Alain Daniélou - Il labirinto di una vita

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Alain Daniélou - Il labirinto di una vita
Lingua originaletedesco, francese, italiano, inglese
Paese di produzioneItalia, Svizzera
Anno2017
Durata78 min
Generedocumentario
RegiaRiccardo Biadene
ProduttoreJacques Cloarec, Riccardo Biadene
Casa di produzioneKAMA Productions, FIND
Distribuzione in italianoKAMA Productions
FotografiaMatteo Cocco, Michele Nassuato, Simone Pierini
MontaggioMascia Calamandrei, Lorenzo Pazzi, Desideria Rayner
Interpreti e personaggi

Alain Daniélou - Il labirinto di una vita è un film documentario del 2017 diretto da Riccardo Biadene. È stato presentato in anteprima mondiale al festival svizzero Visions du Réel[1] e in anteprima italiana al Biografilm Festival[2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Anni trenta. Una coppia di francesi, il musicologo Alain Daniélou e il suo compagno, il fotografo Raymond Burnier, vengono affascinati dall'India durante un viaggio, e decidono di trasferirsi prima in Bengala e poi nel palazzo di Rewa. Daniélou studia la cultura indiana e incontra artisti e intellettuali come Jawaharlal Nehru, Jean Renoir, Cecil Beaton, Eleanor Roosevelt e Roberto Rossellini.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato inoltre selezionato al Ravenna Festival[3], Summermela Film Festival (Roma), River Film Festival (Padova), Sole Luna Doc-film Festival (Palermo e Treviso), Festival del film etnomusicale (Firenze).

Critica[modifica | modifica wikitesto]

È la visione complessa e articolata della metodologia di Daniélou, illuminato musicologo con l’attitudine a far circolare la bellezza nel mondo [...], che viene raccontata nel complesso e bel documentario di Riccardo Biadene [...]. Il flusso narrativo è travolgente, le foto, le statue erotiche dei templi indù, il Gange, l’umanità speciale, il senso di un tempo che non c’è più, la magia delle prime volte, tutto questo sommerge e disarma da resistenze western lo spettatore, coinvolto in prima persona in una immersione da capogiro nel labirinto di una vita (titolo dell’auto-biografia di Alain Daniélou).

(Fabiana Sargentini, Close-Up[4])

[...] il documentario del regista veneziano Riccardo Biadene ha senz'altro i canoni dell’eccezionalità. Perché eccezionale è la vita che racconta, innanzitutto, ma anche perché la confezione dell’opera va oltre gli standard abituali di un simile prodotto, abbinando l’ottima ricerca dei materiali di repertorio al delicato lirismo delle immagini girate per l’occasione.

(Stefano Coccia, Cineclandestino[5])

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alain Daniélou The Way to the Labyrinth, su visionsdureel.ch. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  2. ^ Alain Daniélou - Il labirinto di una vita, su biografilm.it. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2018).
  3. ^ “Alain Daniélou: Il Labirinto di una vita”, su Ravenna Festival. URL consultato il 24 settembre 2020.
  4. ^ Fabiana Sargentini, Alain Daniélou: il labirinto di una vita - Biografilm Festival 2017, su close-up.it. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2018).
  5. ^ Stefano Coccia, Alain Danièlou - Il labirinto di una vita, su Cineclandestino, 28 giugno 2017. URL consultato il 24 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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