Alberto Fortis (album)

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Alberto Fortis
album in studio
ArtistaAlberto Fortis
Pubblicazione1979
pubblicato in Italia
Durata32:52
Dischi1
Tracce9
GenerePop
EtichettaPhilips (LP 6323 073, MC 7119 057)
ProduttoreAlberto Salerno
ArrangiamentiClaudio Fabi
RegistrazioneCarimate al Stone Castle Studios
FormatiMC, LP
Alberto Fortis - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1980)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
OndarockDisco consigliato[1]
Dizionario del Pop-Rock[2]
24.000 dischi[3]

Alberto Fortis è il primo album in studio di Alberto Fortis pubblicato nel 1979 dalla Philips.[4]

L'album è stato inserito nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone, alla posizione numero 79.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I testi e le musiche sono di Alberto Fortis, gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono a cura di Claudio Fabi, mentre tra i musicisti che prendono parte alla registrazione vi è la Premiata Forneria Marconi[4][6][7].

Edito da Intersong Italiana e prodotto da Alberto Salerno (al suo esordio come produttore).

I brani[modifica | modifica wikitesto]

La poetica di alcune canzoni contenute nell'album, proiettarono il cantante di Domodossola all'attenzione del pubblico italiano.

A voi romani[modifica | modifica wikitesto]

Il brano A voi romani è, come ribadito più volte da parte del suo autore, una critica al potere, di cui la capitale è centro nevralgico. Inoltre la canzone può essere un attacco a tutte le forme di potere. Rimane comunque un testo sincero e sentito, un punto di vista personale, condivisibile o meno, inequivocabile nei versi come "Io vi odio a voi romani, vi odio tutti".

«Io vi odio a voi romani/io vi odio tutti quanti/distruttori di finanze e nati stanchi/siete un peso alla nazione/siete proprio brutta gente/io ti odio grande Roma decadente»

Milano e Vincenzo[modifica | modifica wikitesto]

Milano e Vincenzo riprende la tematica del controllo del potere da parte di persone che non comprendono la natura dell'arte, ma quella degli interessi economici. Vincenzo Micocci, fondatore e direttore generale di un'importante casa discografica, la IT, è il bersaglio polemico del testo.

«Vincenzo io ti ammazzerò/sei troppo stupido per vivere/Vincenzo io ti ammazzerò perché/perché non sai decidere»

Allo stesso tempo è anche una dichiarazione d'amore verso la sua città adottiva, Milano

«Milano sono tutto tuo/Vincenzo no, non mi rinchiude più/Oh Milano sì buona almeno/almeno tu/Ti devo tanto come uomo/lavoro insieme ai figli tuoi/Oh Milano, fa di me quello che vuoi»

Il Duomo di notte[modifica | modifica wikitesto]

Il Duomo di notte prende spunto dalla chiesa principale di Milano, per avventurarsi nell'animo disilluso di molti giovani di allora.

«Piroette di sabbia/e le guglie del Duomo/differenza tra pietre/e le voglie di un uomo/che ha per vita una gabbia/liberata dal sesso/gonfia di verità/partorita con gioia/nel lontano ricordo/con le doglie sincere/di una maternità/che alla luce/di notte/ ha donato confusa il suo figlio/balordo»

In soffitta[modifica | modifica wikitesto]

Tra i brani più emblematici dell'album vi è In soffitta; dal significato enigmatico ed intimista.

La sedia di lillà[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è incentrato su una persona (lo zio di Fortis) rimasta a seguito di un banale incidente domestico sulla sedia a rotelle, e contiene temi comuni a tutto l'album come l'amore come fonte di sofferenza e l'amicizia tradita.

Il finale tragico della canzone (il suicidio) non riguarda il parente di Alberto, che pur manifestando ogni tanto la voglia di farla finita ha tenuto duro, non arrivando a compiere il gesto che è invece l'epilogo del brano musicale.

«ma vedevo un'ombra appesa/la vedevo dondolare/l'ombra non voleva stare/sulla sedia di lillà»

Nel 2003 è stato campionato dal dj Danijay, del quale Fortis è a sua volta zio, il quale vede anche la sua stessa partecipazione per il brano I fiori di lillà successivamente remixato da Gabry Ponte mentre nel 2011 il brano originale di Fortis è stato inciso in una nuova versione.

