Adolf Stoecker

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Adolf Stoecker

Adolf Stoecker, anche reso graficamente come Adolf Stöcker (Halberstadt, 11 dicembre 1835Bolzano, 2 febbraio 1909) è stato un politico, teologo e scrittore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato alle università di Halle e di Berlino, lavorò alcuni anni come precettore, e nel 1863 diventò pastore luterano.[1] Nel 1867 fu trasferito dal Concistoro nella cittadina industriale di Hamersleben vicino a Magdeburgo. Nello stesso anno sposò Anna Krüger, figlia di un commerciante brandeburghese. Durante la guerra franco-prussiana del 1870-71 fu cappellano militare di una divisione dislocata a Metz.[1][2] Nel 1874 divenne predicatore di corte per il Kaiser Guglielmo I.[1][2] Approfittò della situazione per farsi agitatore politico, predicando l'anti-semitismo, combattendo il secolarismo, il liberalismo e il socialismo e fondando nel 1878 il Partito Sociale Cristiano dei lavoratori, nel 1881 ribattezzato semplicemente Partito Sociale Cristiano.[1][2] Pur ottenendo magrissimi risultati elettorali, grazie ad un accordo di coalizione con il Partito Conservatore Tedesco fu deputato del Reichstag dal 1881 al 1893 e nuovamente dal 1898 al 1908, e fu responsabile dell'introduzione della tematica anti-semita nel programma e nella retorica del Partito Conservatore.[1][2] Pubblicò numerosi libri, che spaziano dalla teologia alle dissertazioni politiche.[1]

Stoecker, dopo essersi trasferito nell'ultimo periodo di sua vita a Gries presso Bolzano, morì ivi il 2 febbraio nella Villa Monsejour. Il suo feretro fu traslato a Berlino.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Isidore Singer e S. Mannheimer, Stöcker, Adolf, in The Jewish Encyclopedia. URL consultato il 21 luglio 2020.
  2. ^ a b c d AA.VV., Adolf Stoecker, in Encyclopedia Britannica. URL consultato il 21 luglio 2020.
  3. ^ Vedi la notizia del giornale locale Der Tiroler del 11 febbraio 1909, p. 4 (Pdf).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN77108854 · ISNI (EN0000 0000 8157 8904 · LCCN (ENn83063580 · GND (DE118618393 · BNF (FRcb119645609 (data) · J9U (ENHE987007467567605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83063580