Ardito (grano)

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Foto storica del grano Ardito, 1932
(EN)

«Ardito wheat was expected to perform the same task in peacetime that the human Ardito had performed during wartime: after the human Ardito defended the fatherland’s borders from Austrians and eliminated socialist elements from the national community, Ardito guaranteed national survival and reproduction through bread production.
...
the Duce thus named all those involved in the campaignas Arditi.
In other words, Strampelli’s Ardito had transformed every Italian involved in bread production into an Ardito.»

(IT)

«Ci si aspettava che in tempo di pace il grano Ardito svolgesse lo stesso compito come l'Ardito umano si era esibito in tempo di guerra; come l'Ardito umano difese i confini della patria dagli austriaci ed eliminò gli elementi socialisti della comunità nazionale, l'Ardito garantiva la sopravvivenza e la riproduzione nazionale attraverso la produzione del pane.
...
il Duce ha così nominato tutti i soggetti coinvolti nella campagna come Arditi.
In altre parole, l’Ardito di Strampelli aveva trasformato ogni italiano coinvolto nella produzione del pane in un Ardito.»

Il grano Ardito (Triticum aestivum L.) è un grano tenero antico molto precoce prodotto da Nazareno Strampelli nel 1916 utilizzando un incrocio a tre vie con tre varietà di grano: (Rieti / Wilhelmina // Akakomugi).[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nazareno Strampelli è seduto alla destra di Mussolini in una riunione del Comitato permanente per il grano.[3]

L'intuizione vincente di Strampelli fu quella di costituire varietà di frumento duro più adatte agli areali dell’Italia meridionale accorciando il ciclo della coltura; ciò per aumentare in primis la probabilità di sfuggire allo stress idrico, spesso atteso nella parte finale del ciclo della coltura; e poi per migliorare l'utilizzo dell’acqua usata dalla pianta dopo la fioritura per l’assorbimento e la traspirazione.[4]

Strampelli incrociò il grano Rieti resistente alla ruggine ma facilmente alletabile con l'olandese il grano Wilhelmina Tarwe ad alta resa e quindi col grano rosso giapponese Akakomugi[5][6][7][8][9] scarsamente produttivo ma resistente all'allettamento e con una maturazione precoce.[10] Si trattò del primo uso occidentale di una varietà Giapponese di grano nano, varietà che poi furono utilizzate dagli coltivatori di grano nel XIX secolo e per tutto il XX secolo.[11]

L'Ardito è stato precursore delle varietà migliorate argentine e della varietà invernale russa Bezostaya.[12]

Storia dei geni nanizzanti[modifica | modifica wikitesto]

È stato possibile ricostruire il percorso dei geni nanizzanti, grazie a tecniche di genetica molecolare; ciò ha permesso di rilevare i tre principali percorsi geostorici:[11]

  1. La prima volta che il gene Rht8 nanizzante fu usato fuori dalle coltivazioni giapponesi fu l'esperimento di Strampelli con il grano Ardito, insieme all'Rht8 fu trasferito anche il gene Ppd-D1 scoperto successivamente.
  2. La seconda volta che il gene Rht8, della varietà Akakomugi, fu usato fuori dal Giappone, accadde quando dall'Italia, partendo dai derivati dell'Akakomugi (Ardito, Villa Gloria e Balilla) vennero usati in Argentina prima e durante la guerra mondiale II (1940–45), e quindi dall'Argentina all’Europa e all’ex Unione Sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale.
  3. La terza volta che il gene Rht8, fu trasferito fuori dal Giappone insieme ai geni nanizzanti Rht1 e geni Rht2 fu con la varietà Norin 10. Il Norin 10 è stato trasferito dal Giappone agli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale, e dagli Stati Uniti al CIMMYT in Messico. Dal CIMMYT i geni Rht1 e Rht2 sono stati distribuiti tutti in tutto il mondo, inclusa l’Europa.

È interessante notare che le varietà nane vennero importate inizialmente dalla Corea per arrivare in Giappone dopo la Prima guerra sino-giapponese.[11]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Genetica del fattore Rht.
Terza mostra romana del grano Ardito
L'Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura di Rieti

L’Ardito matura 15-20 giorni prima del grano Rieti, è alto 80-100 cm, resiste al freddo e alla ruggine, ed è molto produttivo. La caratteristica della bassa statura è legata alla espressione del gene chiamato Rht8 che controlla la taglia ridotta del fusto delle piante di grano, insieme ad un secondo gene il Pdp-D1 che agisce sul fotoperido anticipando la maturazione del grano.[10] Inoltre un terzo gene il Yr16 conferisce resistenza alla ruggine; tutti e tre i geni sono stati trasmessi da un segmento del cromosoma 2D.[13][14]

