Antonio Ricci Signorini

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Antonio Ricci Signorini

Antonio Ricci Signorini (Massa Lombarda, 22 febbraio 1867Bologna, 10 marzo 1965) è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Ricci Signorini, figlio di Angelo e Rosa Buzzi e fratello del poeta Giacinto Ricci Signorini si è formato al Liceo musicale di Bologna avendo tra gli insegnanti Federico Parisini, Alessandro Busi e Giuseppe Martucci; nel 1889 si diplomò in pianoforte, composizione e direzione d'orchestra. Nella prima parte della sua carriera, dal 1890 al 1898, fu concertista e direttore d'orchestra nei teatri lirici. Nel 1898 vinse il concorso, battendo 140 concorrenti, per la composizione di una "Messa di Requiem" in onore di Carlo Alberto di Savoia. Cominciò allora la seconda parte della sua carriera, dedicata interamente alla composizione. Ricci Signorini lasciò un'amplissima produzione nell'ambito della musica sacra, della musica da camera e della musica sinfonica.

Morì a 98 anni. È sepolto nel Chiostro Maggiore del Cimitero monumentale della Certosa di Bologna.[1][2]

Linguaggio e stile[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Ricci Signorini è stato un esponente italiano dei cosiddetti pianisti–compositori, che annovera tra i suoi massimi esponenti Felix Mendelssohn, Chopin, Robert Schumann e Liszt. Il suo linguaggio è caratterizzato da influssi tardo-romantici, tipici della sua epoca. Già dai suoi contemporanei veniva considerato una personalità artistica elegante e geniale, portata ad esprimersi con idee sempre più personali e raffinate. Nella musica da camera si è contraddistinto per una scrittura efficacemente descrittiva. Per quanto riguarda le opere sinfoniche, si è rivelato capace di robuste architetture sonore, il cui stile ben riconoscibile si è snodato lungo tutto il suo percorso, dal primo poema musicale (Giuda di Herioth) alle Dieci Rapsodie italiane, che rimangono forse il suo progetto più significativo e originale. Nelle Rapsodie (Abruzzese, Siciliana, Romagnola, Romanesca, Veneziana, Milanese, Sarda, Toscana, Piemontese e Napoletana), composte e pubblicate fra il 1918 e il 1935, Ricci Signorini raffigura musicalmente le regioni italiane nelle loro peculiarità, avvicinando così la musica strumentale ad elementi di schiettezza e vigoria prettamente folcloristici.

Due sono le biblioteche che conservano la maggior parte delle sue opere: il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e la Biblioteca Trisi di Lugo.

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Ricci Signorini è autore di un catalogo di composizioni molto ricco e variegato che comprende circa sessanta liriche (o Lieder) da camera, vari cicli pianistici, musica orchestrale comprendente almeno dieci poemi sinfonici, dieci rapsodie italiane, due suites e altre opere minori, riduzioni pianistiche delle composizioni orchestrali, trascrizioni di musica pianistica per vari tipi di complessi strumentali.

Cicli pianistici e relative trascrizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Amours et fantaisies, Trieste, C. Schmidl (1894)
  • Profils de femme, morceaux caracteristiques, Trieste, Carlo Schmidl (1897).Trascrizione per orchestra d'archi (inedita)
  • Piccola suite, Leipzig, Hofmeister (1903). Trascrizione per orchestra d'archi (inedita)
  • Pezzetti romantici, Lipsia, Hofmeister (1904). Trascrizione per orchestra d'archi (inedita).
  • Trois suites poetiques: Milan, Carisch & Janichen (1906). Trascrizione per piccola orchestra; Milano, Carisch (1906). Trascrizione per orchestra d'archi: Milano, Carisch (1921). Trascrizione per violino e pianoforte, Carisch (1921).
  • Le favole della nonna Teresa, Milano, Carisch & Janichen (1907). Trascrizione per grande orchestra (inedita). Trascrizione per orchestra d'archi, con arpa, campanelli e triangolo, in Sei trascrizioni dell'autore, Milano, Carisch (1921). Trascrizione per violino e pianoforte, in Sei trascrizioni dell'autore; Milano, Carisch (1921).
  • Paesaggi, quattro composizioni, Milano, Carisch & Janichen (1909). Trascrizione per piccola orchestra, Milano, Carisch (1909).
  • Schizzi, Milano, Carisch & Janichen (1910). Trascrizione per piccola orchestra, Milano, Carisch & Janichen (1914). Trascrizione per violino e pianoforte, in Sei trascrizioni dell'autore; Milano, Carisch (1921).
  • A Nervi, Milano, Carisch & Janichen (1912). Trascrizione per orchestra d'archi, Milano, Carisch (1922). Trascrizione per violino e pianoforte, Sei trascrizioni dell'autore, Milano, Carisch (1921).
  • A Regoledo, impressioni e rimembranze, Milano, Carisch& Janichen (1912). Trascrizione per piccola orchestra; Milano, Carisch (1922). Trascrizione per orchestra d'archi e arpe, Milano, Carisch (1922). Trascrizione per violino e pianoforte, in Sette trascrizioni dell'autore; Milano, Carisch (1926).
  • Cinque pezzi infantili, I Serie, Milano, Carisch (1923).
  • Cinque pezzi infantili, II Serie, Milano, Carisch (1923). Trascrizione per quartetto d'archi, Carisch (1933).

