Antonio Quintana

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Antonio Quintana
NascitaGallipoli, 10 ottobre 1940
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito Italiano
GradoGenerale di Corpo d'Armata
Comandante di

Comando forze di difesa dell'Esercito (12.01.99 - 17.03.03)

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Antonio Quintana (Gallipoli, 10 ottobre 1940[1]) è un generale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Quintana è nato a Gallipoli nel 1940. Dopo aver studiato e conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo Quinto Ennio di Gallipoli, frequenta l'Accademia militare di Modena acquisendo il grado di sottotenente per poi diventare tenente; si laurea in seguito in Scienze strategiche. Nel 1974 è ammesso nella scuola di guerra di Civitavecchia in cui frequenta il corso Superiore di Stato Maggiore; nello stesso anno diviene docente di balistica. Nel corso degli anni il generale ha ottenuto diverse onorificenze e nomine. Nel 1992 funzionario nell'Ufficio Generale di capo di stato maggiore; nel 2005 viene convocato con l'incarico di ufficiale inquirente durante la guerra di Nassirjia - Iraq.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'argento al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale Generale in possesso di straordinarie qualità intellettuali e pregevole preparazione professionale si prodigava in ogni circostanza con indomita abnegazione, incondizionata lealtà ed elevatissima competenza. Figura carismatica, previdente ed energica, evidenziava ferrea determinazione, costante impegno ed eccezionale serenità, mettendo in atto in ogni circostanza accurate e capillari predisposizioni che garantivano alle unità poste alle sue dipendenze di assolvere a tutte le delicate e complesse attività. In particolare, quale comandante del primo Comando delle forze di difesa, successivamente dei supporti delle forze operative terrestri, nonché del Comando alleato interforze del sud e delle forze operative terrestri, veniva unanimemente apprezzato per la sua costante e incisiva azione di comando sempre tesa a conseguire gli obiettivi fondamentali della forza armata. Magnifica figura di Ufficiale Generale dalle preclare virtù militari, che ha servito per oltre quarantasei anni l'Istituzione, contribuendo ad accrescere e a rafforzare il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano. Roma, 30 novembre 2005.»
— 26 maggio 2008[2]
Croce d'argento al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante delle Forze Terrestri e Coordinatore Generale dell'Operazione "Pellicano", si prodigava con altissima capacità, prefessionalità e massimo impegno nel predisporre e coordinare perfettamente tutte le complesse attività umanitarie a favore della popolazione albanese, operando in maniera ottimale in un contesto caratterizzato da una profonda crisi sociale ed economica. L'esemplare attaccamento al dovere, l'appassionato e continuo impegno profuso nell'assolvimento del compito affidatogli, le non comuni doti di organizzatore e coordinatore, facevano sì che il contingente raggiungesse un'eccezionale efficienza operativa che contribuiva a risollevare le sorti delle riconoscenti e grate popolazioni soccorse, ricevendo il plauso e l'ammirazione della comunità internazionale e concorrendo, in tale maniera, a nobilitare ed elevare il prestigio dell'Esercito Italiano. Durazzo (Albania), 16 settembre 1991-7 aprile 1992.»
— 6 maggio 1992[2]
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
  • Medaglia d'argento per la lunga attività di comando
  • Medaglia d'oro di lunga navigazione aerea

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia d'oro di prima classe dell'ordine di Naim Frasheri (Albania)
— [4]
immagine del nastrino non ancora presente
Diploma di benemerenza conferito dalla NATO

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conferimento di onorificenze dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana» (Gazzetta Ufficiale n.42 del 20-2-2007 - Supplemento Ordinario n. 46)
  2. ^ a b c Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  3. ^ Nominato Grande ufficiale il 27 dicembre 2000 e Commendatore il 27 dicembre 1993.
  4. ^ Copia archiviata, su paginedidifesa.it. URL consultato il 27 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2007).