Antonio Gemo

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Antonio Gemo
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 169 cm
Peso 74 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Carriera
Squadre di club1
1931-1932 Dopolavoro Montagnana? (?)
1932-1935Rovigo4 (0)
1935-1936Treviso1 (0)
1936-1937Rovigo0 (0)
1937-1938Bandiera non conosciuta Dop. SAFFA Este? (?)
1938-1939Piacenza24 (19)
1939-1940Fiorentina2 (0)
1940-1941Vicenza0 (0)
1941-1942Bassano21 (2)
1942-1943Ponziana1 (0)
1945-1953Monselice? (?)
Carriera da allenatore
1941-1942Bassano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 settembre 2014

Antonio Gemo (Monselice, 27 dicembre 1914 – ...) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Impostato inizialmente come terzino[1], ha poi giocato principalmente come centravanti o come mezzala[2]; era dotato di buona velocità e mezzi atletici con cui suppliva alle proprie carenze di natura tecnica[3][4].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'attività calcistica nel Dopolavoro Montagnana[5], con cui partecipa al campionato di Terza Divisione 1931-1932; contemporaneamente si dedica anche all'atletica leggera[1][3]. Nel 1932 si trasferisce al Rovigo, in Prima Divisione, e vi rimane per tre stagioni, nelle quali viene globalmente poco impiegato (4 presenze complessive).

Nel 1935, posto in lista di trasferimento d'autorità[6], si trasferisce al Treviso, dovendo svolgere il servizio militare nel capoluogo della Marca[7], e disputa una sola partita nel campionato di Serie C 1935-1936, il 9 febbraio 1936 contro la Pro Gorizia[8]; torna quindi al Rovigo[9] e nel 1937 scende in Seconda Divisione con il S.A.F.F.A. Este[10].

Nel 1938 viene ingaggiato dal Piacenza, militante in Serie C, per sostituire il centravanti Giovanni Gaddoni ceduto al Torino. Con gli emiliani disputa il suo miglior campionato, realizzando 19 reti in 24 partite[11], e si segnala come uno dei migliori elementi della terza serie[12]; ciononostante, la squadra allenata da Guglielmo Zanasi manca la promozione in Serie B, anche a causa di un calo di rendimento del centravanti veneto nella seconda parte della stagione[13].

La positiva stagione piacentina gli vale l'ingaggio della Fiorentina, neopromossa in Serie A[4]. Esordisce nella massima serie il 1º dicembre 1939, nella sconfitta interna per 3-2 contro la Lazio[14], e disputa una sola ulteriore partita, la settimana successiva sul campo del Novara[15]; nonostante le buone prove in precampionato[16], nelle sue apparizioni si dimostra non adeguatamente preparato dal punto di vista tecnico[3][4][14]. A fine stagione viene ceduto al Vicenza, in Serie B[17][18], dove tuttavia non è mai impiegato.

Nel 1941 i berici lo cedono in prestito al Bassano[19], in Serie C, dove ricopre anche i ruoli di capitano e allenatore[2]; rientra poi al Vicenza, che lo cede definitivamente nell'estate 1942[20], quando si accasa alla Ponziana.

Termina l'attività calcistica nel Monselice e nelle sue ultime stagioni da calciatore apre una trattoria nel paese natio[21].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1939-1940[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Antonio Gemo Archiviato il 6 ottobre 2014 in Internet Archive., Il Littoriale, 6 settembre 1932, pag.3
  2. ^ a b Barlassina, 1941-1942, p. 113.
  3. ^ a b c Profilo su Enciclopediadelcalcio.it
  4. ^ a b c Massimo Milani, 27 dicembre 1914: nasce Antonio Gemo, su Museofiorentina.it. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  5. ^ Elenco dei calciatori italiani autorizzati a cambiare società nella prossima stagione, Il Littoriale, 23 luglio 1932, pag.4
  6. ^ Le deliberazioni della Presidenza e delle Federazioni del C.O.N.I., Il Littoriale, 7 settembre 1935, pag.4
  7. ^ Comunicazioni ufficiali, Il Littoriale, 7 dicembre 1935, pag.5
  8. ^ Zavarise, p. 228.
  9. ^ Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare società nella stagione 1937-38, Il Littoriale, 6 agosto 1937, pag.5
  10. ^ Le liste di trasferimento, Il Littoriale, 9 agosto 1938, pag.4
  11. ^ Rosa 1938-1939 Storiapiacenza1919.it
  12. ^ Necessità di "allevare" e perfezionare i giovani, Il Littoriale, 24 giugno 1939, pag.4
  13. ^ Stagione 1938-1939 Storiapiacenza1919.it
  14. ^ a b Lazio batte Fiorentina 3 a 2, Il Littoriale, 2 ottobre 1939, pag.3
  15. ^ La Fiorentina segna per prima e il Novara ottiene la vittoria nella ripresa, Il Littoriale, 9 ottobre 1939, pag.5
  16. ^ Fiorentina-Lazio, Il Littoriale, 30 novembre 1939, pag.3
  17. ^ Barlassina, 1940-1941, p. 110.
  18. ^ Le grandi squadre di calcio nella prossima stagione, Il Littoriale, 27 agosto 1940, pag.1
  19. ^ I giocatori di calcio autorizzati a cambiare società nella stagione 1941-42 Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive., Il Littoriale, 10 settembre 1941, pag.5
  20. ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società per la stagione 1942-43, Il Littoriale, 26 agosto 1942, pag.3
  21. ^ Diamo tempo al nuovo "Piacenza", La Settimana, 19 settembre 1949
  22. ^ In rosa, ma senza essere sceso in campo nella competizione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rinaldo Barlassina (a cura di), Agendina del calcio 1940-1941.
  • Rinaldo Barlassina (a cura di), Agendina del calcio 1941-1942.
  • Stefano Casalicchio e Carlo Fontanelli, 1893-2006. Oltre un secolo di calcio a Rovigo, GEO Edizioni, 2006.
  • Piergiorgio Zavarise, Regina di Marca, Grafiche Italprint, 2004.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]