Abarth 1600 OT Spyder

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Abarth 1600 OT Spyder
Hans Hermann sulla Abarth 1600 OT Spyder
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia  Abarth
ClasseSport
Produzione1965
Descrizione tecnica
Dimensioni e pesi
Lunghezza3980 mm
Larghezza1725 mm
Altezza950 mm
Passo2090 mm
Peso585 kg
Risultati sportivi
DebuttoCoupe de Paris 1965
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
2

L'Abarth 1600 OT Spyder è una vettura da competizione realizzata dalla Abarth nel 1965.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La vettura venne realizzata per poter ospitare il nuovo propulsore 8V da 2000 cc esposto per la prima volta alla mostra delle vetture sportive e da competizione tenutasi presso Torino nel 1965.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Il mezzo traeva alcune componenti dalla Fiat 850 e aveva le sospensioni anteriori formate da bracci oscillanti, barre stabilizzatrici e ammortizzatori idraulici telescopici, mentre le posteriori erano composte da bracci tubolari, molle a elica e ammortizzatori idraulici telescopici. Come propulsore impiegava un 4 cilindri in linea dotato di due carburatori Weber 45 DCOE. La potenza erogata era di 174 cv, con velocità massima di 250 km/h. La gestione del motore era affidata a un cambio manuale a sei marce. Il design della carrozzeria venne affidato a Mario Colucci ed era estremamente aerodinamico per meglio fendere la resistenza aerodinamica. Tale carrozzeria avvolgeva un telaio in lamiera scatolata saldata elettricamente. I cerchi erano il lega di magnesio, ed erano presenti numerose prese d'aria per raffreddare le componenti meccaniche della 1600 OT. In particolare, ne era presente una a forma di periscopio esattamente sopra il vano motore.

Attività sportiva[modifica | modifica wikitesto]

La prima corsa a cui partecipò la vettura fu la Coupe de Paris del 1965, dove si classificò quarta assoluta. Dopo un'esposizione presso il salone automobilistico di Torino, la 1600 OT fu impiegata per alcuni test svolti presso l'autodromo di Vallenlunga nel gennaio 1967 in cui si tentava di battere il record del circuito stabilito da una Ferrari Dino. In seguito il mezzo fu schierato per l'ultima volta in gara presso la Coppa Union Sportive, dove terminò dietro un Abarth OT 2000.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1966 1600 'OT' SPYDER, su bernimotori.com. URL consultato il 24 giugno 2014.

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