understand that people outside of Japan don't really undestand the pop scene in Japan and they perceive it differently from how the Japanese would. [...] I'm a metal purist too, to be honest. But I realized that the [metal] scene isn't really getting any bigger. [...] So to bring Japanese metal around the world, it has to be something different and original.»

(IT)

«Capisco che la gente al di fuori del Giappone possa non comprendere al meglio la scena pop in Giappone e la percepisca in modo diverso rispetto a come farebbe un giapponese. [...] Anch'io sono un purista del metal, a essere onesti. Ma ho capito che la scena [metal] ha smesso di crescere. [...] Quindi l'unico modo per far conoscere il metal giapponese al mondo era di quello di creare qualcosa di diverso e originale.»

Stile musicale e tematiche[modifica | modifica wikitesto]

Le Babymetal durante l'esecuzione del brano Megitsune

Musicalmente l'album ricalca l'idea delle Babymetal di fondere j-pop e heavy metal in un unico genere, che il gruppo identifica come "kawaii metal".[2] Oltre agli elementi caratteristici della musica pop giapponese, sono infatti presenti anche diverse componenti del metal, come riff potenti, rapide percussioni e voci gutturali.[9] In generale, l'album abbraccia una vasta cerchia di generi, come il melodic death metal,[19] il melodic speed metal,[20] l'electronicore[21] e il nu metal;[22] alcune tracce traggono ispirazione dalla musica reggae,[23] oppure dal rock elettronico e dall'industrial metal.[24] In minima parte sono inoltre presenti elementi appartenenti al bubblegum pop, all'hip-hop, alla drum and bass e al dubstep.[2]

La maggior parte dei testi si focalizza sui problemi che devono affrontare le giovani donne nella vita di tutti i giorni, come il sapersi accettare o l'iniziare a camminare con le proprie gambe.[25][26] Vengono inoltre trattati argomenti più seri, come la lotta al bullismo,[27] oltre a temi più leggeri e convenzionali alla musica idol.[9] Lo stile adottato nei testi si discosta notevolmente da quello utilizzato dalla maggior parte dei gruppi metal,[25] e la grande varietà dei temi trattati è dovuta principalmente ai numerosi parolieri che hanno lavorato all'album.[2] In un'intervista Nakamoto confessò che il significato dei testi non fu immediatamente chiaro ai membri del gruppo, che ebbero bisogno di qualche tempo per capirne appieno il senso.[13]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 gennaio 2014 vennero svelati titolo e track list dell'album,[28] mentre il 5 febbraio venne annunciata la sua data di uscita, il 26 febbraio 2014.[1] L'album uscì in Giappone in due edizioni, una standard e una limitata, quest'ultima comprendente un DVD con i video musicali dei singoli fin lì pubblicati e il brano Gimme Chocolate!!, suonato dal vivo al Summer Sonic Festival di Tokyo nel 2013.[29] Per promuovere l'uscita del disco la Tower Records organizzò un evento nella sua sede di Shinjuku la notte tra il 24 e il 25 febbraio,[30] al quale presero parte trecento persone.[31] Nell'occasione vennero vendute le prime mille copie dell'album.[31]

