Antonio Gioppi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Antonio Gioppi
Antonio Gioppi
NascitaSermide, 7 luglio 1863
MorteSchio, 14 ottobre 1916
Cause della morteferite in combattimento
Luogo di sepolturaOssario del Pasubio
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Unità7º Reggimento alpini
Gradocolonnello
Guerreprima guerra mondiale
Comandante di6º Gruppo Alpino
Decorazionimedaglia d'oro al valor militare, medaglia d'argento al valore militare
Studi militariAccademia militare di Modena
voci di militari presenti su Wikipedia

Antonio Gioppi, Conte (Sermide, 7 luglio 1863[1]Schio, 14 ottobre 1916), è stato un militare italiano, decorato della medaglia d'oro al Valor Militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un notaio roveretano,[2] il colonnello Gioppi fu un ufficiale del Regio Esercito appartenente al 7º Reggimento alpini. Durante la prima guerra mondiale combatté valorosamente sul monte Pasubio il 13 ottobre 1916, rimanendo gravemente ferito. Morì a Schio il giorno seguente.[3] Fu insignito della medaglia d'oro al Valor Militare. Sepolto inizialmente nel cimitero di Schio, nel 1926 venne traslato nell'Ossario del Pasubio.[4]

Al colonnello Gioppi sono state dedicate una caserma ad Arabba (BL), base logistica ed addestrativa del Comando e Supporti tattici della Brigata alpina "Tridentina", una via nel comune natale, e una in quello dov'è deceduto.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un gruppo di alpini, impresse alle sue truppe tale slancio e con il suo grande ascendente morale, trasfuse in esse tale ardimento che, nonostante le gravi difficoltà, trionfava della fiera resistenza di un nemico in forze e risoluto, conquistando importanti posizioni ed affermandovisi. Sprezzante di ogni pericolo, seguendo da presso le colonne moventi ai sanguinosi attacchi, pronto ad intervenire di persona quando le circostanze lo richiedessero, il 13 ottobre, al suo posto di comando, battuto da micidiale fuoco avversario, cadeva mortalmente colpito da una granata nemica. Monte Pasubio, 9-13 ottobre 1916.[1]»
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Conduceva con intelligenza e con mirabile costanza per tre giorni consecutivi in numerosi assalti il proprio reggimento contro forti posizioni nemiche, dando mirabile esempio di valore personale. Oslavia, 10-13 novembre 1915.[1]»
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
«Nell'attacco dell'alta Val Posina preparò l'azione con tale discernimento e la condusse con tanta energia da riuscire a ricacciare successivamente e continuamente l'avversario da tutte le posizioni di fondovalle. Successivamente nell'attacco di viva forza sul versante sinistro di detta valle lanciava le sue truppe con tale impeto da riuscire ad occupare posizioni nemiche solidissime cacciandone i difensori fortemente rafforzativi e le manteneva poi contro gli attacchi reiterati e violenti del nemico validamente appoggiati dal fuoco di artiglieria. Dimostrò sempre perizia e coraggio. 28 giugno, 11-12-20-25 luglio 1916.[1]»
— 15 novembre 1916[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Associazione Nazionale Alpini. Antonio Gioppi.
  2. ^ Claudio Rambaldi, Le strade della "Leonessa del Po", Sermide, 2011, p. 67.
  3. ^ Noi alpini. Gioppi conte Antonio.
  4. ^ Caduti Pasubio.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 5 novembre 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]