Alighiero Tondi

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Alighiero Tondi (Roma, 27 maggio 1908Reggio Emilia, 25 settembre 1984) è stato un presbitero, pittore e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, erede e continuatrice del Collegio Romano fondato da sant'Ignazio di Loyola.

Lavorò nell'Azione Cattolica passando poi al Partito Comunista Italiano nel 1948. Nei quattro anni successivi approfondì l'ingiustizia sociale, concludendo che era impossibile per i poveri abbandonare la loro miseria, perché questa era la volontà di Dio. Secondo lui, il comunismo rifiutava questo argomento cercando di raggiungere la dignità umana.

Coerentemente con le sue idee, nell'aprile 1952 lasciò l'Università Gregoriana e il sacerdozio per aderire al Partito Comunista Italiano, cosa che portò alla sua scomunica. Sposò l'attivista comunista Carmen Zanti e tra il 1957 e il 1962 insegnò come professore di ateismo all'Università Humboldt a Berlino Est, capitale della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), lavorando come segretario di Walter Ulbricht.[1] Proprio la vista delle difficili condizioni di vita dei Paesi comunisti e la costruzione del muro di Berlino fecero vacillare la sua fiducia nel marxismo. Tornò con la moglie a Roma durante il pontificato di papa Paolo VI e divenne impiegato civile in Vaticano, mentre sua moglie venne eletta deputata nella IV e V legislatura della Repubblica Italiana (1968-1972) e senatrice nella VI Legislatura.[2][3]

Negli anni 1970 lui e sua moglie ritornarono in seno alla Chiesa cattolica. Dopo la morte della moglie (matrimonio non riconosciuto dalla Chiesa) ottenne il ritorno alla condizione di presbitero. La sua revisione critica sulla chiesa non venne pubblicata prima della sua morte, nel 1984. Il suo funerale riunì i membri del Partito Comunista.[4]

Spia dell'Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Il giornalista e saggista francese Pierre de Villemarest riteneva che la sua improvvisa defezione dalla Chiesa fosse stata la conseguenza di essere stato sorpreso, nel 1953, a rubare documenti riservati dall'Archivio apostolico vaticano che aveva poi consegnato al comunista italiano Palmiro Togliatti che li inviò a Mosca.[5] [6] Dopo il suo arresto confessò di essere stato ordinato sacerdote su richiesta di una sezione speciale del Partito Comunista Italiano, essendo stato istruito e addestrato allo spionaggio presso l'Università Lenin di Mosca. Per due anni rubò informazioni in Vaticano sui sacerdoti che venivano inviati clandestinamente nei paesi orientali, cosa che portava al loro arresto all'arrivo in territorio comunista.

Padre Henri Mouraux sosteneva che le informazioni del segretario personale del Prosegretario di Stato, monsignor Giovanni Battista Montini, costarono la vita a migliaia di cattolici sotto i regimi sovietici.[7]

«... Papa Pio XII, inviò dietro la Cortina di ferro, sacerdoti travestiti da viaggiatori per portare i sacramenti ai cattolici, e vescovi per celebrare le ordinazioni. Questi disgraziati furono arrestati e successivamente fucilati in URSS. Invano Pio XII cercò di spiegare questo dramma, quando l'arcivescovo di Riga gli rivelò che una spia viveva in Vaticano. Lo fece sorvegliare da agenti di polizia travestiti da prelati (Affidò l'operazione a un agente francese specializzato in controspionaggio.). Il risultato non si fece attendere: Tondi fu sorpreso nel momento in cui stava fotocopiando documenti segreti. Interrogato, dichiarò di essere un agente del KGB, addestrato a Mosca e di aver trasmesso ai suoi capi in URSS i documenti che avrebbe potuto rubare a Pio XII. I documenti furono inviati a Mosca tramite Togliatti (segretario generale del Partito comunista italiano), amico d'infanzia di Giovanni Battista Montini. Prima di questa rivelazione, Pio XII si ammalò ma fece trasferire a Milano il vescovo Montini. Quanto a Tondi, fu condannato a due anni di carcere e poi sposò la sua amante, Carmen Zanti, membro del Partito Comunista. Dopo la sentenza, Tondi e la sua concubina si trasferirono nella Germania dell'Est ...»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Vatikan und Neofaschismus (1959)
  • Die Jesuiten (1961)
  • Die geheime Macht der Jesuiten (1960)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Martina, Storia della Compagnia di Gesù in Italia (1814-1983) (2003)
  • Matteo Manfredini, Il gesuita comunista. Vita estrema di Alighiero Tondi, spia in Vaticano, Rubbettino, 2020
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