Alexander Werth

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Alexander Werth (San Pietroburgo, 4 febbraio 1901Parigi, 5 marzo 1969) è stato uno scrittore, giornalista corrispondente di guerra russo naturalizzato britannico.

All'inizio della Rivoluzione russa la famiglia Werth riparò nel Regno Unito.

Grazie alla sua ottima padronanza del russo e dell'inglese fu inviato come corrispondente di guerra per la BBC sul fronte orientale, in particolare nel corso della battaglia di Stalingrado e dell'assedio di Leningrado.

Nel periodo prebellico si occupò di storia francese per poi concentrarsi sulla Russia durante il secondo conflitto mondiale. Il suo libro più noto, la Russia in guerra 1941-1945, fu pubblicato a Londra nel 1964 e offre un retroscena del conflitto dalla prospettiva sovietica.

Dal 1946 al 1949 fu corrispondente a Mosca del Guardian. Fu, inoltre, uno dei primi stranieri ai quali fu permesso di visitare Stalingrado subito dopo la battaglia.

Altre sue opere includono: France 1940-1955: the de Gaulle Revolution; Moscow 41; The Last Days of Paris: a Journalist's Diary; Leningrad; The Year of Stalingrad; and Musical Uproar in Moscow.

Suo figlio Nicolas Werth è uno storico francese (Directeur de recherche au CNRS) specializzato nella storia dell'URSS.

Il campo di concentramento di Majdanek[modifica | modifica wikitesto]

Soldati dell'Armata rossa esaminano i forni di Majdanek subito dopo la liberazione del campo

Werth fece parte del gruppo di giornalisti che visitarono il campo di concentramento e sterminio di Majdanek subito dopo la sua scoperta da parte delle armate sovietiche. Il suo resoconto delle atrocità commesse nel campo fu considerato incredibile dalla BBC che inizialmente ne rifiutò la pubblicazione, giudicandolo mera propaganda sovietica.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Janina Struk, Photographing the Holocaust: Interpretations of the Evidence, Bloomsbury Academic, 4 marzo 2004, ISBN 978-1-86064-546-4. URL consultato il 17 ottobre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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