Alessandro Zannini

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Alessandro Zannini (Cornuda, 1924Treviso, 30 aprile 1945) è stato un partigiano italiano. Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era stato chiamato alle armi nell'agosto del 1943 e un mese dopo, annunciato l'armistizio, si aggregò alle formazioni partigiane che erano subito sorte nella zona di Valdobbiadene e sul massiccio del Grappa.
Nel novembre gli fu affidato il comando della 1ª Brigata d'assalto Matteotti, che guidò per l'intera durata della Guerra di liberazione, combattendo valorosamente sul Grappa, lungo il Piave e a Crespano.
Nei giorni della ritirata tedesca accorse con i suoi uomini in aiuto di una formazione della "Matteotti" che stava per essere sopraffatta da un munitissimo contingente del nemico. Ferito ad una gamba, Zannini rifiutò di lasciare il suo posto di combattimento e, ultimata con successo l'azione, accorse ancora in aiuto di altri partigiani accerchiati. Lanciatosi contro i tedeschi, ne attirò il fuoco, consentendo ai compagni di sganciarsi. Cadde, colpito al petto, proprio il giorno della definitiva sconfitta dei nazifascisti.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Arruolatosi volontario nel settembre 1943 nelle formazioni partigiane, fu, durante i 20 mesi della dura lotta, animatore instancabile e combattente valoroso, primo, sempre ed ovunque, per audacia e sprezzo del pericolo. Al comando di una compagnia d'assalto con azione decisa e di leggendario ardimento, disimpegnava un battaglione della sua Brigata che stava per essere sopraffatto dal nemico. Benché ferito ad una gamba, incurante della perdita di sangue e del dolore lancinante, rifiutava ogni soccorso e restava al suo posto di combattimento incitando con l'esempio i compagni a continuare la lotta. Alla fine dell'azione trascinatosi a stento per la ferita riportata, accorreva col suo reparto in aiuto di altre formazioni partigiane fortemente impegnate da forze superiori e lanciatosi con fulmineo sbalzo contro il nemico, ne attirava su di sé la reazione, permettendo ai compagni di sfuggire all'accerchiamento. Colpito mortalmente al petto, assurgeva al mito degli eroi mentre all'orizzonte spuntava l'alba della vittoria.»
— Zona di Treviso, settembre 1943- 30 aprile 1945[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ZANNINI Alessandro, su Quirinale.it. URL consultato il 9 aprile 2016.

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