Attilio Basso

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Attilio Basso
NascitaPravisdomini, 21 luglio 1901
MorteCheren, 16 marzo 1941
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Corpo Arma dei Carabinieri
GradoBrigadiere
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare alla memoria - Medaglia di bronzo al valor militare
Fonte Carabinieri.it
voci di militari presenti su Wikipedia

Attilio Basso (Pravisdomini, 21 luglio 1901Cheren, 16 marzo 1941) è stato un militare italiano, brigadiere dell'Arma dei Carabinieri insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria e di medaglia di bronzo al valor militare.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Tipico esempio di purissimo combattente, dava le più fulgide prove di coraggio, eroismo, abnegazione, spirito di altruismo. Crivellato da pallottole di mitragliatrici in prolungato combattimento sostenuto dal suo reparto e con un braccio spezzato, non lasciò il posto di combattimento: continuò ad incitare compagni ed inferiori alla resistenza e si trascinò oltre le linee per portare aiuto ad un ufficiale gravemente ferito. Quando le sue forze non gli consentirono più di esplicare azioni che solo elevatissimi spiriti possono compiere, lanciava morente verso il nemico l'ultima bomba di cui era in possesso, gridando: Viva l'Italia! Fintanto che i carabinieri sono qui il nemico non passa.»
— Cheren (Africa Orientale Italiana), 13-16 marzo 1941.
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato - 30 luglio 1947.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una pattuglia di zaptié lanciata all'inseguimento di ribelli, benché ferito al capo, continuava nell'azione sino a che, esaurite le munizioni, fu costretto a disimpegnarsi. Dopo qualche giorno, ancora bendato e sofferente per la ferita riportata, prendeva volontariamente parte ad un nuovo attacco contro i ribelli, combattendo con grande valore fino a che, esaurito di forze, fu obbligato a desistere e ritirarsi[1]
— Uadi, Viattara, Gebel, 27 maggio - 4 giugno 1924.
— Regio Decreto 25 giugno 1925.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bollettino Ufficiale dei Carabinieri Reali 1925, pag.343.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]