Angelo Scalenghe

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Giuseppe Angelo Scalenghe (Torino, 1888Torino, 18 settembre 1916) è stato un direttore della fotografia e operatore cinematografico italiano all'epoca del muto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra i più validi cineoperatori italiani dell'epoca muta, iniziò all'Ambrosio Film, dove tra il 1911 e il 1912 firmò la fotografia di titoli di grande rilievo come La nave e Parsifal.

Nel 1913 passò alla Gloria Film, dove fu assunto come direttore tecnico e capo operatore, e dove costruì anche speciali macchine da presa. Tra i suoi maggiori lavori della casa vi furono Anima perversa (1913), Ma l'amor mio non muore (1913), Iwna, la perla del Gange (1914), Nerone e Agrippina (1914) e La maschera folle (1915).

Passato in seguito all'Excelsa Film e alla Monopol Film di Roma, in quest'ultima casa Scalenghe effettuò le riprese de La menzogna di Augusto Genina, ma morì improvvisamente durante le lavorazioni del film[1].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. Renzi, Sperduto nel buio: il cinema muto italiano e il suo tempo (1905-1930), Cappelli, 1991, p. 38

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV. - Bianco e Nero - Roma, Centro sperimentale di cinematografia, ed. varie.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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