Andrea Rapisardi Mirabelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Andrea Rapisardi Mirabelli (Mascalucia, 10 ottobre 1883Siena, 17 luglio 1945) è stato un giurista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Mascalucia, in provincia di Catania, il 10 ottobre 1883 dal nobile Luigi e da Ercolina Mirabelli.[1] Apparteneva alla nobile famiglia mascalucese dei Rapisardi dei baroni di Sant'Antonio.[2]

Laureato in scienze sociali all'Istituto di Scienze Sociali di Firenze[3], si occupò di studi giuridici e nel 1911 conseguì la libera docenza in diritto internazionale presso la Regia Università di Genova.[3] Insegnò successivamente la medesima materia nelle Regie Università di Camerino, Macerata, Sassari e Siena.[4] Fu anche professore all'Accademia del diritto internazionale dell'Aia.[1]

Fece parte dell'Accademia dei Fisiocritici di Siena, di cui fu vicepresidente dal 1942[5], nonché direttore del Circolo Giuridico presso l'ateneo toscano. Morì a Siena il 17 luglio 1945.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Rapisardi Mirabelli fu autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto internazionale. Tra le sue opere principali vi furono: Il diritto internazionale amministrativo e le grandi unioni fra gli Stati (1907), L'ordine pubblico nel diritto internazionale: saggio critico (1908), Per una definizione della "sfera d'influenza" nel diritto e nella politica (1908), Lo Stato soggetto del diritto internazionale (1909), II diritto consolare nella storia e nella pratica odierna degli Stati (1910), Il significato della guerra nella scienza del diritto internazionale (1911), Politica, storia diplomatica e diritto internazionale (1911), La guerre italo-turque et le droit internationale (1912), Gli infortuni sul lavoro nel diritto internazionale privato (1913), La ritorsione : studio di diritto internazionale (1919), I limiti d'obbligatorietà delle norme giuridiche internazionali : "autolimitazioni" (1922), I rapporti internazionali nella dottrina e nella pratica tedesca (1924), Rassegna di diritto pubblico interno e internazionale : con riguardo anche alla politica e storia diplomatica per gli anni 1919-1924 (1925), Théorie génerale des Unions Internationales (1926), Questioni generali e particolari inerenti alla Societa delle Nazioni (1928), Lo status internazionale dell'Italia (1929), Rassegna di diritto pubblico internazionale ed interno per gli anni 1927-29 : con riguardo anche alla politica e storia diplomatica (1930), Novità e pregi d'un piano di sistematica del diritto internazionale (1932), Elementi di diritto pubblico generale: ed introduzione al diritto costituzionale italiano (1935).

Collaborò con la rivista Nuova Antologia, con l'Enciclopedia Italiana e con le principali riviste giuridiche italiane.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Concesso da Sua Maestá il RE IMPERATORE, sulla proposta del DUCE del Fascismo, Capo del Governo e del Ministro Segretario di Stato per l'Educazione Nazionale»
— Decreti del 15 aprile 1941[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chi è?: Dizionario degli Italiani d'oggi, Angelo Formiggini Editore, 1936, p. 765.
  2. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 5, Forni, 1981, p. 614.
  3. ^ a b P. Gorgolini, Italica, SACEN, 1928, p. 1755.
  4. ^ A. Mattone, Storia dell'Università di Sassari, vol. 1, Ilisso, 2010, p. 222.
  5. ^ F. A. Salvagini, Accademie e biblioteche d'Italia, vol. 16, Libreria del Littorio, 1942, p. 346.
  6. ^ Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE n. 306 del 30 dicembre 1941

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Azara, E. Eula, Novissimo digesto italiano, vol. 14, Torino, Unione Tipografico Editrice Torinese, 1967, p. 779.
Controllo di autoritàVIAF (EN24980720 · ISNI (EN0000 0000 4049 0295 · SBN SBLV313967 · LCCN (ENno96050139 · J9U (ENHE987007580809405171