Aquilegia alpina

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Aquilegia maggiore
Aquilegia alpina
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni basali
OrdineRanunculales
FamigliaRanunculaceae
SottofamigliaThalictroideae
TribùIsopyreae
GenereAquilegia
SpecieA. alpina
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseMagnoliidae
OrdineRanunculales
FamigliaRanunculaceae
SottofamigliaThalictroideae
TribùIsopyreae
GenereAquilegia
SpecieA. alpina
Nomenclatura binomiale
Aquilegia alpina
L., 1753
Sinonimi

Aquilegia montana
Sternb.
Aquilegia reuteriana
Rchb. ex Nyman

Nomi comuni

Aquilegia maggiore

Aquilegia alpina (L., 1753), comunemente nota come aquilegia maggiore, è una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffusa sulla catena delle Alpi[2].

L'origine del nome del genere (aquilegia) non è chiaro. Potrebbe derivare da Aquilegium (cisterna) o Acquam legere (raccoglitore d'acqua) per la forma particolare che ha la foglia nel raccogliere l'acqua piovana; come anche da aquilina (piccola aquila) a somiglianza dei rostri dell'aquila. Resta comunque il fatto che il primo ad usare tale nome sia stato il Tragus (altro botanico del 1600), e quindi il Tournefort (Joseph Pitton de Tournefort 1656 - 1708, botanico francese) e definitivamente Linneo che nel 1735 sistemò il genere nella sua Polyandria pentagyna.
L'epiteto specifico alpina si rifà invece all'areale in cui è diffusa la pianta, ovvero la catena montuosa delle Alpi.

Distribuzione e habitat

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È una specie presente nelle Alpi centrali ed occidentali, nei paesi di Italia, Francia, Svizzera ed Austria[2].

  1. ^ (EN) Aquilegia alpina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) Aquilegia alpina L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 7 febbraio 2021.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982. ISBN 8850624492
  • T.G. Tutin, V.H. Heywood et Alii, Flora Europea, Cambridge University Press 1976. ISBN 052108489X

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