Aurio Tomicich

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Aurio Tomicich

Aurio Tomicich (Trieste, 12 febbraio 1947Roma, 17 dicembre 2009) è stato un basso italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Vincitore di una delle edizioni del concorso di canto "Adriano Belli" al Teatro lirico sperimentale di Spoleto, proprio a Spoleto debuttò come Fiesco in Simon Boccanegra; in seguito la sua carriera si sviluppò portandolo a cantare in numerosi teatri come l'Opera di Roma, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, il Regio di Torino, il Teatro Massimo di Palermo, il Filarmonico di Verona, Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Regio di Parma, e all'estero all'Opéra Bastille, all'Opéra-Comique e al Théâtre du Châtelet di Parigi, all'Opéra di Montpellier, all'Opéra di Saint-Étienne, al Grand Théâtre di Ginevra, alla Zarzuela di Madrid, al Liceu di Barcellona, al Teatro Guimerà di Santa Cruz de Tenerife, al Concertgebouw di Amsterdam, all'Opera di Utrecht, al County Museum di Los Angeles, al Bellas Artes di Città del Messico, all'Opera di Francoforte, al Semperoper di Dresda.

Partecipò altresì al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Festival di Charleston (USA), al Festival di Santander in Spagna, al Karnternfestival in Carinzia (Austria) e al Festival d'Automne di Parigi.

A lui è intitolato il "Premio Aurio Tomicich per la migliore voce di basso" organizzato dal Viotti Festival[1]

Musica contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Aurio Tomicich è stato uno dei pochi artisti lirici novecenteschi ad aver sempre dedicato nella sua carriera molto spazio alla musica contemporanea.

Ebbe in repertorio ruoli quali Niceros e Eumolpus del Satyricon di Bruno Maderna, Racine di Fedra e Le divin Marquis di La passion selon Sade di Sylvano Bussotti, nonché altri ruoli in opere di Luciano Berio, Benjamin Britten, Franco Donatoni, Mauricio Kagel, Luigi Nono, Francesco Pennisi ed altri. Inoltre interpretò numerosi ruoli in prima esecuzione assoluta, contribuendo assieme ai compositori alla loro creazione (opere liriche e cameristiche di Philippe Fénelon, Sandro Gorli, Claudio Lugo, Gabriel Maldonado, Flavio Colusso, Marcello Panni, Irma Ravinale, Alessandro Sbordoni). In questo contesto, collaborò con importanti organismi di produzione musicale contemporanea quali l'Ensemble Intercontemporain (diretto da Peter Eötvös), il Gruppo Italiano di Musica Contemporanea (diretto da Mario Ruffini), il Bussottioperaballet (diretto da Sylvano Bussotti), il Divertimento Ensemble (diretto da Sandro Gorli), l'Accademia Filarmonica Romana, l'Associazione Nuova Consonanza.

Un capitolo a parte merita la sua lunga collaborazione con Sylvano Bussotti, del quale creò (in prima assoluta) i seguenti lavori: Nympheo (Genazzano, 1984), L'ispirazione (ruolo di Hanzo Lupo, Firenze, 1988), Nuit du Faune (Francoforte, 1991), Un poema del Tasso (Francoforte, 1991), Morte di Seneca (da Monteverdi) (Francoforte, 1992), Tieste (ruolo di Seneca, Roma, 2000), Rappresentazione della vita (RAI di Roma, 2003).

Per la BMG Ricordi incise il Nympheo di Sylvano Bussotti e Solo di Sandro Gorli, mentre per la Erato registrò il ruolo protagonista di Don Quichotte nell'opera Le chevalier imaginaire di Philippe Fénelon (tutti lavori, questi, in prima registrazione assoluta).

Altri repertori[modifica | modifica wikitesto]

Si dedicò anche all'interpretazione di musica antica e barocca. In campo operistico interpretò Polyphemus in Acis and Galatea di Georg Friedrich Händel al Festival di Charleston, e cantò in oratori di Johann Sebastian Bach (Johannes-Passion), Alessandro Scarlatti (Abramo e Giuditta), Scipione Stella (Inni a cinque voci, da lui registrati per l'etichetta MR Classics), Antonio Caldara (di cui registrò La Clemenza di Tito per l'etichetta Bongiovanni) ed altri.

Tra le opere di repertorio, i suoi ruoli più significativi sono: Don Basilio nel Barbiere di Siviglia, Don Magnifico nella Cenerentola, Filippo Il in Don Carlos, Leporello in Don Giovanni, Rocco in Fidelio, Titurel in Parsifal, Don Inigo in L'heure espagnole.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN233298217 · ISNI (EN0000 0003 6751 5458 · LCCN (ENn94037638 · BNF (FRcb139908157 (data) · J9U (ENHE987007330625505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n94037638