Riduzioni pianistiche da composizioni per orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • Atala di F. de Chateaubriand, illustrazioni sinfoniche: L'apparizione - La fuga - Nel deserto - La canzone – L'uragano - II dramma; riduzione, con dedica “A Luigi Torchi, Presidente della Reale Accademia Filarmonica in Bologna; Bologna, C. Venturi (1907).
  • Giuda di Kerioth, poema musicale per grande orchestra; riduzione dell'Autore; (da G. Bovio); Milano, Carisch & Janichen (1911)
  • Gli amori pastorali di Dafne e Cloe, poema musicale per grande orchestra, da Longo Sofista (traduzione di Annibal Caro); riduzione dell'autore Milano, Carisch & Janichen (1911).
  • Papiol e Trol, due ritratti per orchestra; dal “Re Orso” di Arrigo Boito; riduzione dell'Autore; Milano, Carisch & Janichen (1912)
  • Stati d'anima, Suite di tre composizioni per orchestra d'archi; riduzione dell'autore 1.Andantino, 2. Molto lento, 3. Largo; Milano, Carisch & Janichen (1914).
  • Stati d'anima, II Suite di tre composizioni per orchestra d'archi; riduzione dell'autore; Milano, Carisch (1920).
  • Suite n.1 per grande orchestra; riduzione dell'Autore; Milano, Carisch (1922)
  • Suite n.2 per grande orchestra; riduzione dell'autore; Milano, Carisch (1923)
  • Il viaggio di Maria Egiziaca, da le vite de' Santi Padri, volgarizzate da fra Domenico Cavalca, poema musicale per grande orchestra; riduzione dell'autore; Milano, Carisch & Janichen (1928)
  • La caccia di Verucchio, da una romanza storica di Giacinto Ricci Signorini, poema musicale per grande orchestra; riduzione dell'autore; Milano, Carisch & Janichen (1928)
  • Dieci rapsodie italiane per grande orchestra: 1. Abruzzese; 2. Siciliana; 3. Romagnola; 4. Romanesca; 5. Veneziana; 6. Milanese; 7. Sarda; 8. Toscana; 9. Piemontese; 10. Napoletana, Bologna, Bongiovanni (1935) Versione: n 1. Abruzzese; Bologna, Venturi, (1918)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Certosa di Bologna. Arte e storia 2. Una passeggiata tra le memorie della città della musica (cartina) (PDF), su Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna, gennaio 2004. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  2. ^ Adorate le stelle che non passano mai. Concerti alla Certosa di Bologna 2010, su luigiverdi.it. URL consultato il 18 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Verdi, Pantheon bolognese: note poco note, in Piero Mioli (a cura di) “Grand Tour, Grand Piano” Libreria Filarmonica. Nuove pubblicazioni della R. Accademia Filarmonica di Bologna n. 5, Bologna, Patron 2014, pp. 98–104. ISBN 978-88-555-3258-7
  • I nostri musicisti. Antonio Ricci-Signorini, in “Musica”, settimanale di cultura e di cronaca. VI, 17, 28 aprile 1912, p. 1
  • Antonio Ricci-Signorini, in Bollettino bibliografico musicale, III, 6 giugno 1928, Milano, pp. 1–4.
  • Cesare Brighenti Rosa, Un sinfonista contemporaneo. Antonio Ricci-Signorini, in “Il Pensiero musicale”. Rivista di cultura popolare, VIII, 9-11, 1928, Bologna, pp. 121–125.
  • Catalogo completo delle opere musicali di Antonio Ricci-Signorini, pubblicate a cura degli Editori A. & G.Carisch & C., Milano.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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