Alphonse Gallegos

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Alphonse Gallegos, O.A.R.
vescovo della Chiesa cattolica
Love one another
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 febbraio 1931 a Albuquerque
Ordinato presbitero24 maggio 1958
Nominato vescovo24 agosto 1981 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo4 novembre 1981 dal vescovo Francis Anthony Quinn
Deceduto6 ottobre 1991 (60 anni) a Sacramento
 

Alphonse Gallegos (Albuquerque, 20 febbraio 1931Sacramento, 6 ottobre 1991) è stato un vescovo cattolico statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Alphonse Gallegos ad Albuquerque, Nuovo Messico, il 20 febbraio 1931. Suo padre era un falegname mentre sua madre era una casalinga che si prendeva cura dei loro 11 figli. Alphonse aveva un fratello gemello, Eloy.[1]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Crebbe a Watts, un distretto di Los Angeles, dove frequentò la Manual Arts High School e dove ricevette la confermazione dall'allora vescovo ausiliare Timothy Manning.[2] La famiglia frequentava la parrocchia di San Michele, che era gestita dall'Ordine degli agostiniani recolletti.

Frequentò la Rockhurst University di Kansas City, Missouri e si laureò al St. Thomas Aquinas College di Sparkill, New York, alla St. John's University di New York e alla Loyola Marymount University di Los Angeles.[1]

Nel 1950 entrò come novizio nell'Ordine degli agostiniani recolletti. Mentre era seminarista al monastero di Tagaste a Suffern, New York, i suoi superiori appresero che era nato con una grave miopatia.[2] Anche se aveva subito un intervento chirurgico agli occhi prima di entrare in seminario, la sua vista rimase scarsa.

Il 24 maggio 1958 fu ordinato presbitero. Trascorse otto anni a Tagaste come cappellano degli ospedali vicini e delle comunità di religiose e servì a vario titolo nelle case di formazione del suo ordine. Nel 1972 divenne parroco della parrocchia di San Michele a Watts e nel 1978 di quella di Cristo Re a Glendale, entrambe nell'arcidiocesi di Los Angeles. Fu consigliere del cardinale Timothy Manning per gli affari ispanici e contribuì alla creazione di un programma di formazione per il diaconato permanente ispanico nell'arcidiocesi.[3] Venne poi trasferito nella diocesi di Sacramento dove prestò servizio dal 1979 al 1981 come primo direttore della divisione degli affari ispanici della California Catholic Conference.[2][4]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 agosto 1981 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Sacramento e vescovo titolare di Sasabe.[3][5] Ricevette l'ordinazione episcopale il 4 novembre successivo dal vescovo di Sacramento Francis Anthony Quinn, coconsacranti l'arcivescovo metropolita di San Francisco John Raphael Quinn e quello di Santa Fe Robert Fortune Sanchez. Nel 1983 venne nominato parroco del santuario nazionale di Nostra Signora di Guadalupe.

Nel suo ministero sia come sacerdote che in seguito come vescovo, Gallegos indossava un sombrero e una maglietta da 99 centesimi per esercitare il suo ministero anche di notte tra le gang, i poveri e i giovani a rischio nelle aree disagiate di Los Angeles e Sacramento.[6]

Morì il 6 ottobre 1991 quando fu colpito da un'auto[1] mentre tornava a Sacramento da Gridley, California. Il vescovo e il suo autista si erano fermati per aiutare un automobilista in difficoltà.[7] Altri dicono che la loro auto improvvisamente perse potenza e si fermò sulla corsia di sinistra. Mentre i due avevano iniziato a spingere la macchina fuori dalla strada o sulla mediana, un'altra auto sbatté contro il loro veicolo, lanciando il vescovo a diversi metri di distanza.[8] Monsignor Gallegos morì all'istante. Era considerato il cappellano non ufficiale dei lavoratori a basso reddito e dei migranti. In onore del vescovo del barrio, circa 300 poveri gli resero omaggio prendendo parte alla sua processione funebre dalla parrocchia di Santa Rosa dove viveva alla cattedrale del Santissimo Sacramento dove vennero celebrate le esequie.[9]

