Albert Cohen (criminologo)

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Albert Kircidel Cohen (Boston, 15 giugno 191825 novembre 2014) è stato un criminologo statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo di Talcott Parsons si laureò ad Harvard con una tesi sulla “Sostituzione delle norme sociali con quelle sub culturali”. In seguito propose due teorie per spiegare tale fenomeno. Nella prima, la frustrazione dovuta allo status delle persone è diretta principalmente verso gli appartenenti alle classi inferiori. Non esiste un paragone tra la propria classe sociale e il resto degli obiettivi socialmente accettati. Si diventa frustrati al momento di affrontare/subire gli svantaggi sociali e le diseguaglianze economiche.

Ciò permise a Cohen di proporre la seconda teoria e cioè la reazione alla frustrazione secondo la quale i giovani appartenenti alle classi subalterne, invece di cercare di ottenere lecitamente ciò che desiderano, cadono nella devianza per acquisire attenzione e rispetto. Ciò permette al gruppo di identificarsi secondo norme e prassi proprie della sub cultura deviante.

È conosciuto per la teoria delle subculture e per l'analisi delle baby gang. È stato vicepresidente della American Society of Criminology e nel 1993 ha vinto il premio Edwin Sutherland[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

In italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Albert Cohen, Controllo sociale e comportamento deviante, Bologna, Il Mulino, 1969.
  • Albert Cohen, Ragazzi delinquenti, Feltrinelli, 1974, ISBN 978-88-07-80418-2.

In inglese[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cavendar, Doing Theory: An Interview with Albert K. Cohen, in American Journal of Criminal Justice, vol. 18, n. 1, Boston, MA, Springer, marzo 1994, pp. 153–167, ISSN 1066-2316 (WC · ACNP). URL consultato il 23 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2020).

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