Attack of the Mayan Mummy

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Attack of the Mayan Mummy
PaeseStati Uniti d'America
Anno1964
Formatofilm TV
Genereorrore
Durata77 min
Lingua originaleinglese
Dati tecniciB/N
Crediti
RegiaRafael Portillo, Jerry Warren
SoggettoAlfredo Salazar
SceneggiaturaGuillermo Calderón, Alfredo Salazar, Jerry Warren
Interpreti e personaggi
FotografiaEnrique Wallace, Jerry Warren
MontaggioJorge Bustos, Jerry Warren
TruccoGeorge Mitchell, Javier Torres Torija
Effetti speciali,
ProduttoreGuillermo Calderón, Jerry Warren
Casa di produzioneMedallion Pictures
Prima visione
Data1964
Rete televisivasyndication

Attack of the Mayan Mummy è un film per la televisione del 1964 diretto da Rafael Portillo e Jerry Warren.

È un film horror statunitense di serie B con George Mitchell, Rosa Arenas e Ramón Gay. È un rifacimento del film horror messicano La momia azteca (primo di una serie di film dell'orrore con protagonista la mummia Popoca) di cui utilizza molte sequenze alle quali sono poi aggiunte scene con gli attori statunitensi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, diretto da Rafael Portillo (sequenze messicane originali) e Jerry Warren (sequenze statunitensi) su una sceneggiatura di Guillermo Calderón, Alfredo Salazar e dello stesso Warren e un soggetto di Salazar, fu prodotto da Calderón e Warren[1] per la Medallion Pictures.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu trasmesso negli Stati Uniti nel 1964[3] in syndication.[2]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Leonard Maltin è un "film di serie Z farcito di spezzoni di horror messicani".[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 10 giugno 2013.
  2. ^ a b (EN) IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 10 giugno 2013.
  3. ^ (EN) IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 10 giugno 2013.
  4. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, pp. p. 159, ISBN 8860181631. URL consultato il 18 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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