I grani nani lo sono perché rispondono in modo anomalo all'ormone della crescita delle piante: l'Acido gibberellico;[15] mentre il gene che rende insensibile al fotoperiodo è il PpD1, gene questo che anticipa la maturazione del grano.[16]

L'Ardito è stato il frumento che ha permesso al governo fascista di quasi raddoppiare la produzione di grano in 10 anni, senza aumentare la superficie coltivata[17] e consentendo talvolta una seconda cultura secondaria dopo la mietitura del grano che viene anticipata di 12 giorni.[18][19]

La Tribuna 1926 - Mussolini premia i veliti della battaglia del grano

L’Ardito ha una resa agronomica media di 20 q.li x ha con casi noti di anche 60 q.li x ha.[20]

Le spighe sono portanti da 4 a 5 fiori fertili; il numero medio di cariossidi per orecchio va da 65 a 70, con un massimo di 75 e un minimo di 50. Il Glume è ovale, con carena pronunciata con punta rossa, nervatura principale e nervature secondarie, con bordi bruno-rossastri.[21][22]

La palea, ovale, lanceolata, bordo bruno-rossastro. La cariossidi, bel colore rossastro, di dimensioni e forma variabili a seconda della loro posizione sulla spiga, ma inclini ad essere ovali e leggermente rigonfie, lobi in sezione rotonda e concavi ventralmente. La lunghezza media è di 6,3 mm., la larghezza media è fino a 3,3 mm., il diametro dorso-ventrale va da 2,8 a 3 mm.[21]

L'endosperma è amidaceo, il peso di 1.000 grani è di 35,40 gr. I gambi sono forti, di appena 80 cm in altezza.[21]

Ha una maturità molto precoce; nel 1917, mietuto il 17 giugno; nel 1918, seminata in collina, esposizione a sud, terreno argilloso, raccolta l'8 giugno; nel 1919, coltivato nelle fresche pianure, maturava il 30 giugno, mentre il grano Rieti non poteva essere raccolto prima del 15 luglio. Questo grano deve essere seminato piuttosto fitto.[21]

