Ander Amonn

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Ander Amonn (Bolzano, 31 maggio 1933Bolzano, 26 aprile 2014) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Imprenditoria[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Erich Amonn, fu a lungo a capo della holding di famiglia, la J. F. Amonn, più antica azienda attiva in provincia di Bolzano. Negli anni sessanta contribuì a portare in Italia il marchio di supermercati SPAR, divenendo primo presidente della Despar Italia, ceduta poi nel 1991 alla ASPIAG.[1]

Fu per 26 anni membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Bolzano[2], di cui fu anche presidente dal 1998 al 2004[1].

Rapimento[modifica | modifica wikitesto]

Il 17 dicembre 1977 Amonn fu rapito mentre tornava a casa dopo aver assistito ad un incontro di hockey su ghiaccio dell'HC Bolzano, di cui all'epoca era presidente.[3] Fu liberato dopo 61 giorni di prigionia[4], trascorsi segregato in un appartamento di Milano[5], a fronte del pagamento di un riscatto da 1,7 miliardi di lire.[6] Responsabile del rapimento fu un gruppo composto da italiani, spagnoli e sudamericani[1], passato alle cronache come la "Banda dei Sudamericani"[7].

Dirigenza sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Amonn è legato ad entrambe le principali squadre di hockey su ghiaccio bolzanine: fu presidente dell'HC Bolzano dal 1970 al 1979[2], e fu anche il primo presidente dell'EV Bozen 84.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c È morto Ander Amonn, imprenditore e sportivo, su ricerca.gelocal.it, 28 aprile 2014. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ a b Per nove anni ha guidato l'Hc Bolzano, su ricerca.gelocal.it, 28 aprile 2014. URL consultato il 6 maggio 2014.
  3. ^ Bolzano - Vogliono 3 miliardi, su archiviolastampa.it, La Stampa, 3 febbraio 1978. URL consultato il 6 maggio 2014.
  4. ^ buongiornosuedtirol.it, 28 aprile 2014, https://web.archive.org/web/20140506145854/http://www.buongiornosuedtirol.it/?p=9780. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2014).
  5. ^ (DE) Vorzeigeunternehmer Ander Amonn gestorben, su stol.it, 28 maggio 2014. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2014).
  6. ^ Ander Amonn, oggi il funerale nella chiesa di Gries, su ricerca.gelocal.it, 30 aprile 2014. URL consultato il 6 maggio 2014.
  7. ^ Bolzano, tre condannati per il sequestro Boroli, su archiviolastampa.it, La Stampa, 23 giugno 1983. URL consultato il 6 maggio 2014.
  8. ^ Addio Ander, su evbz-hockeyacademy.it, 28 aprile 2014. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2014).
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