Ali Hassan al-Majid

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Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh

Governatore del Kuwait
Durata mandato4 agosto 1990 –
28 febbraio 1991
Predecessorecarica istituita
Successorecarica soppressa

Direttore del Servizio d'Intelligence iracheno
Durata mandato1995 –
9 aprile 2003
PredecessoreSabawi Ibrahim al-Tikriti
Successorecarica abolita

Ministro della Difesa dell'Iraq
Durata mandato1991 –
1995
PredecessoreSaadi Toma Abbas
SuccessoreSultan Hashim Ahmad al-Tai

Ministro dell'Interno dell'Iraq
Durata mandatomarzo 1991 –
aprile 1991
Predecessoresconosciuto
SuccessoreWatban Ibrahim al-Tikriti

Segretario dell'Ufficio settentrionale del Partito Ba'th (fazione irachena)
Durata mandatomarzo 1987 –
aprile 1989

Dati generali
Partito politicoPartito Ba'th (fazione irachena)
Ali Hassan al-Majid
Soprannome"Alì il Chimico"
NascitaTikrit, 30 novembre 1941
MorteBaghdad, 25 gennaio 2010
Cause della morteImpiccagione
Dati militari
Paese servito Repubblica irachena
Iraq ba'athista
Forza armata Esercito iracheno
Anni di servizio1959 - 2003
GradoColonnello generale
GuerreConflitto curdo-iracheno
Guerra Iran-Iraq
Campagna di Al-Anfal
Rivolte in Iraq del 1991
Guerra del Golfo
Guerra in Iraq
CampagneCampagna aerea della guerra del Golfo
Comandante diBattaglioni di Difesa Nazionale
Servizio d'Intelligence iracheno
(direttore 1995-2003)
Altre carichePolitico
"fonti nel corpo del testo"
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Ali Hassan Abd al-Majid al-Tikritieh (in arabo علي حسن عبد المجيد التكريتي?), soprannominato "Alì il Chimico" (Tikrit, 30 novembre 1941Baghdad, 25 gennaio 2010) è stato un politico, generale e criminale di guerra iracheno, già ministro della difesa, ministro dell'interno e capo dei servizi segreti del governo iracheno sotto il regime di Saddam Hussein, nonché governatore del Kuwait durante l'occupazione irachena del 1990-1991.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cugino di primo grado di Saddam Hussein, salì rapidamente nella gerarchia del partito Ba'th. Divenne noto per il suo ruolo negli anni '80 e '90 del XX secolo nelle campagne militari di repressione del dissenso interno curdo, nel nord, e sciita, nel sud dell'Iraq. Le misure repressive da lui adottate comprendevano la deportazione forzata di intere popolazioni e l'assassinio di massa. Per l'impiego a quest'ultimo fine di armi chimiche, fu soprannominato "Alì il chimico"[1].

Processo, condanna ed esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu catturato il 17 agosto 2003, al termine dell'invasione statunitense dell'Iraq, e fu accusato di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Il 24 giugno 2007 tali accuse gli guadagnarono la condanna a morte per i crimini commessi nella campagna militare al-Anfal del 1988, quando su sua decisione furono usati gas cianidrici nella città di Halabja. L'appello per questo giudizio fu respinto il 4 settembre 2007.

Il 2 dicembre 2008 fu nuovamente condannato a morte per aver contribuito all'uccisione di un numero di musulmani sciiti compreso tra 20.000 e 100.000, durante le rivolte scoppiate nel sud del paese dopo la fine della Guerra del Golfo del 1991. Il 2 marzo 2009 fu condannato a morte, per la terza volta, quale mandante dell'assassinio del Grande Āyatollāh Mohammed Sadeq al-Sadr, avvenuto a Najaf nel 1999. La quarta condanna a morte, per il crimine per cui è più noto (la campagna al-Anfal di gassificazione dei curdi), è stata emessa il 17 gennaio 2010. Ali Hassan è stato giustiziato mediante impiccagione il 25 gennaio 2010[2].

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Nella miniserie TV Casa Saddam è interpretato da Uri Gavriel.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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