Attilio Kossovel

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Attilio Kossovel
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 168 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1944 - giocatore
1968 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1928-1930 Alleanza? (?)
1930-1933Milan55 (4)
1933-1934Atalanta24 (2)
1934-1935Comense25 (7)
1935-1937Venezia66 (6)
1937-1939Vigevano42 (8)
1939-1940Pirelli28 (0)
1940-1942 Commercianti? (?)[1]
1942-1943Fiumana20 (9)
1943-1944Stradellina? (?)
Carriera da allenatore
1945-1947Fermana
1947-1949Termini
1949-1950Terranova Gela
1950-1952Notinese
1952-1953Ponte San Pietro
1953-1955Piacenza
1955-1956Termini
1956-1957PalermoVice
1957-1958Palermo
1958Reggina
1959-1960Simmenthal-Monza
1963Simmenthal-MonzaDe Martino
1963-1964Simmenthal-Monza
1966-1968Pro Sesto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ernesto Attilio Kossovel detto Attila (Fiume, 21 aprile 1909Monza, 5 luglio 1982[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Kossovel esordisce in Serie A con il Milan il 4 gennaio 1931 a Busto Arsizio contro la Pro Patria (sconfitta per 2-1). Rimane in rossonero fino al 1933 quando, dopo aver disputato 56 partite e realizzato 4 reti con i milanesi nella massima serie nazionale, passa all'Atalanta in Serie B. Rimane a Bergamo una sola stagione per poi trasferirsi alla Comense nel 1934, sempre in cadetteria.

Nel 1935 passa al Venezia, in Serie C, conquistando la promozione in Serie B e giocando titolare nella cosiddetta mediana di ferro con Varini e Biffi[3]. Conclude la carriera al Vigevano nel 1937 (ancora in Serie B), nel Dopolavoro Pirelli nel 1939, in Serie C, nella Fiumana e, durante la guerra, nella Stradellina[4].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce come allenatore dopo la guerra, guidando la Fermana[5]. Nel 1947 si trasferisce in Sicilia, prima al Termini Imerese[6] per un biennio e poi a Gela, dove allena la locale squadra di calcio vincendo il campionato di Prima Divisione[7]; nello stesso tempo gestisce con la moglie un bar in città[8]. Allena poi la Notinese[9] e il Ponte San Pietro[6], in IV Serie.

Dopo aver partecipato al corso per allenatori[10], guida il Piacenza, nel campionato di Serie C 1953-1954[11] e nella stagione successiva, nella quale viene sostituito da Giuseppe Antonini[12]. Dopo una stagione di nuovo sulla panchina del Termini Imerese, nell'estate 1956 passa al Palermo, come vice di Ettore Puricelli[13], subentrandogli nel marzo successivo[14]: alla guida dei rosanero non evita la retrocessione in Serie B, subendo 9 sconfitte in 13 partite[15]. Nella stagione successiva torna brevemente ad allenare il Palermo nella serie cadetta, subentrando a Pietro Rava e venendo sua volta sostituito da Carlo Rigotti[16].

Dopo l'esperienza palermitana, siede sulla panchina della Reggina, dove subisce un nuovo esonero nel campionato 1958-1959[17][18]., e del Monza, con cui ottiene la salvezza nel campionato di Serie B 1959-1960[19].

Rimane al Monza anche nelle stagioni successive, allenando la De Martino all'inizio della stagione 1963-1964[20], prima di sostituire Hugo Lamanna alla guida della prima squadra[21]. Conclude la carriera di allenatore guidando per due stagioni la Pro Sesto, in Serie D[22][23].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Venezia: 1935-1936

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

Gela: 1949-1950

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Visti tabellini di Prima Divisione lombarda pubblicati dalla Gazzetta dello Sport edizione nord sulle pagine del giovedì.
  2. ^ Dibenedetto, p.183.
  3. ^ La Storia del Venezia Ombra.net
  4. ^ Piacenza-Stradellina 2-1 - Campionato di guerra 1944 Storiapiacenza1919.it
  5. ^ La Storia - pag.1 Brigategialloblu.com
  6. ^ a b Per merito della...Carrarese Kossovel divenne biancorosso, Libertà, 2 agosto 1953, p.5
  7. ^ La Storia della Nissa Nissa.it
  8. ^ Monumento vivente dello sport gelese Corrieredigela.it
  9. ^ Li vedremo all'opera quest'anno, Libertà, 11 agosto 1954, pag.5
  10. ^ I risultati e le graduatorie del 2º corso allenatori, Il Corriere dello Sport, 27 settembre 1953, pag.4
  11. ^ Stagione 1953-1954 Storiapiacenza1919.it
  12. ^ Stagione 1954-1955 Storiapiacenza1919.it
  13. ^ L'ex biancorosso Kossovel allenatore in seconda del Palermo, Libertà, 7 agosto 1956, pag.5
  14. ^ Calcio: Kossovel allenatore del Palermo, L'Unità, 13 marzo 1957, pag.6
  15. ^ Scheda da allenatore su Wikicalcioitalia.info Archiviato il 15 maggio 2012 in Internet Archive.
  16. ^ Gli allenatori Rosanerouniverse.it
  17. ^ In Serie B solo un successo amaranto a Pescara Tuttoreggina.com
  18. ^ Bodini ha sostituito Kossovel alla direzione tecnica della Reggina, Libertà, 11 novembre 1958, pag.5
  19. ^ Serie B 1959-1960 Xoomer.virgilio.it
  20. ^ G.Brera, A.Maietti, L'arcimatto 1960-1966, pag.158
  21. ^ Kossovel sostituisce Lamanna alla guida tecnica del Monza, Libertà, 12 dicembre 1963, pag.5
  22. ^ Stagione 1966-1967 Acprosesto.it Archiviato il 12 giugno 2013 in Internet Archive.
  23. ^ Stagione 1967-1968 Acprosesto.it Archiviato il 12 giugno 2013 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Dibenedetto, El Balon fiuman quando su la tore era l'aquila. L'epopea del calcio a Fiume: i suoi numeri ed i suoi eroi dal 1918 al 1948, Borgomanero, Litopress, 2004.
  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta - Vol 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]