Archimede Bresciani

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Archimede Bresciani

Archimede Bresciani (Redondesco (San Fermo), 29 luglio 1881Milano, 9 luglio 1939) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conosciuto anche come Archimede Bresciani da Gazoldo, il pittore nacque in realtà a Redondesco il 29 luglio del 1881. Il suo talento era stato davvero spontaneo e precocissimo. A soli diciassette anni affrescava la facciata della parrocchiale di Gazoldo degli Ippoliti. È certo che diciottenne, alla fine dell’Ottocento, si fosse già trasferito a Milano per lavorare presso un ebanista (i rudimenti di quell’arte li aveva appresi dal padre) e frequentare i corsi serali come intagliatore presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria. Successivamente, nel 1906, decise di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove seguì in particolare i corsi di Cesare Tallone. La recente monografia a lui dedicata (Archimede Bresciani da Gazoldo: dall’emozione divisionista al rigore espressivo novecentista, Mantova, il Rio, 2021) presenta un protagonista dell’arte nell’Italia della prima metà del XX secolo. Il pittore visse principalmente a Milano, partecipando attivamente alla temperie culturale del capoluogo. Espose in rassegne di assoluto prestigio, con una partecipazione pressoché costante alle iniziative della Permanente e della Biennale di Venezia. Partecipò all'Expo di Parigi del 1937 e, nel 1939, alla Quadriennale di Roma. Nel 1940, a un anno dalla morte, la Biennale lo celebrò con una “sala omaggio”.

Interprete, a inizio secolo, dell’eredità di Segantini tra i “secondi divisionisti”, dopo la Grande Guerra fu influenzato dal “ritorno all’ordine” e dalla svolta novecentista di Margherita Sarfatti. Negli anni Trenta ritrovò nella tavolozza schiarita, in una fresca e rapida immediatezza del racconto del paesaggio, un fare assai più autonomo, tenendosi a distanza sia dal classicismo sarfattiano sia dalla retorica fascista.

Nella monografia, si ripercorre, la complessa vicenda umana e artistica di Archimede attraverso lettere e documenti (perlopiù inediti), cataloghi d’epoca e articoli in quotidiani e riviste: emerge così un ruolo da protagonista del suo tempo che troppo a lungo gli è stato negato.

Morì a Milano la domenica del 9 luglio del 1939.

Il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea dell'Alto Mantovano di Gazoldo, sua città di natali elettivi (la casa dei genitori si trovava a San Fermo di Gazoldo degli Ippoliti), ha dedicato all'artista una speciale sezione.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Processione a San Fermo, 1909

olio su tela, cm 104x200 (collezione Mam)

Ritratto di gentiluomo, 1913

olio su tela, cm 116x119 (collezione Mam)

Attendendo l’eroe, 1919-1920

olio su tavola, cm 250×200 cm (collezione Mam)

Lo scialle spagnolo, 1924

olio su tavola, cm 207×145 (collezione Mam)

Signora con collana verde (Ritratto di mia moglie), 1930

olio su tela, cm 64,5×77 (collezione Mam)

Ritratto di donna, 1931

pastello su carta, cm 50x30 (collezione Mam)

Autoritratto, 1931

olio su tela, cm 66x58 (collezione Mam)

Fienagione a San Fermo, 1933

olio su tela, cm 80x100 (collezione Mam)

Autoritratto, 1933

pastello su carta, cm 32x22 (collezione Mam)

La mietitura, 1939

olio su tela, cm 70×100 (collezione Mam)

L’incompiuta, 1939

olio su tela, cm 60x80 (collezione Mam)

Ritratto di Lucia Nodari Pesenti, 1904

olio su tela, cm 55 x 44 (Comune di Mantova, Musei Civici)

Stendendo i panni, ante 1910

pastello su carta, cm 45x60 (Cavriana, collezione privata)

Ritratto di bambina, 1910

pastello su carta, cm 57x45 (Mantova, collezione privata)

Sera d’inverno, 1910

olio su tela, cm 136x184,5 (Milano, collezione Accademia di Belle Arti di Brera)

Autoritratto, 1910

pastello su carta, cm 56x76 (Mantova, collezione Venturini)

Veduta di Edolo, 1910

olio su tavola, cm 17x20 (Milano, collezione privata, courtesy Quadreria dell’’800,)

Rose, 1910

olio su tavola, cm 80x52 (Mantova, collezione Sartori)

Ritratto del conte Alessandro Magnaguti, 1912

olio su tavola, cm 50x50 (Genova, collezione privata,)

Ritratto del barone Luigi De Moll, 1912

olio su tavola, cm 133x100 (Viadana, collezione privata)

Ritratto di Kiki Palmer bambina, 1912

olio su tavola, cm 43x42 (San Fermo, collezione privata)

Sorge il Sole, 1913

olio su tavola, cm 78x59 (Mantova, collezione privata)

Baita in montagna, 1913

olio su tavola, cm 60x78 (San Giorgio Bigarello, collezione privata)

Vecchio ponte di San Giorgio, 1913

olio su tavola, cm 42x60 (Redondesco, collezione privata)

Notturno sul ponte di San Giorgio, 1913

olio su tavola, cm 54x76 (Curtatone, collezione Savazzi)

Alba sul Bernina, 1915

olio su tavola, cm123x172 (Piacenza, collezione privata)

