Agustín Pagola Gómez
Agustín Gómez Pagola | ||
---|---|---|
Nazionalità | Unione Sovietica | |
Altezza | 169 cm | |
Peso | 67 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Difensore | |
Termine carriera | 1956 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1946 | Kryl'ja Sovetov Mosca | 22 (0) |
1947-1956 | Torpedo Mosca | 185 (0) |
1956 | Atlético Madrid | 0 (0) |
Nazionale | ||
1952 | Unione Sovietica | 0 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Agustín Gómez Pagola (Errenteria, 18 novembre 1922 – Mosca, 16 novembre 1975) è stato un calciatore sovietico, di ruolo difensore.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Errenteria, nei Paesi Baschi, a 15 anni riparò in Unione Sovietica per sfuggire alla Guerra Civile Spagnola. Qui divenne calciatore di buon livello nelle file del Torpedo Mosca, club del quale fu anche capitano e col quale vinse due coppe nazionali.
Nel 1956 il governo di Francisco Franco autorizzò il rientro degli esuli; Gómez Pagola si accordò con l'Atlético Madrid e tornò in Spagna. Non debuttò mai con i colchoneros: a 34 anni la sua carriera era agli sgoccioli e riuscì a giocare solo un paio di amichevoli. In realtà il giocatore era stato inviato in Spagna per riorganizzare il Partito Comunista spagnolo sfruttando la sua fama di giocatore. A causa dei duri contrasti con il capo del partito, Santiago Carrillo, Gómez Pagola fu espulso nel 1969 dal partito e tornò in Unione Sovietica, dove morì sei anni più tardi.[1]
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Fece parte della Nazionale sovietica che partecipò ai Giochi olimpici del 1952, ma non scese mai in campo.
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Kubok SSSR: 2
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Quando il calciatore è di sinistra corriere.it
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (RU) Agustín Pagola Gómez, su FootballFacts, FootballFacts.ru.
- (EN) Agustín Pagola Gómez, su Olympedia.