Arrigo Beccari

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Arrigo Beccari (Castelnuovo Rangone, 24 agosto 1909Nonantola, 27 dicembre 2005) è stato un presbitero e educatore italiano, attivo nella Resistenza e annoverato tra i giusti tra le nazioni allo Yad Vashem per aver assistito e salvato durante la seconda guerra mondiale un gruppo di un centinaio di bambini e ragazzi ebrei rifugiatisi a Villa Emma, a Nonantola (MO). È stato canonico della Basilica Abbaziale di Nonantola, prelato d'onore di Sua Santità, Giusto tra le nazioni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Arrigo Beccari[2] nacque nel 1909. A 14 anni entrò in seminario. Ordinato sacerdote nel 1933, divenne insegnante nel Seminario Minore di Nonantola, nonché suo economo. Dal 1939 al 1980 ricoprì anche l'ufficio di parroco nella chiesa di San Pietro a Rubbiara, una frazione di Nonantola.

Villa Emma[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Villa Emma (Nonantola).

Don Arrigo ebbe un ruolo principale nella vicenda storica di Villa Emma. Nel 1942 l'organizzazione ebraica di assistenza ai rifugiati DELASEM riuscì a ottenere il permesso perché un gruppo di una cinquantina di ragazze e ragazzi ebrei rifugiatisi in Slovenia potesse essere accolto in Italia e il delegato bolognese Mario Finzi prese in affitto la spaziosa Villa Emma, a Nonantola, per dare sistemazione al gruppo. Ad essi in seguito se ne aggiunsero altri, raggiungendo una novantina di ragazzi di varie età e varie provenienze. Presso la villa vissero, fecero scuola, svolsero attività pratiche in condizioni di sostanziale tranquillità. La situazione precipitò dopo l'8 settembre, con l'occupazione nazista. In meno di 36 ore, don Arrigo Beccari e Giuseppe Moreali provvidero a nasconderli, affidandone una parte a una trentina di famiglie locali, collocandone molti altri nel Seminario Abbaziale vestiti da seminaristi, mentre alcune ragazze vennero affidate alle suore come finte novizie. Tutti i ragazzi, provvisti di documenti falsi, poterono espatriare in Svizzera a piccoli gruppi tra il 6 e il 17 ottobre 1943. Uno soltanto tra i piccoli ospiti di Villa Emma, Salomon Papo, malato di tubercolosi e ricoverato in ospedale, fu deportato e perì ad Auschwitz. Anche Goffredo Pacifici, il bidello di Villa Emma, fu arrestato e deportato una settimana dopo mentre portava in Svizzera altri ebrei. Dalla Svizzera i ragazzi nel dopoguerra per la maggior parte raggiunsero Israele.

La Resistenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel frattempo la parrocchia di Rubbiara divenne una centrale importante della Resistenza emiliana: si stampavano nel solaio documenti falsi e materiale di propaganda antifascista, e si dava rifugio a partigiani e ebrei perseguitati, ebrei ferraresi e modenesi che venivano sistemati nelle campagne circostanti, ma anche ebrei mandati da don Leto Casini e dalla curia fiorentina e prigionieri alleati fuggiti dal vicino campo di detenzione di Modena o sbandati. Arrestato il 16 settembre 1944 per una delazione assieme a don Ennio Tardini, don Beccari fu interrogato ma non confessò mai la sua attività. Rimase sette mesi nel carcere bolognese di San Giovanni in Monte fino alla Liberazione.

La scuola di Rubbiara[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la guerra e avviate le istituzioni democratiche, le energie di don Arrigo si indirizzarono con decisione all'educazione. Nel 1947 iniziò i suoi corsi la Scuola di avviamento professionale di Rubbiara da lui ideata, legalmente riconosciuta, con caratteri del tutto speciali. Una prima caratteristica era la volontà specifica di contribuire a migliorare le condizioni generali di vita della popolazione, dedicandosi soprattutto ai ragazzi più poveri e agli orfani di guerra, in linea con la sensibilità iniziata insieme a don Zeno Saltini ancora prima del conflitto mondiale. Una seconda caratteristica era il coinvolgimento delle famiglie nelle attività della scuola, non solo per le necessità materiali, ma anche in aspetti della didattica e delle scelte educative. Infine, la scuola di Rubbiara anticipò linee pedagogiche avanzate: tempo pieno, mensa scolastica, attività complementari, abbinamento dell'insegnamento delle discipline teoriche con il dialogo di confronto e con attività pratiche, quali laboratori di arte, teatro, pittura, ceramica, vetreria, canto, danza e teatro. Dopo avere introdotto a professioni qualificate centinaia di giovani, le attività si chiusero quando anche il Comune di Nonantola, nel movimento di tendenza generale dei comuni rurali, si dotò di una scuola media nei primi anni sessanta.[3]

