Assedio di Dorostolon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Assedio di Dorostolon
parte della guerra rus'-bizantina 970-971
Henryk Siemiradzki, I guerrieri di Svyatoslav durante l'assedio di Dorostolon
Data971 d.C.
LuogoDorostolon (odierna Silistra, Bulgaria)
Esitovittoria bizantina
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
30.000 uomini50.000 uomini
Perdite
sconosciutecirca 38.000 uomini
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La battaglia di Dorostolon fu combattuta nel 971 tra l'esercito dell'Impero bizantino e le forze della Rus' di Kiev. A vincere furono i bizantini guidati da Giovanni I Zimisce.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

Boris Chorikov. Il consiglio di guerra di Sviatoslav.

Nel corso della guerra russo-bulgara, Sviatoslav I di Kiev si impossessò della parte orientale del Primo Impero bulgaro, stabilendo la sua capitale a Preslav, sul Danubio. Una volta che Giovanni I ebbe usurpato il trono, i bizantini lanciarono la loro controffensiva. Dopo che ebbero sconfitto i russo-bulgari nella battaglia di Arcadiopoli ed ebbero ripreso Pereislavets, Sviatoslav fu costretto a fuggire nella fortezza di Dorostolon (Drustur/Durostorum, oggi Silistra), città portuale della Bulgaria nord-orientale.

Giovanni pose l'assedio alla città, che durò 65 giorni. Ridotti alla fame, i rus e i bulgari sacrificarono agli dèi i loro bambini e i polli, gettandoli nel Danubio. Ma la situazione non cambiò. Incapaci di rompere l'assedio, alla fine si arresero e accettarono la pace imposta da Bisanzio, che prevedeva la rinuncia alle terre bulgare e alla città di Chersoneso in Crimea. Sviatoslav portò le sue truppe nell'isola di Berezan' e i bizantini occuparono Dorostolon.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]