Adah Isaacs Menken

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Adah Isaacs Menken nel 1866 circa

Adah Bertha Theodore Menken (New Orleans, 15 giugno 1835Parigi, 10 agosto 1868) è stata un'attrice teatrale, pittrice e poetessa statunitense, di etnia creola.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Menken, 1866

Conosciuta come Adah Isaacs Menken, benché autrice di una nota autobiografica, ha diversi passi oscuri nella sua vita, a cominciare dallo stesso nome. In Some Notes of Her Life in Her Own Hand[1], dichiara di essere nata con il nome di Marie Rachel Adelaide de Vere Spenser, a Milneburg, oggi parte di New Orleans, in Louisiana. Altrove sostiene che il suo nome fosse Dolores Adios Los Fiertes[2], che alcune note di biografi contemporanei fanno nascere a Chicago, o a Cincinnati. Wolf Mankowitz ed altri hanno studiato i registri cittadini del "Board of Health" di New Orleans, concludendo che era figlia di Auguste Théodore e Magdaleine Jean Louis Janneaux[3].

Da ragazzina ha lavorato come ballerina, probabilmente anche a San Francisco e a L'Avana. Benché scrivesse poesie e dipingesse, raggiunse la notorietà come attrice, soprattutto quando apparve in The French Spy, nel 1859 al Broadway theatre, dove però ebbe critiche negative[4].

Si convertì all'ebraismo[5], cambiando il nome Adios in Adah, e sposò Alexander Isaac Menken, musicista ebreo. Si disse che si sposò per interesse e che questo fosse il solo modo di poter sopravvivere per un'attrice di poca bravura. Il matrimonio comunque non durò e venne lasciata dal marito benché lei rimase di religione ebraica per tutta la vita. Si sposò altre quattro volte in sette anni: il primo fu l'allora famoso pugile John C. Heenan, che sposò dopo la separazione ma prima del divorzio, venendo accusata di bigamia. La stampa continuò a considerarla interessata o solo ai soldi o a far parte del mondo delle celebrità, sebbene esistano testimonianze che lei amasse veramente Heenan; il matrimonio tuttavia durò meno di un anno[senza fonte]. Nel gennaio 1860, quando il marito partì per una gara[6] in Inghilterra la coppia si lasciò: lei non rinunciò al cognome del secondo marito.

In quegli anni Adah scrisse diverse poesie per il Sunday Mercury di New York e celebrò Walt Whitman e le sue Foglie d'erba per essere "secoli avanti ai suoi contemporanei"[7][8][9].

Recitò la parte di Mister Bones, un personaggio maschile e giullare, e fece l'imitazione di Edwin Booth nelle parti di Amleto e Richelieu. Si fece portare da Charles Blondin su una corda tesa sulle cascate del Niagara. Le sue rappresentazioni teatrali erano sempre provocanti, come quando entrò su un cavallo senza sella indossando solo la calzamaglia nella Mazeppa, opera di Lord Byron[10], costruendosi una reputazione di figura scandalosa. Più tardi sposò lo scrittore umorista Robert Henry Newell (più conosciuto con lo pseudonimo di Orpheus C. Kerr)[11]. Quindi sposò un certo James Barkley. Pare che parlasse fluentemente inglese, francese, spagnolo ed ebraico. Ma i fatti della sua vita sempre troppo leggendaria non sono stati certi fino almeno alla fine degli anni 1930.

Si sa che ha recitato a Vienna, a Parigi (dove ha recitato in Les pirates de la Savane più di cento repliche, e conobbe Alexandre Dumas, con il quale posò per una nota fotografia[12]), e a Londra, apprezzata da Charles Reade, Dante Gabriel Rossetti, Algernon Swinburne[13] e Tom Hood, e fu amica di Charles Dickens (al quale dedicò una raccolta di poesie) e George Sand (che fece la madrina al secondo figlio).

