Atlante Vallard

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L'Atlante Vallard è un atlante mondiale creato nel 1547 a Dieppe, nel nord della Francia. La sua creazione è stata attribuita a Nicolas Vallard, navigatore e cartografo francese, da cui prese il nome.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Atlante Vallard (1547) immagine che rappresenta la costa est dell'Australia, chiamata all'epoca Jave La Grande.

Si tratta di uno degli atlanti più famosi del XVI secolo, che appartiene alla Scuola cartografica di Dieppe.

La creazione dell'atlante da parte di Nicolas Vallard è stata però messa in dubbio, poiché si crede che Vallard sia stato soltanto il suo primo proprietario, mentre secondo certi autori il suo creatore sarebbe stato invece un cartografo portoghese sconosciuto [1].

Un altro dato curioso risulta dal fatto che l'atlante mostra per la prima volta la costa orientale dell'Australia, sotto il nome di Jave La Grande, curiosamente 200 anni prima che questa fosse stata ufficialmente scoperta dal capitano James Cook. Per certi autori quindi l'esistenza di questo atlante potrebbe dimostrare che la scoperta dell'Australia da parte di James Cook sia un errore storico. [2] [3].

L'atlante originale si trova attualmente, dal 1924, nella biblioteca The Huntington Library di San Marino in California, nel sud-ovest degli Stati Uniti d'America.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'atlante è composto da 68 pagine tra le quali si trovano un calendario, tavole di navigazione, 15 carte nautiche a doppia pagina con ricche illustrazioni e diverse informazioni marittime in dettaglio.

Contiene anche illustrazioni e miniature sulle popolazioni indigene del nuovo mondo e risulta pertanto un importante testimone dell'epoca della colonizzazione.

L'atlante originale fu rilegato nel 1805 in pelle rossa stampata in oro.

Un'ulteriore curiosità di quest'atlante sarebbe il fatto che le carte sono capovolte, per cui l'orientamento è l'opposto di quello a cui siamo abituati oggi giorno. In esso il nord del mondo si trova nella parte inferiore della carta mentre il sud è posizionato nella parte superiore[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "L'énigme de l'atlas dieppois", article de Gilles Lapouge, p. 104 à 111, GEOHISTOIRE n° 2, avril-mai 2012.
  2. ^ Richardson, W.A.R. (2006). Was Australia charted before 1606? The Jave La Grande inscriptions. Canberra, National Library of Australia, Pag.96, ISBN 0-642-27642-0
  3. ^ McIntyre, K.G. (1977) The Secret Discovery of Australia, Portuguese ventures 200 years before Cook, pag.207. Souvenir Press, Menindie ISBN 0-285-62303-6
  4. ^ "Atlas Vallard, Libro de estudio", autores: Luís Filipe F.R. Thomaz, D. Reinhartz y C.M.García-Tejedor, 2010, M. Moleiro ISBN 978-84-96400-47-4

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