Agnès Godard

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Agnès Godard (Dun-sur-Auron, 28 maggio 1951) è una direttrice della fotografia francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Agnès Godard (nessuna relazione col regista Jean-Luc), intraprende gli studi per diventare giornalista, professione che eserciterà per alcuni anni,[1] prima di interessarsi al cinema.[2] Dopo aver studiato presso l'Università Sorbonne Nouvelle, riesce a entrare all'IDHEC, laureandosi nel 1980. Comincia a lavorare come assistente operatrice sui set dei film di Henri Alekan, che influenzerà molto il suo stile futuro,[1] per poi progredire a incarichi via via più importanti fino a quello da operatrice di ripresa di Robby Müller ne Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders.

Da direttrice della fotografia, Godard ha collaborato per la maggior parte della sua carriera con la regista Claire Denis, con la quale è coinvolta nei film fin dalla loro prima concezione,[2][3] —i Cahiers du cinéma ne sottolineano «la complicità che [le] unisce [...] come due sorelle»[4]— e con Catherine Corsini e Ursula Meier. Ha anche curato la fotografia dei film La vita sognata degli angeli, Anime erranti di André Téchiné e dell'italiano Nuovomondo.

Nel 2001 ha ricevuto diversi riconoscimenti per la fotografia del film di Denis Beau Travail, tra cui il premio César e quello della National Society of Film Critics.

Con Sister (2012), ha cominciato a girare in digitale, considerandolo un passaggio «inesorabile e inevitabile».[1] Secondo lei, nel digitale le immagini non possiedono «la medesima consistenza e potere simbolico» che su pellicola e, di conseguenza, devono essere «reinventate»:[1][2] ha deciso quindi di lavorare sulle luci aggiuntive dentro e fuori campo, al fine di modulare le atmosfere visive e creare un nuovo approccio all'immagine, considerando ogni tentativo di recuperare la texture della pellicola come «una causa persa».[2] Continuando questo suo approccio, ha poi convinto Denis a passare al digitale per il suo film successivo, Les Salauds, portando a un risultato particolarmente apprezzato da questo punto di vista dalla critica.[5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Filmato audio (FR) Laure Adler, Hors-Champ: Agnès Godard, France Culture, 13 maggio 2016.
  2. ^ a b c d (EN) Kristin Hohenadel, The Image as Obsession, No Matter the Method - The Cinematographer Agnès Godard on ‘Sister’, in The New York Times, 28 settembre 2012.
  3. ^ (FR) Comment aller toujours plus loin [collegamento interrotto], in Libération, 11 luglio 2001.
  4. ^ (FR) Nicolas Azalbert, Les films les plus attendus de 2013: 'Au clair des lunes', in Cahiers du cinéma, n. 685, gennaio 2013, pp. 66-69. URL consultato il 1º marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2016).
  5. ^ (FR) Franck Nouchi, 'Les Salauds': Claire Denis ne fait rien pour se faire aimer, in Le Monde, 6 agosto 2013.
  6. ^ (FR) Nomination dans l'ordre des Arts et des Lettres - hiver 2019, su culture.gouv.fr, Ministero della cultura e della comunicazione, 28 maggio 2019. URL consultato il 28 febbraio 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Premio César per la migliore fotografia Successore
Éric Guichard
per Himalaya - L'infanzia di un capo
2001
per Beau Travail
Tetsuo Nagata
per La Chambre des officiers
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