Le Babymetal in concerto alla Brixton Academy di Londra, novembre 2014

Il 26 luglio 2014 il gruppo ripubblicò l'edizione limitata dell'album con una nuova copertina, per celebrare l'inizio della loro prima tournée mondiale.[32] Successivamente, nel 2015, il disco venne pubblicato anche in Europa[3] e in Nord America,[4] con l'aggiunta di due tracce aggiuntive: l'inedita Road of Resistance e una versione live di Gimme Chocolate!!, registrata alla Brixton Academy di Londra.[33] Babymetal fu inoltre distribuito in un'edizione speciale limitata, contenente una versione alternativa dei brani Akatsuki e 4 no uta, esclusivamente per i membri del fansite Babymetal Apocalypse Web.[34]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Babymetal Death (BABYMETAL DEATH) – 5:48 (Kitsune of Metal God)
  2. Megitsune (メギツネ) – 4:09 (testo: MK-metal, Norimetal – musica: Norimetal)
  3. Gimme Chocolate!! (ギミチョコ!!) – 3:53 (testo: MK-metal, KxBxMetal – musica: Takeshi Ueda)
  4. Ii ne! (いいね!) – 4:10 (testo: Chaos Nakata – musica: Mish-Mosh)
  5. Akatsuki (紅月-アカツキ-) – 5:27 (testo: Nakametal, Tsubometal – musica: Tsubometal)
  6. Dokidoki morning (ド・キ・ド・キ☆モーニング) – 3:45 (testo: Nakametal – musica: Norizo)
  7. Onedari daisakusen (おねだり大作戦) – 3:17 (testo: Chaos Nakata – musica: Ryu-Metal, Fuji-Metal)
  8. 4 no uta (4の歌) – 4:05 (Black Babymetal)
  9. Ukiuki midnight (ウ・キ・ウ・キ★ミッドナイト) – 3:20 (testo: Chaos Nakata – musica: Ryu-Metal, Fuji-Metal)
  10. Catch Me If You Can (Catch me if you can) – 3:57 (testo: Edometal – musica: Narasaki)
  11. Akumu no rondo (悪夢の輪舞曲) – 3:37 (Yuyoyuppe)
  12. Headbanger!! (ヘドバンギャー!!) – 4:02 (testo: Edometal – musica: Narasaki)
  13. Ijime, dame, zettai (イジメ、ダメ、ゼッタイ) – 6:06 (testo: Nakametal, Tsubometal – musica: KxBxMetal, Tsubometal, Takemetal)

