Agnese De Donato

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Agnese De Donato fotografata dal marito, Sergio Pogliani, negli anni '70

Agnese De Donato (Bari, 7 gennaio 1927Roma, 5 marzo 2017) è stata una fotografa, giornalista e gallerista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Bari, ha vissuto e lavorato a Roma.

Nel 1957, con Gina Severini (figlia del pittore Gino Severini e moglie dello scultore Nino Franchina), ha aperto in Via Ripetta la libreria Al ferro di cavallo[1][2], dove si incontravano i maggiori scrittori, artisti e giornalisti dell’epoca e che esponeva le opere di autori vari: la pop art italiana e americana, i Novissimi, il Gruppo 63, i poeti (Giuseppe Ungaretti, Leonardo Sinisgalli[3][4], Tristan Tzara, Ezra Pound, Jorge Guillén, Libero De Libero, Augusto Frassineti, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini) e gli artisti visivi (Alberto Burri, Afro, Giuseppe Capogrossi, Gastone Novelli, Achille Perilli), che verranno poi immortalati dal suo obiettivo.

Agnese De Donato e Gina Severini Franchina nella loro libreria "Al ferro di cavallo", 1957

Dopo questa esperienza durata dieci anni, rievocata nel volume Via Ripetta 67[5], nel 1968 ha iniziato a lavorare come giornalista e fotografa.

Ha collaborato con i quotidiani “Paese Sera” e “La Gazzetta del Mezzogiorno” e con molti periodici, fra cui “L'Espresso", “Cosmopolitan”, e “Panorama”, con inchieste, interviste e fotografie a personaggi della cultura, della politica e dello spettacolo.

Negli anni Settanta ha curato i rapporti con la stampa per varie compagnie teatrali d’avanguardia[6] – tra cui il Teatro La Piramide di Memè Perlini e il Laboratorio di Camion di Carlo Quartucci e Carla Tatò – e per la rivista Documento Arte, come giornalista e fotografa. È stata fotografa di scena del Teatro d'avanguardia di, tra gli altri, Giuliano Vasilicò, Giancarlo Nanni, Leo De Berardinis, Dacia Maraini.

Nel 1973 ha fondato con altre giornaliste “Effe”, la prima rivista femminista in Italia, a cui ha collaborato come redattrice e fotografa. Sue molte delle copertine della rivista e la foto simbolo del femminismo, adottata dal Movimento di liberazione delle donne, "Donne non si nasce, si diventa"[7][8].

Nel 2008 ha pubblicato “Cosa fa stasera?”[9], un volume che raccoglie una selezione delle interviste realizzate negli anni Settanta e Ottanta a personaggi illustri dell’epoca sul quotidiano “Paese Sera”.

Nel 2015 ha partecipato al documentario "Swinging Roma" del regista Andrea Bettinetti [10], come testimone della scena artistica degli anni Sessanta a Roma.

Dagli anni Sessanta al 2017, Agnese De Donato ha svolto attività di ufficio stampa, collaborando con istituzioni fra le quali l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Accademia Nazionale di Danza, per l’Aterballetto di Amedeo Amodio[11][12], per il Festival sperimentale di Alessandria, di Todi e del teatro di Anagni e per altri festival, concerti, teatri.

Ha promosso artisti come José Carreras, Montserrat Caballé, Lorin Maazel e molti altri collaborando con i grandi nomi della danza. In particolare con Vittoria Ottolenghi scrittrice, critica, saggista, giornalista, tra le più celebri esperte italiane di balletto, che la volle sin dalla prima edizione del Festival di Castiglioncello. Nello stesso periodo curava l’ufficio stampa del Festival di Cagliari, e per più di 15 anni, si è occupata di gestire quello dell’Accademia Nazionale di Danza durante la direzione di Margherita Parrilla.

Ha ritratto artisti come Carla Fracci, Ekaterina Maximova, Majja Michajlovna Pliseckaja, Vladimir Vassiliev, Elisabetta Terabust, Patrick Dupond, Rudolf Nureyev, e gli allora giovanissimi del Teatro dell’Opera.

Nel febbraio 2017 ha vinto il Premio speciale “EUROPAinDANZA” [13] per anni di divulgazione e promozione della danza attraverso il ruolo di ufficio stampa.

Ha partecipato a numerose esposizioni e, poco dopo la sua morte avvenuta a marzo del 2017 [14][15][16][17], i figli Francesco, Giovanni e Michele Pogliani inaugurano la sua prima mostra personale: “Anni ’70… io c’ero” [18], tenutasi presso la Galleria De Crescenzo&Viesti di Roma. Una raccolta di più di cento foto degli anni Settanta, stampate all’epoca direttamente dall’autrice.

L'archivio comprende circa 200.000 negativi, prevalentemente in bianco e nero, e qualche migliaio di stampe d'epoca. I temi trattati sono: politica, cinema, danza, femminismo e teatro d'avanguardia negli anni Settanta a Roma.

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Spazi d'arte a Roma. Documenti dal centro ricerca e documentazione arti visive (1940-1990)", Palombi Editori, 2019
  2. ^ "Il Ponte", Volume 61 - Curatore: Piero Calamandrei, Editore: La Nuova Italia, 2005
  3. ^ "Omaggio a Leonardo Sinisgalli (1908-1981)" - Il Giannone n.4 2004
  4. ^ "Intimo Sinisgalli. Il fondo di Agnese De Donato: testi, lettere, disegni e acquerelli"
  5. ^ Agnese De Donato, "Via Ripetta 67", edizioni Dedalo, 2005
  6. ^ Silvana Sinisi, "Dalla parte dell'occhio: esperienze teatrali in Italia, 1972-1982", Edizione Kappa, 1983
  7. ^ Agnese De Donato, il movimento femminista e la rivista “effe”, Laura Iamurri, 2017
  8. ^ Arianna Testino, Agnese De Donato, Donne non si nasce, si diventa, 1970 | Artribune, su artribune.com. URL consultato l'8 marzo 2020.
  9. ^ Agnese De Donato,"Cosa fa stasera?", edizioni Dedalo, 2008
  10. ^ "Swinging Roma" Regia: Andrea Bettinetti - Genere: Documentario - Italia, 2015
  11. ^ "Aterballetto Italia: artistic director Amedeo Amodio on tour in USA and Canada,1985"
  12. ^ "Aterballetto 1986: compagnia di balletto dei teatri dell'Emilia Romagna, direzione artistica Amedeo Amodio"
  13. ^ Europa in danza premia il mondo tersicoreo: la lista dei vincitori 2017
  14. ^ Corriere della Sera, Addio Agnese De Donato una vita ad arte senza età, di Edoardo Sassi
  15. ^ Corriere della Sera, "Agnese De Donato, l’addio a una Roma colta e cosmopolita" di Paolo Conti
  16. ^ Il Messaggero, Lutto nel mondo dell'arte: è morta Agnese De Donato
  17. ^ Danzaeffebi - Addio Agnese De Donato. Lutto nel mondo della danza
  18. ^ Rainews - "Anni ’70: io c’ero": In mostra a Roma gli scatti di Agnese De Donato

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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