Aldo Ghizzetti

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I creatori del calcolatore FINAC: da sinistra, Corrado Böhm, Paolo Ercoli, Wolf Gross, Aldo Ghizzetti, Mauro Picone, Giorgio Sacerdoti, Roberto Vacca, Enzo Aparo e Dino Dainelli.

Aldo Ghizzetti (Torino, 8 ottobre 1908Torino, 2 dicembre 1992) è stato un matematico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo, nella scuola secondaria, di Guido Ascoli presso il liceo scientifico Galileo Ferraris[1], si laureò poi in matematica all'Università di Torino nel 1930 con Alessandro Terracini, iniziando subito dopo la carriera universitaria come assistente di analisi matematica e di geometria al Politecnico, come collaboratore di Guido Fubini.

Successivamente, nel 1940, fu chiamato a Roma da Mauro Picone come vicedirettore dell'Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (allora INAC, oggi IAC), del quale Picone era direttore.

Dopo un periodo come collaboratore di Picone alla cattedra di analisi superiore alla Facoltà di Scienze della Sapienza di Roma, tenne la cattedra di analisi matematica (algebrica e infinitesimale) a partire dal 1948 all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, quindi, dal 1949, all'Università La Sapienza di Roma, prima alla Facoltà di Scienze e poi a quella di Ingegneria, fino alla pensione nel 1978. Nel 1960 era succeduto a Picone come direttore dell'INAC.

Dal 1961 al 1967 è stato presidente dell'Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico (AICA).

È stato socio dell'Accademia dei Lincei e dell'Accademia delle Scienze di Torino.

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Si occupò principalmente di analisi matematica, mostrando particolare interesse per le applicazioni. Studiò, tra l'altro, vari argomenti di teoria delle equazioni differenziali ordinarie e alle derivate parziali, e le formule di quadratura, sulle quali pubblicò un importante testo.

Si dedicò, sin dagli anni di insegnamento di Torino, ai metodi per l'analisi dei circuiti elettrici ("calcolo simbolico degli elettrotecnici" di Oliver Heaviside) e ai loro fondamenti matematici rigorosi. Nel 1943 scrisse Calcolo simbolico. La trasformazione di Laplace ed il calcolo simbolico degli elettrotecnici, a cui farà seguito, nel 1971, "Trasformata di Laplace e calcolo simbolico", un classico dell'argomento, scritto in collaborazione con Alessandro Ossicini.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ghizzetti, Aldo, su treccani.it. URL consultato il 12 dicembre 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN39894599 · ISNI (EN0000 0004 4456 705X · SBN CFIV062418 · BAV 495/156842 · LCCN (ENn50035095 · GND (DE1076587240 · BNF (FRcb12794487g (data) · J9U (ENHE987007451454605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50035095