Durata totale: 55:36

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BABYMETAL 1st full album "BABYMETAL" available on 26 February 2014!!, su babymetal.jp, 5 febbraio 2014. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b c d e (EN) Tim Sendra, Babymetal - Babymetal, in AllMusic. URL consultato il 15 novembre 2014.
  3. ^ a b (EN) Babymetal release their self-titled debut album in Europe May 29th on EarMusic, su ear-music.net, 9 aprile 2015. URL consultato il 22 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2016).
  4. ^ a b (EN) Axl Rosenberg, Babymetal Sign U.S. Deal with RAL/Sony, su metalsucks.net, 9 aprile 2015. URL consultato il 22 novembre 2016.
  5. ^ (JA) ゴールドディスク認定作品一覧 2014年12月, su riaj.or.jp, Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  6. ^ (JA) BABYMETAL、1stアルバムの世界最速販売“25の祭” タワレコ新宿で開催決定, su musicman.co.jp, 22 febbraio 2014. URL consultato il 23 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  7. ^ a b (EN) Some Kind of Monster, in Metal Hammer, n. 261, 18 agosto 2014, pp. 86-89, ISBN 9-770955-119133.
  8. ^ Filmato audio (JA) Sakura Gakuin, さくら学院 FIRST LIVE & DOCUMENTARY 2010 to 2011~SMILE~, Amuse, 2012, a 14 min 07 s.
  9. ^ a b c (EN) Patrick St. Michel, Babymetal "Babymetal", in The Japan Times, 18 marzo 2014. URL consultato il 26 agosto 2019.
  10. ^ Enrico Salvini, Babymetal: la nippo-band che manda in tilt i metallari, in Panorama, 7 luglio 2014. URL consultato il 1º settembre 2019.
  11. ^ a b (JA) 異色メタルアイドル「ベビーメタル」はなぜ人気? “仕掛け人”を直撃! [Perché quest'unico gruppo idol-metal è così popolare? La loro trovata è una hit!], su trendy.nikkeibp.co.jp, 31 ottobre 2012, p. 1. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2014).
  12. ^ Valentina Gianfermo, Babymetal: dal Giappone il fenomeno pop-metal delle adolescenti che riempiono gli stadi, su musica.excite.it, Excite Network, 7 marzo 2014. URL consultato il 29 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).
  13. ^ a b (JA) BABYMETAL全楽曲解説インタビュー, in Hedoban, n. 1, Shinko Music Entertainment, 4 luglio 2013, pp. 64-69, ISBN 978-4-401-63846-8.
  14. ^ (EN) Babymetal. Throw up Your Bunny Horns For Japan's Cutest Metal Act, in Kerrang!, n. 1509, 22 marzo 2014, p. 10, ISBN 9-770262-662155.
  15. ^ a b (EN) Resistance is Futile, in Metal Hammer, n. 281, 1º marzo 2016, pp. 36-46, ISBN 9-770955-119140.
  16. ^ (EN) BABYMETAL's New Song 'Road Of Resistance' Featuring DRAGONFORCE Members: Audio Preview, su blabbermouth.net, 5 gennaio 2015. URL consultato il 29 agosto 2019.
  17. ^ (EN) Rob Lewis, ‘It’s regular pop in Japan’: SFTW talks to Koba-Metal of extreme J-pop group Babymetal, in The Sun, 7 aprile 2016. URL consultato il 29 agosto 2019.
  18. ^ (EN) Herman Li, Glad to hear how much ppl love new @BABYMETAL_JAPAN #RoadofResistance ! @samdforce and I started to work on the gtrs in 2013. @DragonForce (Tweet), su Twitter, 9 gennaio 2015. URL consultato il 29 agosto 2019.
  19. ^ (JA) BABYMETAL「SUMMER CAMP 2013」に爆音生バンドを従え登場 [L'esibizione live delle BABYMETAL al "Summer Camp 2013" insieme a una band ruggente], su musicman-net.com, 17 luglio 2013. URL consultato il 7 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2013).
  20. ^ (EN) Japan's BABYMETAL Talks 'Headbangeeeeerrrrr!' Single, Plans To Travel Overseas (Video), su blabbermouth.net, 2 luglio 2012. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  21. ^ (JA) アイドルとメタルの融合BABYMETALが、「メタル女子会」イベントに参戦 [L'idol-metal delle Babymetal partecipa all'evento "Associazione ragazze metal"], in Barks, 10 gennaio 2012. URL consultato il 16 novembre 2014.
  22. ^ (JA) Tzuzzy Moshbourne, BABYMETAL – Interview, in Big One Girls, n. 16, Kindaieigaisha, 27 maggio 2013, pp. 76-77, ISBN 978-4-7648-8331-4.
  23. ^ (DE) Manuel Berger, Mehr Tanz- als Metalshow, su laut.de, 30 ottobre 2015. URL consultato il 26 agosto 2019.
  24. ^ (JA) BABYMETAL 世直しメタルソング「イジメ、ダメ、ゼッタイ」全貌解禁, su musicman-net.com, 4 dicembre 2012. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  25. ^ a b (EN) Melody L. Goh, Kawaii! Babymetal, teenage girls with a love for metal music, in The Star, 18 aprile 2014. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
  26. ^ (EN) Graham Hartmann, BabyMetal Play 'Wikipedia: Fact or Fiction?', in Loudwire, 24 giugno 2015. URL consultato il 14 aprile 2018.
  27. ^ (EN) Gav Lloyd, Inside the Weird and Wonderful World of Babymetal, in Rock Sound, n. 202, 25 agosto 2015, pp. 72-73, ISBN 9-771465-018114.
  28. ^ (JA) BABYMETAL、1stアルバムはセルフタイトル『BABYMETAL』 ジャケット&収録曲公開も, in Barks, 25 gennaio 2014. URL consultato il 1º settembre 2019.
  29. ^ (JA) Natasha Inc, BABYMETAL、1stアルバム「BABYMETAL」の全貌判明, in Natalie, 24 gennaio 2014. URL consultato il 24 settembre 2019.
  30. ^ (JA) BABYMETAL、1stアルバムの世界最速販売“25の祭” タワレコ新宿で開催決定, su musicman.co.jp, 22 febbraio 2014. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  31. ^ a b (EN) BABYMETAL’s first album is off to a good start, in Barks, 7 marzo 2014. URL consultato il 1º settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2014).
  32. ^ (JA) BABYMETALのアルバム初回盤が限定仕様でアンコールプレス, su tower.jp, 8 luglio 2014. URL consultato il 24 settembre 2019.
  33. ^ (EN) BABYMETAL’s 1st Album will be released via their US and EU labels!!, su en.babymetal.jp, 9 aprile 2015. URL consultato il 24 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2015).
  34. ^ (JA) BABYMETAL APOCALYPSE LIMITED EDITION FC限定盤, su amazon.co.jp. URL consultato il 24 settembre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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