Questa varietà è colpita, dopo un repentino abbassamento della temperatura, dal mal del piede del frumento o marciume da Oyhiobolus graminis, Leptosphaeria herpotrichoides, e Fusarium spp. ed anche da Septoria graminum Desm..[23] Inoltre, questa varietà non è immune al Tilletia caries e T. foetens.[24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ muse.jhu.edu/book/48402.
  2. ^ Donatello Sandroni, di Donatello Sandroni, di Duccio Caccioni, di Matteo Giusti, di Barbara Righini e di Dario Del Bene, Cento di questi giorni, Ardito!, su AgroNotizie, 21 gennaio 2020. URL consultato l'8 maggio 2024.
  3. ^ Regio Decreto Legge 4 luglio 1925, n. 1181, Istituzione di un Comitato permanente per il grano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.165 del 18 luglio 1925.
  4. ^ Pasquale De Vita, Loredana Matteu, Anna Maria Mastrangelo, Natale Di Fonzo e Luigi Cattivelli, Effects of breeding activity on durum wheat traits breed in Italy during the 20th century, in Italian Journal of Agronomy, vol. 2, 4s, PAGEPress Publications, 21 dicembre 2007, p. 451, DOI:10.4081/ija.2007.4s.451, ISSN 2039-6805 (WC · ACNP).
  5. ^ Katarina Borojevic e Ksenija Borojevic, Historic Role of the Wheat Variety Akakomugi in Southern and Central European Wheat Breeding Programs, in Breeding Science, vol. 55, n. 3, 2005, pp. 253–256, DOI:10.1270/jsbbs.55.253, ISSN 1344-7610 (WC · ACNP).
  6. ^ E. Pestsova e M. Röder, Microsatellite analysis of wheat chromosome 2D allows the reconstruction of chromosomal inheritance in pedigrees of breeding programmes, in Theoretical and Applied Genetics, vol. 106, n. 1, 2002, pp. 84–91, DOI:10.1007/s00122-002-0998-x, ISSN 0040-5752 (WC · ACNP).
  7. ^ Xiuling Tian, Zhanwang Zhu, Li Xie, Dengan Xu, Jihu Li, Chao Fu, Xinmin Chen, Desen Wang, Xianchun Xia, Zhonghu He e Shuanghe Cao, Preliminary Exploration of the Source, Spread, and Distribution of Rht24 Reducing Height in Bread Wheat, in Crop Science, vol. 59, n. 1, 2019, pp. 19–24, DOI:10.2135/cropsci2017.12.0711, ISSN 0011-183X (WC · ACNP).
  8. ^ Linnéa Asplund, Matti W. Leino e Jenny Hagenblad, Allelic variation at the Rht8 locus in a 19th century wheat collection, in TheScientificWorldJournal, vol. 2012, 2012, p. 385610, DOI:10.1100/2012/385610, ISSN 1537-744X (WC · ACNP), PMC 3361164, PMID 22654600.
  9. ^ E. Pestsova e M. Röder, Microsatellite analysis of wheat chromosome 2D allows the reconstruction of chromosomal inheritance in pedigrees of breeding programmes, in TAG. Theoretical and applied genetics. Theoretische und angewandte Genetik, vol. 106, n. 1, 2002, pp. 84–91, DOI:10.1007/s00122-002-0998-x, ISSN 0040-5752 (WC · ACNP), PMID 12582874.
  10. ^ a b Nazareno Strampelli Pioniere della prima Rivoluzione Verde, su biblioteche.comune.parma.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
  11. ^ a b c Katarina Borojevic e Ksenija Borojevic, The Transfer and History of “Reduced Height Genes” (Rht) in Wheat from Japan to Europe, in Journal of Heredity, vol. 96, n. 4, 1º giugno 2005, pp. 455–459, DOI:10.1093/jhered/esi060, ISSN 1465-7333 (WC · ACNP).
  12. ^ Foods and food production encyclopedia - Internet Archive, su archive.org, 25 marzo 2023.
  13. ^ cnbbsv.palazzochigi.it, https://cnbbsv.palazzochigi.it/media/1507/2-pezzotti_limportanza-del-miglioramento-genetico-in-agricoltura.pdf. URL consultato l'8 maggio 2024.
  14. ^ Agrarian Sciences, Clonato Rht8. Il gene di Nazareno Strampelli contro il cambiamento climatico, su Agricultura.it, 27 gennaio 2022. URL consultato il 9 maggio 2024.
  15. ^ J. Peng, D. E. Richards, N. M. Hartley, G. P. Murphy, K. M. Devos, J. E. Flintham, J. Beales, L. J. Fish, A. J. Worland, F. Pelica, D. Sudhakar, P. Christou, J. W. Snape, M. D. Gale e N. P. Harberd, 'Green revolution' genes encode mutant gibberellin response modulators, in Nature, vol. 400, n. 6741, 15 luglio 1999, pp. 256–261, DOI:10.1038/22307, ISSN 0028-0836 (WC · ACNP), PMID 10421366.
  16. ^ Linnéa Asplund, Matti W. Leino e Jenny Hagenblad, Allelic Variation at the Rht8 Locus in a 19th Century Wheat Collection, in The Scientific World Journal, vol. 2012, 2012, pp. 1–6, DOI:10.1100/2012/385610, ISSN 1537-744X (WC · ACNP), PMC 3361164, PMID 22654600.
  17. ^ Grani antichi: cosa sono e quali sono le caratteristiche principali, su Technogym - gym equipment and fitness solutions for home and business, 13 febbraio 2019. URL consultato l'8 maggio 2024.
  18. ^ Grain & Feed Journals 1927-01-10: Vol 58 Iss 1 - Internet Archive, su Internet Archive, 10 gennaio 1927. URL consultato l'11 maggio 2024.
  19. ^ Foreign crops and markets : United States. Foreign Agricultural Service - Internet Archive, su Internet Archive, 25 marzo 2023. URL consultato l'11 maggio 2024.
  20. ^ Grani antichi – Biovant, su Biovant, 10 gennaio 2019. URL consultato l'8 maggio 2024.
  21. ^ a b c d The Agricultural Gazette, The Agricultural Gazette Vol-9 (1922) : The Agricultural Gazette - Internet Archive, su Internet Archive, 19 giugno 2015. URL consultato l'11 maggio 2024.
  22. ^ International Review of the Science and Practice of Agriculture - Internet Archive, su Internet Archive, 25 marzo 2023. URL consultato l'11 maggio 2024.
  23. ^ The Review Of Applied Mycology Vol Viii : The Imperial Mycological Institute Kew Surrey - Internet Archive, su Internet Archive, 14 agosto 2015. URL consultato l'11 maggio 2024.
  24. ^ The Review Of Applied Mycology Vol. Xiii : The Imperial Mycological Institute Kew Surrey - Internet Archive, su Internet Archive, 14 agosto 2015. URL consultato l'11 maggio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]