Dal 1980 al 1986 fu parroco di Nonantola, dove rimase fino alla morte, nel 2005[4].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Giusto tra le Nazioni - nastrino per uniforme ordinaria
— 18 febbraio 1964
Prelato d'onore di Sua Santità - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 ottobre 1989
Medaglia d'oro al merito civile alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante la Resistenza portò in salvo e tenne nascosti 74 ragazzi della scuola ebraica di Nonantola. In quei momenti di disperazione e di sacrifici risvegliò lo spirito di solidarietà e ospitalità di tutta la popolazione, al di là di ogni credo politico e religioso. Dopo essere stato arrestato e liberato, continuò a prodigarsi nell'opera di rinascita socio-culturale, istituendo la Scuola di avviamento professionale, ospitando ragazzi, orfani e disadattati, organizzando soggiorni al mare e in montagna. Mirabile esempio di senso civico e umana solidarietà. 1943 - 1945 - Nonantola (MO)»
— 24 maggio 2023[5].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Sono intitolate a don Arrigo Beccari la scuola statale dell'infanzia "Don Beccari" a Nonantola[6][7] e il nido dell'infanzia "Nido Azzurro - Don Beccari e i ragazzi di Villa Emma" a Castelnuovo Rangone[8][9]

Gli è stato dedicato un albero nel Giardino dei Giusti di Castelnuovo Rangone.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arrigo Ario Beccari, in Le donne e gli uomini della Repubblica. Modena e la sua provincia, Pagani Holding, Modena 2004, pp. 244-245.
  2. ^ All'anagrafe fu registrato come Ario Beccari, ma usò sempre il nome Arrigo.
  3. ^ Beppe Manni, Nel '47 don Beccari fondò a Rubbiara una scuola speciale, in Gazzetta di Modena, 30 dicembre 2005. URL consultato il 2 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2018).
  4. ^ L'Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Guida ufficiale per l'anno 1989, Modena 1990, p. 229.
  5. ^ Beccari Don Arrigo. Medaglia d'oro al merito civile. Alla memoria, su Presidenza della Repubblica Italiana, 24 maggio 2023. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  6. ^ "DON BECCARI" NONANTOLA, su Scuola in Chiaro - Cerca la tua Scuola, Ministero dell'istruzione e del merito. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  7. ^ Scuola dell'Infanzia "Don Beccari", su Istituto Comprensivo "F.lli Cervi" di Nonantola. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  8. ^ Ritornano gli OPEN DAY dal vivo per visitare i nidi!, su Unione Terre di Castelli, 3 marzo 2022. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  9. ^ Centro estivo nido d'infanzia - Iscrizioni, su Comune di Castelnuovo Rangone, 11 maggio 2017. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  10. ^ Gianluigi Casalgrandi, Castelnuovo, un albero dedicato a don Beccari: salvò decine di ebrei, in il Resto del Carlino, 11 giugno 2023. URL consultato il 7 ottobre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Ferri, La vita libera: Biografia di don Arrigo Beccari, Mucchi, Modena 1997
  • Klaus Voigt, Villa Emma: Ragazzi ebrei in fuga, 1940-1945, La Nuova Italia, Firenze 2002
  • Josef Indig Ithai, Anni di fuga. I ragazzi di Villa Emma a Nonantola, a cura di Klaus Vogt, Giunti, Firenze 2004
  • Arrigo Ario Beccari, in Le donne e gli uomini della Repubblica. Modena e la sua provincia, Pagani Holding, Modena 2004, pp. 244–245
  • Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45, Milano, Mondadori, 2006, pp. 40–43.
  • Andrea Cantadori, Storie modenesi (ma non solo) (PDF), in il commento. raccolta di opinioni e punti di vista, anno III, prima raccolta, 16 gennaio 2006, pp. 10-11. URL consultato il 2 gennaio 2018.
  • Enrico Ferri (a cura di), Dalla parte giusta. Lettere dal carcere di don Arrigo Beccari, Giuntina Firenze 2007
  • Maria Laura Marescalchi, Anna Maria Ori, Nonantola e i salvati di Villa Emma. Luglio 1942 - Ottobre 1943. Una guida per la scuola e per i visitatori, Fondazione Villa Emma, Nonantola 2007

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN16844807 · SBN MODV585756 · LCCN (ENno98089453 · GND (DE123394562 · WorldCat Identities (ENdon arrigo np-beccari, don arrigo