Andrea Cangini

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Andrea Cangini

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato23 marzo 2018 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
Forza Italia (fino al 20.07.2022)
Misto-NI (dal 21.07.2022)
CircoscrizioneMarche
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2022)
In precedenza:
FI (2018-2022)
Az (2022)
ProfessioneGiornalista

Andrea Cangini (Roma, 5 marzo 1969) è un giornalista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Franco Cangini (già direttore de Il Resto del Carlino e de Il Tempo), è nato a Roma, ma vive a Bologna; sposato, ha due figli: Giulia (nata nel 2002) e Niccolò (nato nel 2006).

Attività giornalistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1995 entra nella redazione senese de La Nazione. L'anno successivo è alla redazione romana del gruppo Poligrafici Editoriale. Nel gennaio del 2012 viene nominato caporedattore. Dall'ottobre 2014 al gennaio 2018 è stato direttore dei giornali il Resto del Carlino e QN Quotidiano Nazionale.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, come capolista di Forza Italia nella circoscrizione Marche.[1] È capogruppo di Forza Italia nella VII commissione Istruzione pubblica e Beni culturali.

A dicembre 2019, dopo esserne stato il promotore, è tra i 64 firmatari (di cui ben 41 di Forza Italia) per il referendum sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.[2]

A marzo 2022 hanno fatto scalpore alcune sue dichiarazioni in diretta sul canale Rai 1 e sui suoi profili social riguardo all'impatto dei social, dei videogiochi e della tecnologia in generale sui giovani e sulla popolazione, in particolare ha affermato che i videogiochi sono "paragonabili alla cocaina" e che per chi ne faccia uso "non può che degenerare in abuso". Durante la trasmissione il senatore ha accennato al suo libro pubblicizzandolo.[3]

Il 20 luglio 2022 vota la fiducia al Governo Draghi, in dissenso dal suo gruppo parlamentare e partito. Il giorno dopo lascia quindi Forza Italia[4] ed il 22 luglio aderisce ad Azione.[5] Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre viene poi candidato per il Senato in seconda posizione nel collegio plurinominale Emilia-Romagna 01, non risultando rieletto. Abbandona così il partito calendiano e la politica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Senato Marche: tutti i risultati e gli eletti, in Cronache Maceratesi, 5 marzo 2018. URL consultato il 6 ottobre 2018.
  2. ^ Taglio parlamentari, Forza Italia guida la coalizione dei salva-poltrone. Firmano per il referendum pure 7 Pd, 3 M5S e due renziani, su ilfattoquotidiano.it, 18 dicembre 2019. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  3. ^ Home, su COCAWEB. URL consultato il 22 aprile 2022.
  4. ^ Terremoto in Forza Italia, lasciano anche Brunetta e Cangini - Politica, su Agenzia ANSA, 21 luglio 2022. URL consultato il 21 luglio 2022.
  5. ^ Benvenuto Andrea Cangini, su Azione. URL consultato il 22 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2022).

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