Arzu Geybullayeva

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arzu Geybullayeva

Arzu Geybullayeva (Baku, 1º agosto 1983) è un'attivista, blogger e giornalista azera che scrive per diversi giornali tra cui Al Jazeera, Foreign Policy, Global Voices e Agos. Ha lavorato anche per alcune organizzazioni non governative e think-tank tra cui National Democratic Institute ed European Stability Initiative. Geybullayeva è stata inclusa nella lista stilata dalla BBC delle donne più influenti. Sostiene una risoluzione pacifica tra gli azeri e gli armeni per quanto riguarda il conflitto in Karabakh. Negli ultimi anni ha ricevuto numerose minacce in conseguenza del proprio lavoro come giornalista, la maggior parte proveniente dall'Azerbaijan per via della sua collaborazione per Agos, un giornale armeno. Tali minacce sono state condannate a livello internazionale da diverse organizzazioni per i diritti umani. Geybullayeva vive al momento in un auto-imposto esilio in Washington.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Arzu Geybullayeva è nata a Baku, Azerbaijan nell'agosto del 1983. Suo padre, Geybulla Geybullayev era un professore. Geybullayeva ha ottenuto la laurea triennale in Relazioni Internazionali alla Bilkent University di Ankara, Turchia. Ha poi continuato gli studi presso la London School of Economics dove ha ottenuto un master in Politiche Globali.[1][2][3] Geybullayeva ha iniziato la sua carriera di ricercatrice alla Oxford Business Group di Londra ed è stata attiva in progetti in Africa ed Asia. Ha lavorato per la National Democratic Institute (NDI) di Baku. Come parte di NDI ha lavorato a fianco di politici locali e giovani attivisti.[2][4] Mentre era ad Istanbul ha cominciato a lavorare per la European Stability Initiative, un istituto non profit di ricerca e think-tank per il Sud Est Europa.[5] Nel settembre 2008 ha aperto il suo blog "Flying Carpets and Broken Pipelines".[6] Dal 2009 collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso, un think-tank italiano.[5]

Dal 2011 è co-direttrice di Imagine Center for Conflict Transformation, un'organizzazione che promuove relazioni tra armeni ed azeri.[7] Attualmente è caporedattrice di Neutral Zone, una piattaforma on line che promuove interazioni sociali e culturali tra azeri e armeni ed una risoluzione pacifica del conflitto in corso fra i due paesi.[8] A proposito della riconciliazione tra armeni e azeri e del proprio impegno in quest'ambito, ha dichiarato "È come un edificio in costruzione, tu poni la base affinché l'edificio possa essere solido".[9] Dal 2013 Geybullayeva lavora come corrispondente per Agos, un settimanale armeno bilingue pubblicato ad Istanbul. Lo stesso anno è diventata ricercatrice associata per Foreign Policy Research Institute, un think-tank con sede a Philadelphia, Pennsylvania.[10] Nel 2014, è stata inserita dalla BCC nella lista delle donne che hanno fatto notizia in ambito internazionale.[11] Parla correttamente inglese, azero, russo e turco.[12]

Minacce e proteste internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Geybullayeva ha ricevuto molte minacce attraverso i social media. Molte di queste provengono dall'Azerbaigian per via della sua collaborazione con il giornale armeno Agos.[13][14][15] In un'intervista al Global Voices ha dichiarato di essere stata inizialmente bollata come "traditrice" e che poi gli insulti si sono trasformati in minacce di morte nei suoi confronti e quelli dei suoi famigliari.[1][7] A causa di tali minacce evita di tornate nel proprio paese d'origine e si è auto-imposta un esilio in Turchia.[16]

Le minacce sono state condannate in modo univoco a livello internazionale anche dal PEN International[17] e i suoi affiliati English PEN[18] e PEN Center USA.[18] Il PEN ha chiesto al governo turco e quello azero di "garantire la sua sicurezza e fare luce su tutte le minacce che ha ricevuto".[17] L'organizzazione non governativa Index on Censorship ha condannato a propria volta le minacce subite da Geybullayeva e chiesto che "la comunità internazionale faccia pressione sull'Azerbaigian affinché rispetti la libertà d'espressione"[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Beni öldürmek kimin işine yarayacak?, in , Gerçek Gündem, 27 ottobre 2014. URL consultato il 6 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  2. ^ a b Arzu Geybullayeva, su imaginedialogue.com, Imagine: Center for Conflict Transformation (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2016).
  3. ^ (TR) Bir güvercin tedirginliği daha, Evrensel, 27 ottobre 2014.
  4. ^ Youth activist, blogger final speaker in Dole Institute's Soviet Union series, su archive.news.ku.edu, University of Kansas, 16 novembre 2011. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  5. ^ a b Azerbaijani Journalist and Human Rights Activist Arzu Geybulla, Sampsonia Way, 24 giugno 2015.
  6. ^ University of Kansas, "Youth activist, blogger final speaker in Dole Institute's Soviet Union series", su archive.news.ku.edu, Novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  7. ^ a b Journalists under threat, the Geybullayeva case, Osservatorio Balcani e Caucaso, 22 luglio 2015.
  8. ^ Azerbaijan: Journalist and political analyst Arzu Geybullayeva threatened, su pen-international.org, Ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2015).
  9. ^ Azeri, Armenian journalists call for sensitive reporting of Nagorno-Karabakh conflict, in Today's Zaman, 24 gennaio 2014.
  10. ^ The Future of the Global Order: The Challenges for Small Democratic Countries, su iir.cz, Institute of International Relations Prague. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2019).
  11. ^ Who are the 100 Women 2014?, BBC, 26 ottobre 2014.
  12. ^ 2014–2015 Fellows, Radio Free Europe/Radio Liberty.
  13. ^ PROJECT EXILE: DEATH THREATS KEEP AZERI JOURNALIST ABROAD, su globaljournalist.org, Novembre 2015.
  14. ^ (TR) Agos'un Azeri muhabiri hedef gösterildi, Radikal, 9 ottobre 2014.
    «radikal»
  15. ^ PEN INTERNATIONAL, Azerbaijan: Journalist and political analyst Arzu Geybullayeva threatened, su pen-international.org, Ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2015).
  16. ^ Vera Tan, Death Threats Keep Azeri Journalist Abroad, Global Journalist, 3 novembre 2015.
  17. ^ a b Azerbaijan: Journalist and political analyst Arzu Geybullayeva threatened, su pen-international.org, PEN international (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2015).
  18. ^ a b Azerbaijan/Turkey: Arzu Geybullayeva, journalist and political analyst, threatened, su englishpen.org, English PEN. URL consultato il 31 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2018).
  19. ^ Azerbaijan: Journalist Arzu Geybulla threatened, Index on Censorship.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]