Più tardi, con la salute malferma, scrisse in una lettera: "Mi sono persa nell'arte e nella vita. Eppure, tutto compreso, mi domando se non ho assaporato alla mia età più vita di quanta ne ha vissuta la maggior parte delle altre donne. È giusto quindi anche per me dovere allontanarmene come fanno tutti i vecchi." Morì a Parigi a 33 anni (probabilmente di tubercolosi) e fu sepolta nel cimitero di Montparnasse. Una settimana dopo la sua morte uscì presso Chatto & Windus la raccolta di sue poesie intitolata Infelicia[14].

Molte cose riguardanti Adah Isaacs Menken sono state messe in dubbio o rivalutate da più recenti biografie[15], ma bisogna considerare la sua figura una delle più conosciute e spettegolate del tempo, apertura di quel che sarà il divismo del XX secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "The New York Times", 6 settembre 1868.
  2. ^ Adah Isaacs Menken, Infelicia and Other Writings, a cura di Gregory Eiselein, Peterborough: Broadview Press, 2002, pp. 15-16.
  3. ^ Wolf Mankowitz, Mazeppa: The Lives, Loves, and Legends of Adah Isaacs Menken, New York: Stein and Day, 1982
  4. ^ The New York Times scrisse che era "la peggiore attrice di Broadway" e The Observer che "non si fa ostacolare dal peso del talento"
  5. ^ San Francisco Museum: Adah Isaacs Menken
  6. ^ The Washington Post lo descrisse come l'uomo più famoso d'America. Comunque la sua carriera di pugile a mani nude, benché ostacolata dalla legge che ne proibiva gli incontri, ebbe grande risalto e molto pubblico.
  7. ^ Renée M. Sentilles, Performing Menken: Adah Isaacs Menken and the birth of American celebrity, 2003 ISBN 978-0-521-82070-7.
  8. ^ Eric L. Haralson, Encyclopedia of American Poetry: The Nineteenth Century, pp. 194-96, ed. 1998 ISBN 978-1-57958-008-7.
  9. ^ Marion Walker Alcaro, Walt Whitman's Mrs. G: A Biography of Anne Gilchrist, pp. 129-30, ed. 1991 ISBN 978-0-8386-3381-6.
  10. ^ Lois Adler, Adah Isaacs Menken in Mazeppa, in Helen Krich Chinoy e Linda Walsh Jenkins (a cura di), Women in American theatre, pp. 72-78, ed. 2006 ISBN 1-55936-263-4.
  11. ^ Robert Henry Newell, voce di American National Biography: supplement, n. 2, pp. 406-07, ed. 2005 ISBN 978-0-19-522202-9.
  12. ^ cfr. l'articolo nei collegamenti esterni.
  13. ^ Si dice che Rossetti le abbia offerto del denaro per allontanare Swinburne dalle pratiche di flagellazione a cui si sottoponeva, ma dopo sei settimane lei dovette rinunciare alla sfida e restituire i soldi. cfr. Jean Overton Fuller, Swinburne. A Critical Biography, 1968, p. 163.
  14. ^ Ora in Infelicia and Other Writings, a cura di Gregory Eiselein, Peterborough: Broadview Press, 2002.
  15. ^ In particolare da Performing Menken: Adah Isaacs Menken and the Birth of American Celebrity', Cambridge University Press, 2003.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Harold Bloom, The Best Poems of the English Language: From Chaucer through Robert Frost, New York: Harper Perennial, 2007, p. 716 ISBN 9780060540425
  • Michael Diamond, Victorian Sensation, Anthem Press, 2003, pp. 268-71 ISBN 9781843311508
  • Samuel Dickson, Tales of Old San Francisco, Stanford University Press, 1955 ISBN 9780804704885
  • Alan Lloyd, The Great Prize Fight, London: Cassell, 1977 ISBN 0304297801
  • Alan Wright, Tom Sayers: The Last Great Bare-knuckle Champion, Sussex: Book Guild, 1994 ISBN 0863329292
  • Renée Sentilles, Performing Menken: Adah Isaacs Menken and the Birth of American Celebrity, Cambridge University Press, 2003 ISBN 9780521820707
  • Barbara e Michael Foster, A Dangerous Woman: The Life, Loves, and Scandals of Adah Isaacs Menken, 1835-1868, America's Original Superstar, Globe Pequot, 2011 ISBN 9781599216027

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