Alba luminosa, 1918

olio su tavola, cm 118x166

(Milano, collezione privata, courtesy Quadreria dell’’800)

Fanciullo, ca. 1918

olio su tela, cm 31,5 x 39,5 (Mantova, collezione privata)

Ritorno dal pascolo, ante 1920

olio su tela, cm 81×120 (Curtatone, collezione privata)

Ritratto di mio padre, ante 1920

olio su tela, cm 95,5x81,5 (Comune di Mantova, Musei Civici)

Al pascolo (Pontresina), 1921

olio su tavola, cm 84x137 (Brescia, collezione privata)

Nel Castagneto, 1920

olio su tela, cm 50x70 (Marmirolo, collezione privata)

La Pieve di Cavriana, 1921

cm 43,5x60, olio su tavola (Marmirolo, collezione privata)

Omaggio a Segantini, 1922 ca.

olio su tavola, cm 57x187 (Gazoldo degli Ippoliti, collezione Associazione Postumia)

Matilde e la melagrana, 1922

olio su tavola, cm 70x49 cm (Gazoldo degli Ippoliti, collezione privata)

Castello Gonzaga nella nebbia, 1922

olio su tavola, cm 55x72 (collezione Gianni Olindo Portioli)

La Fanciulla dormiente, 1923

olio su tavola, cm 28x44

(Mantova, collezione privata)

La Maddalena, 1924

olio su tavola, cm 77x59 (collezione Paolo Corbellani)

Santa Maria Maddalena penitente 1925

pastello su cartone, cm 76x57

(Curtatone, collezione Savazzi)

Autoritratto con dedica, 1924

disegno su carta, cm 30x19

(Curtatone, collezione privata)

Natura morta con vetri e cachi, 1925

olio su tavola, cm 55x71

(Pietole, collezione privata)

Natura morta con orologio, 1926

olio su tavola, cm 55x71(Pietole, collezione privata)

Ritratto di signora in nero, 1927

olio su tavola, cm 93x67 (Mantova, collezione privata)

Natura floreale (Rose), 1929

olio su tela, cm 96x75 (Milano, collezione Arte – Moda)

Ritratto di gentiluomo, 1929

olio su tela, cm 75x59,5

(Porto Mantovano, collezione privata)

La merenda ai contadini, 1930

olio su tela, cm 90,5x70

(collezione Fondazione Banca Agricola Mantovana)

Natura morta (Interno di casa mia), 1931

olio su tela, cm 87,5x87,5

(San Giorgio Bigarello collezione privata)

Le peonie, 1931

olio su tavola, cm 46x60 (Piacenza, collezione privata)

Viareggio, veliero in cantiere, 1932

cm 90x70, olio su tavola (Milano, collezione privata)

Ponte Visconteo a Borghetto, 1933

olio su tela, cm 68x88 (Mantova, collezione privata)

Il colloquio (Corte Ca’ Lunga a San Fermo), 1933

olio su tela, cm 100x100 (Mantova, collezione privata)

Il cancello blu, 1934

olio su tela, cm 78x120

(collezione Fondazione Banca Agricola Mantovana)

Cascina Mantovana, 1934

olio su tela, cm 70x100 (Marmirolo, collezione privata)

Strada a Redondesco, 1935

olio su tela, cm 100×80

(collezione Fondazione Banca Agricola Mantovana)

La vendemmia, 1935

disegno, cm 98x68

(Gazoldo degli Ippoliti, collezione Associazione Postumia)

Ritratto della moglie Elsa, 1935

pastello su cartone, cm 60x55

(Mantova, collezione Paolo Corbellani)

Rustico (interno portico), 1936

olio su tavola, cm 57,5x66

(San Fermo, collezione privata)

Neve in periferia, 1936

olio su tela, cm 57x74 (Cavriana, collezione privata)

La Parrocchiale di San Fermo innevata, 1935

olio su tela, cm 60x80 (Piubega, collezione Pelladoni-Zinetti)

Neve su San Marco a Milano,1937

olio su tela, cm 63x73 (San Fermo, collezione privata)

La modella, 1937

olio su tela, cm 61x46

(Piubega, collezione Pelladoni Zinetti)

Dalie, 1937

olio su tela, cm 90x70

(Mantova, collezione Paolo Corbellani)

Barche a Viareggio, 1937

olio su tavola, cm 70x50

(Modena, collezione privata)

Natura morta con carciofi, 1939

olio su tela, cm 45x60

(Mantova, collezione Gianni Olindo Portioli)

Nudo femminile (la moglie), 1939 ca.

olio su tavola, cm47,5x33

(Mantova, collezione Gianni Olindo Portioli)

Ritratto della Madre (Rosa Pinfari), 1939

olio su tela, 58x43 (San Fermo, collezione privata)

La modella, 1939

olio su tela, cm 60x40

(Gazoldo degli Ippoliti, collezione privata)

La Torre Matilde e il porto di Viareggio, 1935

olio su tavola, cm 60x80

(Piacenza, collezione privata)

Sorge il Sole, 1913

olio su tavola, cm 78x59

(Mantova, collezione privata)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Sartori, Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX, vol. II, Bozzolo, 2000.
  • Gianfranco Ferlisi, Archimede Bresciani da Gazoldo: dall’emozione divisionista al rigore espressivo novecentista, Mantova, 2021.

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