Aldo Bardelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aldo Bardelli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore, Dirigente
Termine carriera 1950 - allenatore
Carriera
Carriera da allenatore
1949-1950Bandiera dell'Italia Italia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Aldo Bardelli (Livorno, 4 aprile 1912[1]Bologna, 15 novembre 1971) è stato un giornalista e dirigente sportivo italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dirigente sportivo

Nel campionato di calcio di Serie A 1942-1943 portò il Livorno al secondo posto finale, il miglior risultato della squadra amaranto raggiunto nel XX secolo[2].
Fece parte, con Ferruccio Novo e Roberto Copernico, della Commissione Tecnica Federale che tra il 1949 e il 1950 guidò la Nazionale di calcio italiana ai Mondiali in Brasile del 1950. Fu lui a proporre l'idea che gli Azzurri raggiungessero il Brasile in nave invece che in aereo, vista la sciagura che aveva colpito il Torino l'anno prima, nel 1949.

Giornalista

Fu redattore capo del quotidiano sportivo bolognese «Stadio»; dopo i Mondiali di calcio del 1966 passò alla «Gazzetta dello Sport».

Nel 1970 vinse il Premio Bruno Roghi[3].

È scomparso nel 1971 all'età di 59 anni a seguito di un attacco cardiaco[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b È morto Bardelli ex c.t. della Nazionale Archiviolastampa.it
  2. ^ Stadio, un'idea geniale e folle, su corrieredellosport.it. URL consultato il 26 novembre 2015.
  3. ^ Copia archiviata, su viareggiocup.com. URL consultato il 23 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).