Albino Longhi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Albino Longhi

Albino Longhi (Mantova, 6 settembre 1929Roma, 1º gennaio 2018) è stato un giornalista italiano, direttore per tre volte del TG1[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giornalista professionista dal 1954, intraprende l'attività alla Gazzetta di Mantova, susseguendosi a diversi incarichi in più testate giornalistiche nazionali. Nel 1969 si trasferisce in Rai, diventando direttore prima della sede siciliana e poi di quella friulana. il 9 agosto 1982 viene nominato direttore del TG1, succedendo ad Emilio Fede. Mantiene la carica fino al 10 marzo 1987, diventando poi responsabile delle tribune politiche e successivamente vice direttore generale.

Inoltre il 12 aprile 1993 rientra come direttore del telegiornale, prendendo il posto di Bruno Vespa, per un breve periodo. Dopo pochi mesi abbandona la carica, lascia la Rai e assume la direzione dell'Arena, quotidiano di Verona. Nel 1996 rientra a Roma, occupandosi dell'immagine del Presidente del Consiglio in carica, Romano Prodi. il 2 ottobre 2000 è ancora alla direzione del TG1, succedendo a Gad Lerner, e mantenendo la carica fino al 5 maggio 2002. Presiede la giuria del Premio Giornalistico intitolato a Roberto Morrione e nel 2012 gli viene assegnato dall'Associazione Articolo 21 il premio alla carriera. È morto a Roma all'età di 88 anni dopo una lunga malattia il 1º gennaio 2018.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore del TG1 Successore
Emilio Fede 13 settembre 1982 - 12 giugno 1987 Nuccio Fava I
Bruno Vespa 12 aprile - 24 luglio 1993 Demetrio Volcic II
Gad Lerner 2 ottobre 2000 - 5 maggio 2002 Clemente J. Mimun III