Andrea Lovotti

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Andrea Lovotti
Lovotti a Parma durante un raduno della nazionale italiana (2017)
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 183 cm
Peso 111 kg
Rugby a 15
Ruolo Pilone
Squadra Colorno
Carriera
Attività giovanile
2007-09Calvisano
Attività di club[1]
2009-10Livorno20 (10)
2010-11Crociati18 (0)
2011-14Calvisano61 (10)
2022-Colorno6 (0)
Attività in franchise
2014-22Zebre91 (5)
Attività da giocatore internazionale
2016-Bandiera dell'Italia Italia47 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 28 novembre 2022

Andrea Lovotti (Piacenza, 28 luglio 1989) è un rugbista a 15 italiano, dal 2022 pilone del Colorno.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formatosi nel Gossolengo, passò dapprima per le giovanili del Calvisano e, a seguire, per l'Accademia FIR di Tirrenia; all'uscita dal centro federale fu ingaggiato dal Livorno[1] con cui debuttò in serie A1, e nella stagione successiva fu ai Crociati di Parma in Eccellenza.

Tornato a Calvisano nel 2011, conquistò il titolo di campione d'Italia al termine della prima stagione in giallonero, e subito dopo ebbe la sua prima anticamera di maglia azzurra con l'Italia A con cui disputò la Nations Cup, esperienza ripetuta l'anno seguente.

Dopo il secondo scudetto del 2014 con Calvisano fu ingaggiato dalle Zebre, franchise di Pro12 e, nel 2015, il CT dell'Italia Jacques Brunel lo convocò come rimpiazzo alla Coppa del Mondo in Inghilterra a seguito degli infortuni di Martín Castrogiovanni e Michele Rizzo che dovettero lasciare la competizione anzitempo[2]; nonostante la convocazione, tuttavia, Lovotti fu impiegato nel torneo; il debutto internazionale avvenne altresì pochi mesi più tardi, nel Sei Nazioni 2016 a Saint-Denis contro la Francia.

Divenuto titolare fisso in nazionale, fu incluso dal nuovo CT Conor O'Shea nella rosa italiana che prese parte alla Coppa del Mondo 2019 in Giappone[3]. Durante tale torneo si segnalò in negativo per un episodio in cui fu coinvolto contro il Sudafrica nella terza partita della fase a gironi: al secondo minuto della ripresa, con gli Springbok in vantaggio per 17 a 3 ma con una mischia a favore a 5 metri dalla linea sudafricana, Lovotti commise insieme al compagno Nicola Quaglio un fallo pericoloso a gioco fermo contro Duane Vermeulen[4] sanzionato dall'arbitro Wayne Barnes con un'espulsione che lasciò l'Italia in 14 uomini e ne compromise definitivamente le residue possibilità di conseguire un risultato positivo in ottica qualificazione; successivamente Lovotti ricevette, insieme al citato Quaglio, una sospensione di tre incontri[4].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano (brevetto 30888)[5]»
— 2012
Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano (brevetto 32740)[5]»
— 2014

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lovotti, un figlio dell'Accademia, in il Tirreno, 21 agosto 2009. URL consultato il 26 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Martin Castrogiovanni faces surgery as Italy injuries continue to mount, su world.rugby, World Rugby, 5 ottobre 2015. URL consultato il 26 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2019).
  3. ^ O’Shea, ecco i 31 per il Giappone. Per Parisse quinto Mondiale, in la Gazzetta dello Sport, 18 agosto 2019. URL consultato il 26 ottobre 2019.
  4. ^ a b Rugby, Mondiali: azzurri stangati, tre turni a Lovotti e Quaglio, in la Repubblica, 6 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  5. ^ a b Benemerenze sportive di Andrea Lovotti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]