Anthony Fainga'a

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Anthony Fainga'a
Fainga'a mostra la medaglia del terzo posto alla Coppa del Mondo di rugby 2011
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Australia Australia
Altezza 183 cm
Peso 92 kg
Familiari Saia Fainga'a (fratello)
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti centro
Squadra Kintetsu Liners
Carriera
Attività provinciale
2007Canberra Vikings4 (15)
2014-15Queensland Country4 (0)
Attività di club[1]
2016-Kintetsu Liners21 (5)
Attività in franchise
2007-08Brumbies6 (5)
2009-16Reds88 (20)
2017Brumbies0 (0)
Attività da giocatore internazionale
2010-2012Bandiera dell'Australia Australia23 (10)
Palmarès internazionale
3º posto  Coppa del Mondo 2011

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 26 dicembre 2017

Anthony S. Fainga'a (Queanbeyan, 2 febbraio 1987) è un rugbista a 15 australiano, tre quarti centro dei Kintetsu Liners in Top League.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gemello di Saia Fainga'a, nativo di Queanbeyan (Nuovo Galles del Sud) in una famiglia di origine tongana, insieme a suo fratello ha compiuto tutta la trafila delle squadre giovanili e poi professionistiche.[1]

Ingaggiato a livello professionistico nei Brumbies di Canberra insieme a Saia, non gli fu rinnovato il contratto a fine 2008,[2] cosa questa che spinse anche il fratello a lasciare il club e a seguirlo ai Reds,[2] franchise che rappresenta il Queensland in Super Rugby.

Con tale club i due Fainga'a hanno vinto il Super 15 nella stagione 2011, il primo per tale compagine nell'era professionistica.

Negli Wallabies Fainga'a esordì durante il Tri Nations 2010 a Melbourne contro la Nuova Zelanda e ha fatto in seguito parte della squadra che ha vinto il Tri Nations 2011 e che, pochi mesi dopo, si è aggiudicata il terzo posto finale alla Coppa del Mondo di rugby 2011 in Nuova Zelanda.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jamie Pandaram, It's goodbye for Faingaa twins, in The Daily Telegraph, Sydney, 13 febbraio 2012. URL consultato l'8 agosto 2012.
  2. ^ a b (EN) Josh Rakic, Every scar runs deep but Fainga'a heritage has legs, in The Sydney Morning Herald, 11 settembre 2011. URL consultato il 9 marzo 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]