Anna Ter-Avetikian

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Anna Ter-Avetikian in armeno Տեր-Ավետիքյան?, in russo Анна Тер Аветикян? (Erevan, 23 ottobre 1908Erevan, 16 gennaio 2013) è stata un'architetta armena.

Prima donna armena a diventare un architetto,[1] ha progettato numerose costruzioni notevoli per il paese ed ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali per il suo lavoro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Anna Tigranovna Ter-Avetikian nacque il 23 ottobre 1908 a Erevan, all'epoca parte del Governatorato di Erevan dell'Impero Russo.[2] Quando l'Armenia fu annessa alla Russia dall'Impero Ottomano, i suoi antenati ricevettero un titolo nobiliare da Nicola I di Russia per aver fornito assistenza e forniture mediche alle truppe del generale Ivan Paskevich.[3] Veniva da una famiglia di architetti e urbanisti che erano noti per la creazione di opere come il primo sistema di acqua potabile di Erevan, il primo ospedale della città e altri monumenti.[2] Suo padre Tigran Ter-Avetikian e suo fratello Yervand crearono la Filarmonica di Yerevan, l'edificio del Consiglio Comunale in piazza Shahumyan, e altre opere celebri.[3]

Dopo aver completato gli studi superiori,[3] nel 1924 la Ter-Avetikian si iscrisse alla Scuola Tecnica presso l'Università statale di Erevan per studiare architettura. Nel 1926, contemporaneamente ai suoi studi, iniziò a lavorare per Nikoghayos Buniatian e Aleksandr Tamanian, noti architetti che hanno progettato il piano generale della città di Yerevan e molti dei suoi edifici.[2][4] Il suo programma in quel momento era quello di andare a scuola la mattina, nel pomeriggio lavorare nel laboratorio di Buniatian, e poi lavorare con Tamanian la sera.[3] La Ter-Avetikian si laureò nel 1930 e poco dopo sposò Konstantin Hovhannisian, che aveva frequentato l'Università di Erevan e che era anche impiegato con Buniatian e Tamanian.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo Ponchikanots ad angolo con il viale Mashtots e via Koryun

Insieme a suo marito, la Ter-Avetikian progettò le stazioni antincendio e di polizia ad Erevan e il cinema "Sasuntsi Tavit", anche se il cinema fu successivamente distrutto.[2] Nel 1938, uno dei suoi disegni ottenne il riconoscimento alla mostra internazionale di Parigi de "La donna nell'arte e nell'arte popolare" e quello stesso anno ricevette la nomina di Laureato della Rassegna complessiva della creatività tecnica degli architetti donne (in russo: Лауреат Всесоюзных смотров творчества женщин-архитекторов). Tra il 1941 e il 1943 è stata presidente dell'Unione armena degli architetti.[5] Il suo progetto per l'edificio del regista vinse il primo premio nel Concorso Femminile Architettonico Sovietico del 1948.[2] L'edificio è spesso noto come Palazzo Ponchikanots, perché ospitava uno dei primi caffè di Erevan che serviva ponciki, una specie di pasticcini.[2][6]

La Scuola Vladimir Mayakovsky n.7 ad Erevan progettata dalla Ter-Avetikian

Nel corso della sua carriera, la Ter-Avetikian, che in seguito è andata a lavorare con un altro studio di progettazione, ha costruito edifici residenziali e per uffici, oltre a scuole e ospedali. Tra i suoi progetti figurano lo studio cinematografico "Armenfilm" all'angolo tra viale Lenin e via Kirov ad Erevan; il palazzo del Ministero del Commercio; il palazzo dell'NKVD presso via Abovyan e via Kirov ad Erevan; l'Istituto R. Acharyan di Lingue ad Erevan; scuole a Echmiadzin, Kirovakan, Leninakan, Stepanavan ed Erevan; un ospedale a Nor Bayazet.[5] I suoi progetti erano noti per la sua composizione classica e per gli elementi decorativi, ma con le caratteristiche decisamente nazionaliste dell'architettura armena. Ha acquisito una reputazione per le strutture angolari e la sua capacità di progettare in armonia con gli spazi circostanti, utilizzando elementi come le arcate concave per compensare le linee rette di una strada.[3]

Nel 1945 la Ter-Avetikian fu riconosciuta dal Soviet supremo della Repubblica socialista sovietica armena e nel 1956 fu nuovamente designata come vincitrice del Riesame dell'unione sindacale.[5] In 1968 la Ter-Avetikian diventò architetto emerito[2] e si ritirò nel 1972.[6] Dopo che l'Armenia ottenne l'indipendenza dall'Unione Sovietica, la Ter-Avetikian fu premiata dalla Repubblica di Armenia, ricevendo la Medaglia d'oro di Alexander Tamanian nel 2002.[2] Nel 2008 ha ricevuto la Medaglia d'oro di Erevan dalla città,[5] in occasione del suo centesimo compleanno. È stata oggetto di un articolo in vetrina nella rivista Architettura, Costruzione (in russo Архитектура, строительство?) nel 2012, in cui lei e il suo lavoro sono stati paragonati al noto centenario e architetto brasiliano Oscar Niemeyer.[3]

Morte ed eredità[modifica | modifica wikitesto]

La Ter-Avetikian è morta il 16 gennaio 2013 ad Erevan.[7] Ha progettato oltre quaranta palazzi in Armenia, tra i quali il Palazzo Ponchikanots.[8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]