Arcabas

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Arcabas pseudonimo di Jean-Marie Pirot (Trémery, 26 dicembre 1926Saint-Pierre-de-Chartreuse, 23 agosto 2018) è stato un artista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Saint-Hugues

Di madre tedesca e di padre francese, Arcabas trascorre l'infanzia a Metz. Durante la Seconda guerra mondiale viene arruolato nell'esercito tedesco, ma riesce a disertare e a rifugiarsi a Parigi, dove frequenta l'École nationale supérieure des beaux-arts e si diploma nel 1949.

Dal 1986 fino alla morte ha vissuto a Saint-Pierre-de-Chartreuse, in Isère.

L'insegnamento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1950 inizia a insegnare presso l'Ecole des arts décoratifs di Grenoble, dove nel 1960 ottiene la cattedra di pittura, che mantiene fino al 1969.

Dal 1969 al 1972 è stato artista invitato dal Consiglio Nazionale della Arti del Canada, e professore presso l'Università di Ottawa, dove ha creato l'"Atelier collectif expérimental".

Torna in Francia, dove fonda l'atelier di arti plastiche "Eloge de la Main" a Grenoble.

La produzione artistica[modifica | modifica wikitesto]

La sua opera principale sono le decorazioni nella chiesa di Saint-Hugues-de-Chartreuse, che iniziò a realizzare nel 1953[1]. Dal 1984 la chiesa è diventata "Museo Dipartimentale di Arte Sacra" e racchiude una porzione significativa delle opere di Arcabas[1].

Arcabas ha usato varie tecniche artistiche: scultura, incisione, arazzo, mosaico, le vetrate, ma la sua tecnica principale è la pittura. La sua fonte principale d'ispirazione è la Bibbia e il suo campo artistico di espressione è l'arte sacra.

Ha ricevuto numerose richieste da parte del governo francese e di diverse istituzioni religiose. Le sue opere si trovano in Francia, Germania, Messico, Italia, Canada, Stati Uniti, in diversi musei (museo di Grenoble, Bibliothèque Nationale di Parigi, museo di Cuernavaca in Messico) e molteplici collezioni private.

L'opera di Arcabas si segnala per l'inserimento di temi e figure profane all'interno dei cicli religiosi e per l'uso esuberante del colore, che sembra quasi aggredire l'occhio[1] e per la presenza del colore oro, legato alla tradizione dell'arte sacra europea.

Dal 1961 al 1972 ha lavorato anche nel teatro come scenografo.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

L’interno della cappella con la tomba di Robert Schuman e le bandiere dei paesi dell'Unione Europea

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Il nome Arcabas gli fu ispirato da alcune scritte di protesta dei suoi allievi e inizia a chiamarsi in questo modo dal 1972[2].
  • Alcune delle sue opere si trovano nella chiesa della Trasfigurazione di Mussotto d'Alba, una delle più importanti è un grande quadro raffigurante il volto di Gesù trasfigurato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c rivista Le Dossier d'Isère, aprile 2006 (PDF), su espace-documentaire.cg38.fr. URL consultato il 01-06-2010 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2006).
  2. ^ saggio su Arcabas del sito spiritualite2000 Archiviato il 14 dicembre 2009 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean Bastaire, Arcabas: l'enfance du Christ, Cerf, 2003.
  • Michael Bishop, Cristopher Elson, L'art français et francophone depuis 1980, Rodopi, 2005.
  • François Boespflug, Arcabas, Helmuth Nils Loose, Arcabas: Saint-Hugues de Chartreuse, Editions du Cerf, 1988.
  • François Boespflug, Arcabas: et incarnatus est, Halewijn, 2002
  • François Boespflug, Arcabas: Saint-Hugues-de-Chartreuse et autres oeuvres, Conservation du Patrimoine en Isère Musée Dauphinois, 2008.
  • Bernard Delpal, Arcabas, Un Deux Quatre Editions, 2009.
  • Patrick Laudet, Marcel Crozet, Arcabas: Notre-Dame de la Salette, Cerf, 2006.
  • Rosella Ferrari, Arcabas, I colori del Vangelo, Edizioni AEPER, 2016

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2504731 · ISNI (EN0000 0000 7969 5263 · Europeana agent/base/83234 · LCCN (ENn90721855 · GND (DE119016192 · BNF (FRcb121247107 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n90721855
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