Alfredo Monza

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Alfredo Monza
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1945 - giocatore
1960 - allenatore
Carriera
Giovanili
Pro Patria
Squadre di club1
1929-1933Pro Patria82 (0)
1933-1935Livorno64 (0)
1935-1943Lazio230 (1)
1943-1944Cremonese14 (0)
1945Legnano11 (0)
1945-1946Vigevano? (?)
1946-1947Crema19 (0)
1947-1948Rovereto? (?)
Nazionale
1934-1935Bandiera dell'Italia Italia B2 (0)
Carriera da allenatore
1953-1954L'Aquila
1957Pescara
1958Lazio[1]
1958-1959LazioVice
1959-1960Tevere Roma[2]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Alfredo Monza (Busto Arsizio, 12 agosto 1911Monterotondo, 20 maggio 1974) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano.

Era cugino del calciatore Carlo Reguzzoni[3].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Era un giocatore veloce, preciso, abile nel recupero. Era un terzino volante.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, la Pro Patria, esordisce in prima squadra ed in massima serie nella stagione 1929-30, la prima a girone unico, nella sfida interna del 19 marzo 1930 contro la Pro Vercelli. Dopo due stagioni disputate da rincalzo (18 presenze complessive), si impone come terzino sinistro titolare a partire dalla stagione 1931-32.

La stagione successiva il campionato dei tigrotti è negativo e si chiude con l'ultimo posto in classifica, tuttavia Monza resta in massima serie trasferendosi al neopromosso Livorno. Resta in Toscana per due stagioni ed anche in questa occasione dopo la retrocessione (al termine dell'annata 1934-35) viene prelevato da una compagine che lo fa restare in serie A, in questo caso la Lazio.

Alfredo Monza in veste di allenatore.

Della formazione biancoceleste Monza diventa presto una delle colonne della formazione che arriva seconda in campionato nella stagione 1936-37 e raggiunge la finale della Coppa dell'Europa Centrale persa con gli ungheresi del Ferencváros.

Nella Lazio realizza anche l'unica rete in massima serie, nella sconfitta esterna del 5 novembre 1939 contro il Bologna, con un tiro da metà campo.

Durante la militanza con Livorno e Lazio ha stabilito una lunghissima striscia di partite consecutive in Serie A, ben 222, dal 18 giugno 1933 al 10 novembre 1940, all'epoca record assoluto e tuttora quarta striscia più lunga di sempre dopo quelle di Zoff, Tancredi e Foni.

Resta alla Lazio fino al termine della stagione 1942-1943, quindi torna al Nord per concludere la carriera con Cremonese (Divisione Nazionale 1943-1944), Vigevano e Crema (Serie B).

Disputa il Torneo Benefico Lombardo nel 1945 con il Legnano.[5]

Chiude la carriera con 376 presenze e 1 rete in Serie A, figurando tuttora fra i 100 calciatori più presenti nel massimo campionato.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la carriera da calciatore intraprende quella di allenatore, ritrovandosi sulla panchina dell'Aquila, poi su quella del Pescara e successivamente proprio su quella della Lazio nella stagione 1957-58 subentrando in coppia con Canestri all'esonerato Ćirić e raggiungendo il traguardo della salvezza.

Stabilitosi a Roma, dove intraprende alcune attività commerciali, Monza muore il 20 maggio 1974, vittima di un incidente stradale che alle porte della Capitale coinvolge il pullman di tifosi su cui si trova di ritorno dalla trasferta della Lazio col Bologna, ultima partita del campionato 1973-74 che vede la squadra biancoceleste appena laureatasi Campione d'Italia.

Ad Alfredo Monza è intitolato un campo di calcio a Roma, nel quartiere della Borghesiana, sede della Polisportiva Borghesiana.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1929-1930 Bandiera dell'Italia Pro Patria A 5 0 - - - - - - - - - 5 0
1930-1931 A 14 0 - - - - - - - - - 14 0
1931-1932 A 34 0 - - - - - - - - - 34 0
1932-1933 A 29 0 - - - - - - - - - 29 0
Totale Pro Patria 82 0 - - - - - - 82 0
1933-1934 Bandiera dell'Italia Livorno A 34 0 - - - - - - - - - 34 0
1934-1935 A 30 0 - - - - - - - - - 30 0
Totale Livorno 64 0 - - - - - - 64 0
1935-1936 Bandiera dell'Italia Lazio A 30 0 CI 3 0 - - - - - - 33 0
1936-1937 A 30 0 CI 0 0 CEC 6 0 - - - 36 0
1937-1938 A 30 0 CI 1 0 - - - - - - 31 0
1938-1939 A 30 0 CI 2 0 - - - - - - 32 0
1939-1940 A 30 1 CI 3 0 - - - - - - 33 1
1940-1941 A 26 0 CI 4 0 - - - - - - 30 0
1941-1942 A 30 0 CI 2 0 - - - - - - 32 0
1942-1943 A 24 0 CI 3 0 - - - - - - 27 0
Totale Lazio 230 1 18 0 6 0 - - 254 1
1943-1944[6] Bandiera della Repubblica Sociale Italiana Cremonese DN 14 0 - - - - - - - - - 14 0
1944-1945[6] Bandiera dell'Italia Legnano TL 11 0 - - - - - - - - - 11 0
1945-1946 Bandiera dell'Italia Vigevano BC ? ? - - - - - - - - - ? ?
1946-1947 Bandiera dell'Italia Crema B 19 0 - - - - - - - - - 19 0
1947-1948 Bandiera dell'Italia Rovereto C ? ? - - - - - - - - - ? ?
Totale carriera 420+ 1+ 18 0 6 0 - - 444+ 1+

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Assume l'incarico di allenatore in coppia con Dino Canestri.
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio, Rizzoli edizioni, 1961, p. 194.
  3. ^ IL CAMPIONATO 1930-31 bustocco.it
  4. ^ La Lazio è decisa a riprendere contro il Milan la strada della vittoria, in Il Littoriale, 13 febbraio 1938, p. 1. URL consultato il 29 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  5. ^ Un secolo di calcio a Legnano, di Fontanelli e Zottino, GEO Edizioni 2005, da pagina 148 a pagina 150.
  6. ^ a b Attività sospesa per cause belliche.

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