Il 24 marzo 2010 la salma di monsignor Gallegos fu riesumata e trasferita nella cattedrale del Santissimo Sacramento come parte della sua causa di beatificazione.[7] Il giorno successivo i suoi resti furono trasferiti nella parrocchia dove risiedeva come vescovo ausiliare,[10] il santuario nazionale di Nostra Signora di Guadalupe a Sacramento dove furono tumulati in una tomba appositamente realizzata.[11]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

«Mi piacerebbe essere ricordato per l'aver aiutato i giovani ad apprezzare chi sono e a valutare la vita che Dio ha dato loro. Vorrei anche essere ricordato per aver apprezzato le persone e tutto ciò che hanno da offrire per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.[12]»

Poiché era membro dei Cavalieri di Colombo e sostenitore del movimento pro-life, gli sono intitolate la Bishop Gallegos Assembly 2336[13] e la Bishop Gallegos Maternity Home.[14]

La città di Sacramento in sua memoria chiamò Gallegos Square una sezione tra la 11ª strada e le vie K e L.[15] Nel 1997 fu inaugurata una statua di monsignor Gallegos nella piazza a lui intitolata, vicino alla cattedrale.[3]

Processo di beatificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, dopo undici mesi di scrutinio, il vescovo di Sacramento William Kenneth Weigand ha aperto la causa della beatificazione di monsignor Gallegos.[4] Il 5 giugno 2006 è stato dichiarato servo di Dio.

L'8 luglio 2016 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce le virtù eroiche del Servo di Dio Alphonse Gallegos e lo ha dichiarato venerabile.[5][16]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Alphonse Gallegos; Sacramento Bishop, su articles.latimes.com, LA Times, 9 ottobre 1991. URL consultato il 30 luglio 2016. Ospitato su LA Times.
  2. ^ a b c Beatification process opens for former L.A. pastor, su the-tidings.com. URL consultato il 22 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2008).
  3. ^ a b c Boll, John E. Bishop Alphonse Napoleon Gallegos, OAR, archivio diocesano di Sacramento. (PDF), su scd.org.
  4. ^ a b Catholic Online, Formal Closing of the Diocesan Process for the Cause of Canonization of Bishop Alphonse Gallegos, OA - Prwire - News - Catholic Online, su catholic.org. URL consultato il 30 luglio 2016.
  5. ^ a b Borsellino, Tonia. Why this bishop from the US is now one step closer to being a saint, "Catholic News Agency", 21 luglio 2016, su catholicnewsagency.com.
  6. ^ Nelson, Mike. Bishop Gallegos Venerable and beloved by many, "Angelus News", arcidiocesi di Los Angeles, 6 luglio 2017, su angelusnews.com.
  7. ^ a b Bishops Body Exhumed, Moved Downtown Gallegos, su kcra.com, kcra news. URL consultato il 25 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  8. ^ Korson, Gerald. 'Barriò Bishop Alphonse Gallegos, "OSV Newsweekly", novembre 2006, su osv.com. URL consultato il 27 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).
  9. ^ O’Neel, Brian. California's Bishop Alphonse Gallegos Declared Venerable, "National Catholic Register", 8 luglio 2016, su ncregister.com.
  10. ^ Bishops Body Moved To Our Lady Of Guadalupe Church Leader Considered For Sainthood, su kcra.com. URL consultato il 25 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  11. ^ (EN) Rev Alphonse Gallegos, su findagrave.com. URL consultato il 27 febbraio 2019.
  12. ^ The Sacramento Bee Magazine, 18 gennaio 1987
  13. ^ BISHOP GALLEGOS ASSEMBLY 2336 URL consultato il: 26 marzo 2010 ., su elkgroveknights.org. URL consultato il 26 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2009).
  14. ^ The Cause for Beatification of the Servant of God Bishop Alphonse Gallegos, OAR, su bgmh.org. URL consultato il 26 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2010).
  15. ^ I feel as though I have met him also, su the-tidings.com. URL consultato il 26 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2010).
  16. ^ Papa Francesco, Decreto sulle virtù eroiche del venerabile vescovo Alphonse Gallegos, OAR, 8 luglio 2016, Congregazione delle cause dei santi, su augustinianrecollects.us.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Sasabe Successore
Santo Bergamo 24 agosto 1981 - 6 ottobre 1991 Julián Barrio Barrio
Controllo di autoritàVIAF (EN1895398 · LCCN (ENn2006035475 · GND (DE1219179280 · WorldCat Identities (ENlccn-n2006035475