Alois Höfler

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Alois Höfler (Kirchdorf, 6 aprile 1853Vienna, 26 febbraio 1922) è stato un filosofo e psicologo austriaco.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Höfler fu studente di Ludwig Boltzmann e Franz Brentano a Vienna e di Alexius Meinong a Graz e ottenne il dottorato con uno scritto su Einige Gesetze der Unverträglichkeit zwischen Urteilen (Alcune leggi sull'incompatibilità tra giudizi).
Insegnò dapprima al ginnasio Theresianum e dal 1894 all'Università di Vienna, dopo aver conseguito l'abilitazione con lo scritto Psychische Arbeit (Lavoro psichico). Assieme a Brentano, fondò la "Società Filosofica" all'Università di Vienna, di cui fu ripetutamente direttore, organizzando dibattiti sulla logica, l'epistemologia e la fondazione delle scienze.[1] Questo, assieme all'interesse per Bernard Bolzano, gli valse di essere nominato nel manifesto del Circolo di Vienna.[2]

Tenne fitta corrispondenza e collaborò intensivamente con molteplici autori di spicco, tra cui il suo maestro e amico Meinong, Ernst Mach e Felix Klein.

Tra i suoi studenti vi furono, al Theresianum, i fisici Friedrich Hasenöhrl e Marian von Smoluchowski e, all'università di Vienna, Walter Schmied-Kowarzik (dal 1904 al 1908)[3].

Pensiero e influenza[modifica | modifica wikitesto]

Tramite Boltzmann (studente di Robert Zimmermann) e Meinong, Höfler venne inizialmente a contatto con la filosofia di Bolzano. Nella Scuola di Brentano fu tra i primi a tentare di conciliare le posizioni di Brentano e Bolzano nella sua Logik, che influenzò sia Edmund Husserl che Kazimierz Twardowski nello sviluppo delle loro posizioni. Quest'opera fu al centro della polemica e rispettivo allontanamento tra Brentano e Meinong.[4]

Inoltre, il suo concetto di "lavoro psichico" fu fondamentale per la serie di articoli di Benno Kerry Über Anschauung und ihre psychische Verarbeitung.[5]

Come direttore e principale animatore della "Società Filosofica" viennese, ebbe una grande influenza nel propagare un pensiero filosofico-scientifico ad un pubblico piuttosto vasto (regolarmente circa 200 partecipanti).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Philosophische Propdeutik. Erster Theil: Logik, in collaborazione con Alexius Meinong, Vienna: F. Tempsky / G. Freytag, 1890.
  • “Psychische Arbeit”, in Zeitschrift für Psychologie und Physiologie der Sinnesorgane, 8, 1895, pp. 44–103 e 161-230.
  • Psychologie, Vienna (etc.) : F. Tempsky, 1897. (testo online)
  • “Die unabhängigen Realitäten”, in Kant-Studien, 12, 1907, pp. 361–392.
  • (edizione a cura di) Werke Bernard Bolzanos, Lipsia: Felix Meiner, 1914
  • (edizione a cura di) Bernard Bolzano Paradoxien des Unendlichen (con note a cura di Hans Hahn), Lipsia: Felix Meiner, 1921

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Smith 1994, p. 16.
  2. ^ Poli 1998, p. 6.
  3. ^ Cronologia Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive. sul sito dell'Università di Kassel
  4. ^ Rollinger 1999, p. 157
  5. ^ Rollinger 1999, p. 127

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John T. Blackmore, R. Itagaki, S. Tanaka (eds.), Ernst Mach's Vienna 1895-1930, Cap. 11 "Alois Höfler - Polymath", Springer, 2001.
  • Roberto Poli, "The Brentano Puzzle: An Introduction", in Roberto Poli, ed., The Brentano Puzzle, Ashgate, 1998.
  • Robin D. Rollinger, Husserl's Position in the School of Brentano Phaenomenologica 150. Kluwer, Dordrecht, 1999.
  • Barry Smith, Austrian Philosophy, Open Court, Chicago, 1994.

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Controllo di autoritàVIAF (EN72158060 · ISNI (EN0000 0000 8152 683X · BAV 495/298418 · LCCN (ENn89673397 · GND (DE116925272 · BNF (FRcb127562162 (data) · J9U (ENHE987007262923105171 · NDL (ENJA00550931 · CONOR.SI (SL21516131 · WorldCat Identities (ENlccn-n89673397