131º Reggimento artiglieria "Centauro"

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131º Reggimento artiglieria semovente "Centauro"
Stemma del 131º Reggimento artiglieria semovente "Centauro"
Descrizione generale
Attiva20 aprile 1939 - marzo 2001
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
TipoArtiglieria
DimensioneReggimento
Guarnigione/QGFoggia
EquipaggiamentoLand Rover AR 90, M577, M548, M109L
Motto"Fulmineo fuoco di fulminea mole"
Battaglie/guerreCampagna di Grecia
Campagna del Nord Africa
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
Parte di
"Brigata meccanizzata "Pinerolo""
Reparti dipendenti
  • Comando di reggimento,
  • 1 batteria di supporto logistico,
  • 1 batteria di acquisizione obiettivi,
  • 1 gruppo semoventi,
  • alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente.
131º Reggimento Artiglieria "Centauro"
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Il 131º artiglieria "Centauro" è stato un reggimento del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale e successivamente dal dopoguerra al 2001 dell'Esercito Italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il reggimento venne costituito a Cremona il 20 aprile 1939 su I, II e III gruppo, tutti su 75/27 trainati, e inquadrato nella Divisione corazzata "Centauro". Nello stesso anno viene mobilitato e trasferito in Albania.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 ottobre 1940 il reggimento ricevette il battesimo del fuoco sul fronte Greco-albanese, prendendo parte in particolare ai combattimenti a Doljana, Kani, Delvinachi, Zaraplana, Zervat, S. Dimitrio, Arinista, Tepleni.

Nel giugno 1941 rientrò in Italia e venne dislocato nella zona di Spilimbergo, dove fu riorganizzato e riequipaggiato con semoventi 75/18 assumendo una fisionomia più spiccatamente corazzata.

Nel novembre 1942, a seguito di nuovi adeguamenti organici, fu dislocato in Sicilia in previsione dell'impiego in Africa Settentrionale, dove in Cirenaica e Tripolitania, partecipò ai combattimenti di El Agheira, Marada, Bu Erat e Beni Ulid. A causa delle forti perdite subite fu sciolto nell'aprile del 1943, ad eccezione del 2º Gruppo che proseguì i combattimenti assieme ad unità tedesche nella zona di Enfidaville e Takrouna, in Tunisia.

Ricostituzione[modifica | modifica wikitesto]

Il reggimento fu ricostituito a Bracciano nel maggio 1951 e nel novembre dello stesso anno trasferito a Verona inquadrato nella Divisione "Centauro" del IV Corpo d'armata. Nel novembre 1955, con il trasferimento della divisione a Novara, il reggimento fu trasferito a Vercelli, nella caserma "M.O.V.M. Aldo Maria Scalise" da dove nel novembre 1968 partì una colonna di corazzati per portare soccorso nella Valle Strona alluvionata.

131º Gruppo artiglieria pesante campale "Vercelli"[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dei provvedimenti della ristrutturazione dell'Esercito Italiano del 1975, con cui tra i provvedimenti adottati veniva abolito l'ordinamento reggimentale, il 131º Reggimento artiglieria veniva sciolto ad ottobre 1975 e la bandiera di guerra ereditata dal 131º Gruppo artiglieria pesante campale "Vercelli" costituito nella caserma "M.O.V.M. Aldo Maria Scalise" di Vercelli il 21 ottobre 1975.

Nel 1986, con l'abolizione nell'Esercito Italiano dell'ordinamento divisionale, la Divisione "Centauro" veniva soppressa e il gruppo, il 1º novembre 1986, passava alle dipendenze del Comando artiglieria del III Corpo d'armata e successivamente, il 16 febbraio 1991, inquadrato nel reggimento artiglieria a cavallo.

131º reggimento artiglieria da campagna semovente[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 luglio 1992 con la ricostituzione dell'ordinamento reggimentale da parte dell'Esercito Italiano, il reggimento venne nuovamente ricostituito con la denominazione di 131º Reggimento artiglieria da campagna semovente e inquadrato nella Brigata meccanizzata "Centauro". Il 10 ottobre 1995, a seguito del riordino della Forza Armata previsto dal nuovo modello di Difesa, il 131º veniva trasferito da Vercelli a Barletta dove sostituiva il soppresso 2º Reggimento artiglieria "Potenza" e passa alle dipendenze della Brigata corazzata "Pinerolo". Il 20 maggio 1996 veniva trasferito a Foggia con il 131º Gruppo artiglieria da campagna semovente "Vercelli" alle sue dipendenze. Nella stessa sede veniva sciolto nel marzo 2001 e sostituito dal 21º Reggimento artiglieria "Trieste".

Onorificenze, Ricompense e Albo d'Oro[modifica | modifica wikitesto]

La Bandiera di Guerra del 131º Reggimento artiglieria "Centauro" è decorata di una Medaglia di bronzo al valor militare (Fronte Greco - Albania - Jugoslavia. 28 ottobre 1940 - 23 aprile 1941) ed una Medaglia di bronzo al merito civile (2 novembre - 20 dicembre 1968, provincia di Vercelli; D.P.R. 1º dicembre 1970) per i soccorsi prestati con tempestività e sprezzo del pericolo nella cittadina di Valle Mosso (BI) colpita da una disastrosa e cruenta alluvione il 2 novembre 1968.

Al 131º Reggimento artiglieria "Centauro":

"In occasione di una violenta alluvione [l'alluvione di Valle Mosso (BI), nel novembre 1968 ove vi furono 57 morti e 15.000 tra sfollati e senza lavoro] si prodigavano generosamente, con uomini e mezzi, in difficili ed estenuanti interventi di soccorso alle popolazioni colpite, contribuendo validamente a contenere e ridurre i disastrosi effetti della calamità".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]