BRIT Award alla miglior artista solista femminile britannica

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Annie Lennox ha vinto 6 volte ed è l'artista che ha avuto più candidature e più premi.

Il BRIT Award alla migliore artista solista femminile britannica (in inglese: BRIT Award for British Female Solo Artist) era un premio assegnato dalla British Phonographic Industry (BPI), un'organizzazione che rappresenta case discografiche e artisti nel Regno Unito.[1] Il riconoscimento viene presentato ai BRIT Awards, una celebrazione annuale della musica britannica e internazionale.[2]

I vincitori e i nominati sono determinati dall'accademia di voto Brit Awards con oltre mille membri, che comprendono etichette discografiche, editori, manager, agenti, media e precedenti vincitori e candidati.[3]

Il premio è stato presentato per la prima volta nel 1977 come artista solista femminile britannica. Nel 2022 le categorie femminile e maschile sono state dismesse per la creazione del premio "Artista britannico dell'anno".

Vincitori e candidati[modifica | modifica wikitesto]

Anni 1970[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 è stata eccezionalmente premiata un'artista statunitense, Randy Crawford.

Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

Alison Moyet, vincitrice nel 1985 e nel 1988.
Kate Bush vincitrice nel 1987 e candidata un totale di 8 volte.

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

Lisa Stansfield, vincitrice nel 1991 e nel 1992.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Dido, vincitrice nel 2002 e nel 2004.
La vincitrice del 2007 Amy Winehouse

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

La vincitrice del 2011, Laura Marling, è uno delle tre artiste folk a ricevere il premio
Ellie Goulding vincitrice del 2014.
Adele, vincitrice nel 2012 e nel 2016.
Emeli Sandé, vincitrice nel 2013 e nel 2017.
La vincitrice del 2018 e del 2021, Dua Lipa

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Candidature e premi multipli[modifica | modifica wikitesto]

Questo premio è stato vinto da Annie Lennox un record di 6 volte e ha ricevuto un record di 9 candidature.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ About the BPI, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry (BPI). URL consultato il 22 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2015).
  2. ^ BRIT Awards, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry (BPI). URL consultato il 22 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018).
  3. ^ And the nominees are..., in Brits.co.uk, British Phonographic Industry (BPI). URL consultato il 22 febbraio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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