Nuda e senza seno[modifica | modifica wikitesto]

Nuda e senza seno è un brano dal testo particolare e le sue parole, tra l'ironico e il non sense, raccontano la storia di due innamorati.

La pazienza[modifica | modifica wikitesto]

La pazienza è un brano da carattere strutturale più semplice rispetto dal altri brani del disco; nonostante ciò il testo è molto profondo e da una visione della pazienza vista non come un aspetto positivo, ma come la proroga di azioni importanti causate da una debolezza di spirito che limita la vita. Il brano contiene anche diverse allusioni religiose.

Sono contento di voi[modifica | modifica wikitesto]

Sono contento di voi è un'analisi di una serie di problemi di attualità, osservati però dal punto di vista che se ne avrà quando si diventerà più anziani.

L'amicizia[modifica | modifica wikitesto]

L'amicizia, brano che conclude il disco, è una malinconica riflessione sulla vita, sulle esperienze che segnano tutte le vite umane e sulle delusioni e ricerche amorose.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A

Testi e musiche di Alberto Fortis; edizioni musicali Edizioni musicali Intersong.

  1. A voi romani – 3:20
  2. Milano e Vincenzo – 3:20
  3. Il Duomo di notte – 4:00
  4. In soffitta – 2:25
  5. La sedia di lillà – 5:12

Durata totale: 18:17

Lato B

Testi e musiche di Alberto Fortis.

  1. Nuda e senza seno – 3:45
  2. La pazienza – 3:00
  3. Sono contento di voi – 4:00
  4. L'amicizia – 3:50

Durata totale: 14:35

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note aggiuntive
  • Alberto Salerno - produzione
  • Claudio Fabi - arrangiamenti e direzione d'orchestra
  • L'arrangiamento dei fiati sul finale di Nuda e senza seno è di C. Pascoli
  • Edizioni: Intersong Italiana
  • Registrazione: Stone Castle Studios
  • Ezio De Rosa e Tony Platt - tecnici del suono
  • Matrici: Arun Chakraverty
  • Copertina di Mario Convertino su foto di Ilvio Gallo
  • Ringrazio: Alberto Salerno e con lui Claudio Fabi. La Premiata Forneria Marconi, per la felicità che hanno saputo regalarmi.[8]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Album

Anno Classifica Posizione
raggiunta
1979 Hit parade Bandiera dell'Italia 15[9]

Singoli

Anno Titolo del brano Classifica Posizione
raggiunta
1979 Milano e Vincenzo/Il duomo di notte[10] Top 100 Bandiera dell'Italia 14[11]
1979 La sedia di lillà/L'amicizia[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alberto Fortis, su ondarock.it.
  2. ^ Enzo Gentile e Alberto Tonti, Dizionario del Pop-Rock, Baldini & Castoldi, 1999, p. 374.
  3. ^ Riccardo Bertoncelli e Chris Thellung, 24.000 dischi, Zelig, 2005, p. 1206.
  4. ^ a b Roberto Caselli e Stefano Gilardino, Storia del rock in Italia: Protagonisti, album, concerti, luoghi: tutto quanto è stato rock dagli anni '50 a oggi, HOEPLI EDITORE, 12 novembre 2019, ISBN 978-88-203-9445-5. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  5. ^ Copia archiviata, su lamusicarock.com. URL consultato il 19 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2013).
  6. ^ Ezio Guaitamacchi, 1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita, Rizzoli, 14 gennaio 2011, ISBN 978-88-586-1742-7. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  7. ^ Demented Burrocacao, Italian futuribili: Il pop nostrano che ci ha visto lungo, Minimum Fax, 28 aprile 2022, ISBN 978-88-3389-396-9. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  8. ^ Note di copertina di Alberto Fortis, Alberto Fortis, Philips Records, 846 409-2, 1979.
  9. ^ Hit Parade Italia - Album 1979 (vedi nr. 38), su hitparadeitalia.it. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  10. ^ Alberto Fortis, su discografia.dds.it, Discoteca di stato.
  11. ^ Milano e Vincenzo, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  12. ^ Alberto Fortis, su discografia.dds.it, Discoteca di stato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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