Angelo Bellavia

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Angelo Bellavia
Bellavia nel 1973 a un allenamento
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1985
Carriera
Giovanili
Palermo
Squadre di club1
1969-1976Palermo34 (-37)
1976-1980Siracusa102 (-81)
1980-1981Akragas28 (-?)
1981-1983Canicattì30 (-?)[1]
1983-1984Favara9 (-?)
1984-1985Akragas3 (-3)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Angelo Bellavia (Asmara, 22 maggio 1950Agrigento, 17 gennaio 1991) è stato un calciatore italiano, di ruolo portiere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Eritrea, ma cresciuto ad Agrigento, era genero del politico socialista Filippo Lentini.

Al termine della carriera di calciatore, soffrì di crisi depressive che lo portarono a un primo tentativo di suicidio nell'agosto 1989 e a un secondo fatale il 17 gennaio 1991. Gli investigatori smentirono subito versioni differenti sulle cause della morte.[2] Gli venne intitolato un campo sportivo ad Agrigento per l'attività giovanile.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Conta 6 presenze in Serie A con la maglia del Palermo. L'esordio in massima serie risale alla trasferta sul campo del Cagliari del 5 aprile 1970: Bellavia subentrò a Giovanni Ferretti al 63', quando la squadra sarda aveva già acquisito il vantaggio per 2-0 che avrebbe mantenuto per il resto della partita. Bellavia si trovò a sostituire il portiere titolare anche nella gara successiva, mentre giocò dall'inizio le 2 seguenti, le ultime del campionato 1969-1970, chiuso dai rosanero con la retrocessione.[4]

Ritenuto un portiere di talento e di "grandi doti potenziali", fu scritto dal Corriere dello Sport che nell'estate del 1971 era possibile un suo passaggio alla Fiorentina o alla Juventus.[5] Le altre 2 apparizioni in Serie A, entrambe dal 1', si registrarono nella quartultima e terzultima giornata del torneo 1972-1973, e coincisero con altrettante sconfitte, contro Atalanta ed Inter, da parte della squadra siciliana, che subì una nuova retrocessione fra i cadetti.[6]

Nel 1976 passa al Siracusa, con cui colleziona 102 presenze in tre stagioni. Nell'ultima ottiene la promozione in serie C1 e solo una settimana dopo vince la Coppa Italia Semiprofessionisti, la prima per una squadra siciliana. Nel 1980-1981 con l'Akragas vince il campionato di serie D e si ripete due anni dopo con il Canicattì.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1969-1970 Bandiera dell'Italia Palermo A 4 -2 CI 0 0 4 -2
1970-1971 B 3 -1 CI 0 0 3 -1
1971-1972 B 0 0 CI 3 -3 3 -3
1972-1973 A 2 -5 CI 0 0 2 -5
1973-1974 B 12 -12 CI 1 0 13 -12
1974-1975 B 5 -6 CI 2 -2 7 -8
1975-1976 B 8 -11 CI 4 -7 12 -18
1976-1977 Bandiera dell'Italia Siracusa C 36 -30 CI-S 4 -5 40 -35
1977-1978 C 38 -27 CI-S 1 0 39 -27
1978-1979 C2 28 -24 CI-S 12 -4 40 -28
1980-1981 Bandiera dell'Italia Akragas D 28 -? - - - 28 -?
1981-1982 Bandiera dell'Italia Canicattì Int. 0 0 - - - ? -?
1982-1983 Int. 30 -? - - - 30 -?
1983-1984 Bandiera dell'Italia Favara Int. 9 -? - - - 9 -?
1984-1985 Bandiera dell'Italia Akragas C2 3 -3 CI-C - - 3 -3

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Canicattì: 1982-1983
Siracusa: 1978-1979
Akragas: 1980-1981 (girone I)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Canicattì, calcio: Nostalgia dei tempi d'oro della squadra biancorossa
  2. ^ Calcio, mafia, donne e cocaina le relazioni pericolose degli ex rosa - la Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  3. ^ Scuola calcio di Peppe Catalano e Pasquale Iacono, aperte le iscrizioni[collegamento interrotto] Agrigentooggi.it
  4. ^ La cronistoria dei campionati - Almanacco illustrato del calcio 1971-1973, La Gazzetta dello Sport in collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, 2005
  5. ^ Il portiere Bellavia andrà alla Fiorentina?, in Corriere dello Sport, emeroteca.coni.it, 11 maggio 1971, p. 8 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  6. ^ La cronistoria dei campionati - Almanacco illustrato del calcio 1974-1976, La Gazzetta dello Sport in collaborazione con Franco Cosimo Panini Editore, 2005

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]