Agostino Fossati

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Agostino Fossati
Veduta di Porto Venere

Agostino Fossati (La Spezia, 28 gennaio 1830La Spezia, 7 dicembre 1904) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato alla Spezia nel 1830 da Giuseppe Fossati e Clorinda Bettinotti, è ammesso alla Scuola di Ornato della Spezia il 10 ottobre 1845 (sarà chiamato a insegnare nella stessa scuola alla fine degli studi, nel 1853). Ha come primi maestri alcuni pittori spezzini: Camillo Pucci, Luigi Belletti, Giovanni Fosella. Importante per la sua formazione è l'incontro con Massimo d'Azeglio, avvenuto a La Spezia nell'agosto del 1846. Si forma poi a Milano, presso l'Accademia di belle arti di Brera, con L. Sabatelli e F. Hayez, e a Genova all'Accademia ligustica di belle arti.

Nel 1855 è docente di geometria lineare applicata alle arti. Nel 1860 viene incaricato dalla giunta municipale di dipingere la sala di lettura del casinò civico. Nel 1867 sposa Luisa Pontremoli, sorella del pittore Giuseppe, e da lei ha tre figlie: Elisa, Olga e Amelia.

Nel 1869 espone due dipinti alla Promotrice di Genova[1] e di nuovo, nel 1871, tre opere. Nel 1878 alla Promotrice di Torino espone il dipinto Mare Lungo (Marina). Nel 1880 alle Promotrici di Genova e di Torino espone altri dipinti, fra i quali Cantiere Faggioni- Via San Bartolomeo in Spezia (Genova) e L'entrata della Squadra nel golfo di Spezia dopo le grandi manovre (Torino).

Nel 1882 è nominato componente della commissione di sorveglianza del Museo civico della Spezia ed è eletto membro della commissione di Ornato. Nel 1887 partecipa ed è premiato con medaglia d'oro all'Esposizione Circondariale della Spezia. Nel 1889 è di nuovo presente alla Promotrice di Genova e nel 1890 alla Promotrice di Torino.

Nel 1892 espone otto opere alla Promotrice di Genova, in occasione delle festività colombiane. Nel 1894 è registrato come professore di disegno ornamentale alla Regia Scuola d'Arte e Mestieri. Nel 1896 è ancora presente alla Promotrice di Genova con quattro lavori.

Muore il 7 dicembre 1904 nella sua città natale.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

La Spezia, Il castello San Giorgio e il campanile di Santa Maria

La sua pittura d'ispirazione romantica è spesso rivolta alla rappresentazione del reale sotto l'influsso dell'esperienza macchiaiola che gli derivò, in particolare, ma non solo, dalla conoscenza dell'opera di Telemaco Signorini.

Altrettanto importante è stato l'incontro con Massimo d'Azeglio e Antonio Fontanesi entrambi frequentatori della Spezia e del suo golfo durante l'epoca risorgimentale, fra gli anni quaranta e cinquanta del XIX secolo.

Noto soprattutto come pittore vedutista spezzino, con i suoi dipinti ha documentato i luoghi e gli edifici della sua città come apparivano prima dello sviluppo indotto dalla costruzione dell'Arsenale e della nuova pianificazione urbanistica.

Proprio per il loro valore documentario, nel 1922 il Comune della Spezia ha acquistato una raccolta di circa settanta suoi dipinti, esposti presso la Palazzina delle Arti "L.R. Rosaia" di La Spezia.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A questa mostra presero parte artisti liguri e piemontesi della cosiddetta Scuola grigia alla quale, oltre a Fossati, appartennero A. De Andrade, A. Issel, T. Luxoro e E. Rayper.
  2. ^ Mostre in corso, su palazzinadellearti.museilaspezia.it. URL consultato il 1º novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marzia Ratti, Agostino Fossati, 1830-1904, La Spezia, Cassa di Risparmio della Spezia, 2007. OCLC 493928018.
  • Elda Belsito, Agostino Fossati 1830-1904, Sarzana, Buonaparte, 2006.
  • Marzia Ratti, Il Golfo dei pittori. Arte e paesaggio nella Spezia dell'Ottocento, La Spezia, Cassa di Risparmio della Spezia, 2004.
  • Ubaldo Formentini e Guido Marangoni, Omaggio ad Agostino Fossati, La Spezia, Casa d'Arte, 1932.

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