Ali Akbar Tabatabaei

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Ali Akbar Tabatabaei (4 settembre 1930Bethesda (Maryland), 22 luglio 1980) è stato un funzionario iraniano, ucciso negli Stati Uniti dopo la rivoluzione islamica[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Akbar era un diplomatico iraniano che, esiliato dopo la rivoluzione islamica, divenne uno degli oppositori più in voga dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini.[1] Venne assassinato davanti alla porta di sua casa, a Bethesda, nel Maryland. L'assassino sparò diversi colpi all'addome di Tabatabaei verso le 11:50; i soccorsi lo portarono al Suburban Hospital, dove fu dichiarato morto circa 45 minuti dopo.[1]

Edward Hegarty, agente dell'FBI a Baltimora, affermò "questo è stato ovviamente un assassinio scrupolosamente organizzato e realizzato."[1] Un altro funzionario dell'FBI dichiarò di considerare la sparatoria "un possibile atto di terrorismo" a causa della "professionalità, almeno apparente, dell'assassinio."[1]

L'assassino, Dawud Salahuddin, ammise di essere stato incaricato e finanziato dal governo iraniano.[2] [3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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