Andrea Busiri Vici (1903-1989)

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Andrea Busiri Vici (Roma, 1903Roma, 3 aprile 1989) è stato un architetto e storico dell'arte italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma il 1903, figlio di Carlo Maria, ingegnere e architetto, e di Francesca Gigliesi (Roma, 1863-1952). La lunga carriera di Andrea Busiri Vici è indissolubilmente legata alla collaborazione con i fratelli maggiori, Clemente e Michele, con i quali ha diviso lo studio di Roma in Via Paisiello. Con loro, ha sviluppato quello "stile Busiri Vici" tanto in voga negli anni 40 e 50. Il grande interesse per la storia dell'arte hanno portato Andrea Busiri Vici alla realizzazione di alcune importanti monografie sui vedutisti del '600 e '700 tra cui Van Bloemen e Locatelli.

Sposò la scrittrice, pittrice e scultrice Aleksandra Vasil'evna Olsuf'eva nota come Assia Olsoufieff (1906-1989), scappata dalla Russia con la sua famiglia in seguito alla rivoluzione bolscevica. Assia era nata a Firenze, dove la famiglia possedeva una villa comprata dal nonno paterno, da Vasilij Alekseevič Olsuf'ev (1872-1925), colonnello di cavalleria a sua volta figlio di Aleksej Vasil’evič Olsuf’ev (1831–1915) e di Aleksandra Andreevna Miklaševskaja (1846-1929) e da Ol’ga Pavlovna Šuvalova (1882-1939). La sua famiglia si era stabilita a Firenze a partire dal 1919.[1] Dal loro matrimonio nascono il figlio Paolo (1931) e le figlie Barbara Alessandra (1929), Maria Cristina (1936) e Antonia Marta (1939). I fratelli di Assia erano: Marija Vasil'evna Olsuf'eva (1907-1988), moglie di Marco Guglielmo Michahelles; Dar'ja Vasil'evna Olsuf’eva (1909-1963), moglie di Junio Valerio Borghese; Ol'ga Vasil'evna Olsuf'eva (1912-1973), sposatasi in prime nozze con Ruggero Alfredo Michahelles ed in seconde con Giovanni Corsini; Aleksej Vasil'evič Olsuf'ev (1913-1941), marito di Marcella Ferrari Conte.

Il Re Umberto II gli concesse il titolo ereditario di conte.

Opere significative[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzina Via Bruxelles 77, Roma, 1930-31
  • Palazzina Via Bruxelles 47, Roma, 1931-35 (nel cui attico troverà sede il primo studio del fratello Michele Busiri Vici)
  • Sede della Metro Goldwyn Mayer a Palazzo Corrodi, Roma, 1932-33
  • Palazzina Via Bruxelles 43, Roma, 1934-37[2]
  • Casa Bises a Via San Valentino, progetto in collaborazione con il fratello Michele, Roma, 1935-38
  • Casa Cassis all'Aventino, Roma, 1936-37[3]
  • Appartamento dell'attrice Luisa Ferida, Roma, 1937
  • Appartamento di Secagno Ravà, Roma, 1937
  • Appartamento Novacco, Trieste, 1937-38
  • Villa Biffo oggi Villa dei Cedri, Merate (LC), 1937-38
  • Istituto Nazionale Luce, collaborazione con A. Regagioli e R. Rustichelli al progetto del fratello Clemente, Roma 1937-40
  • Appartamento Serena, progetto in collaborazione con i fratelli Clemente e Michele, Roma, 1937-38
  • Casa Papa, Roma, 1938
  • Appartamento Pavoncelli in Via Puccini, Roma, 1938-39
  • Tomba Cassis al cimitero del Verano, Roma, 1939
  • Padiglione Italiano alla New York World's Fair, collaborazione al progetto del fratello Michele, New York, 1939
  • Villa La Busiriana, Fregene, 1939-40
  • Appartamento Tocchi Moretti a Via Bertoloni, Roma, 1939-40
  • Appartamento Vaselli in Piazza del Parlamento, Roma, 1940
  • Garçonnière del Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, genero di Mussolini, Roma 1941-42
  • Ristrutturazione del villino del Senatore Meraviglia a via Monti Parioli per la Legazione di Croazia, Roma, 1941-42
  • Villa Parente, Capri, 1941-42
  • Appartamento Crespi a Palazzo Colonna, Roma, 1946
  • Negozio Fantasia, Roma, 1946
  • Villa Benelli, Firenze, 1947
  • Teatrino Lux Film, in collaborazione con il fratello Michele, Via Po, Roma, 1947
  • Appartamento di don Francesco Ruspoli, Palazzo Ruspoli, Roma, 1946-47
  • Appartamento Molinari, via Giulio Cesare, Roma, 1948
  • Negozio Standard, via della Stamperia, Roma, 1948
  • Casa Pietropoli, Fregene, 1948-49
  • Club Open Gate, Roma, 1949-50
  • Cinema Fiammetta, Roma, 1949-50
  • Villa Paolozzi Spaulding, Roma, 1949-52
  • Villa Matarazzo, Brasile, 1950-51
  • Ristrutturazione dell'edificio Via Ludovisi 45, Roma, 1950-52
  • Lietta's Shop, via Condotti, Roma, 1951
  • Palazzina Balestra, Roma, 1951
  • Villa Zavaglia, Ansedonia, 1951-52
  • Appartamento Balella, Roma, 1952-53
  • Villa Balella, Ansedonia, 1954-55
  • Negozio Ibbas in collaborazione con il figlio Paolo, via Barberini, Roma, 1955
  • La Bufalotta, Roma, 1957-58
  • Villa Fre, Ansedonia, 1959
  • Villa La Margherita, Ansedonia, 1960
  • Villino Lia, La Spezia, 1960-61
  • Casa Wald, Francoforte, 1964
  • Casa Zeri, Mentana, 1964-67

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Battista Busiri vedutista romano del '700, Ugo Bozzi Editore, Roma 1966
  • I Poniatowski e Roma, Editrice Edam, Firenze 1971
  • Jan Frans Van Bloemen "Orizzonte" e l'origine del paesaggio romano settecentesco, Ugo Bozzi Editore, Roma 1973
  • Trittico paesaggistico romano '700, Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis, Ugo Bozzi Editore, Roma 1975
  • Andrea Locatelli, Ugo Bozzi Editore, Roma 1976
  • Pieter, Hendrik e Giacomo Van Lint: tre pittori di Anversa del '600 e '700 lavorano a Roma, Ugo Bozzi Editore, Roma 1987

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Russi in Italia: dizionario - Russi in Italia, su russinitalia.it. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  2. ^ Andrea Busiri Vici, Appartamento della Contessa V. in Via Bruxelles 43, in "L'Architettura Italiana", marzo 1937, pp.84-90
  3. ^ Andrea Busiri Vici, "La casa dei Marchesi Cassis sull'Aventino a Roma", in "Architettura", ottobre 1938, pp.285-289

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Irene de Guttry, Maria Paola Maino, Andrea Busiri Vici Architetto (1903-1989), Edizioni de Luca, Roma 2000 ISBN 88-801 6-371-X

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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