Édgar Baumann

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Édgar Baumann
Nazionalità Bandiera del Paraguay Paraguay
Atletica leggera
Specialità Lancio del giavellotto
Termine carriera 1999
Record
Giavellotto 84,70 m Record sudamericanoRecord nazionale (1999)
Carriera
Nazionale
1990-1999Bandiera del Paraguay Paraguay
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi panamericani 0 1
Giochi sudamericani 0 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Édgar Andres Baumann Dure (San Lorenzo, 16 aprile 1970) è un ex giavellottista paraguaiano, detentore dal 1999 del record sudamericano nel lancio del giavellotto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di discendenti tedeschi[1] Baumann nasce non lontano da Asunción e inizia a gareggiare all'età di 19 anni nel lancio del giavellotto. L'anno seguente, nel 1990, conquista la sua prima medaglia internazionale ai Giochi sudamericani del Perù. Nel corso della sua carriera ha preso parte a diverse edizioni dei Mondiali e a partecipare ai Giochi olimpici di Atlanta 1996.[2] Gareggiando nei campionati NCAA per l'Università statale del Texas di San Marcos, ha stabilito il record nazionale nel 1999[3] e guadagnatosi un posto per poter competere alle Olimpiadi di Sydney 2000. Baumann inspiegabilmente - per alcuni anni - non verrà inviato con la delegazione nazionale in Australia, avendo il Comitato Olimpico Paraguaiano preferito a lui il collega Nery Kennedy. Seguì una lunga causa giudiziaria nei confronti del Comitato, il quale svelò che l'esclusione avvenne per presunto doping.[4][5] Baumann fu risarcito solo nel 2016, avendo le indagini portato a scoprire un giro di corruzione presente nel Comitato Olimpico Paraguaiano che aveva tagliato fuori l'atleta dalla possibilità di gareggiare ai Giochi olimpici.[6]

A seguito dell'abbandono delle competizioni, avvenuto nell'anno della mancata Olimpiade, Baumann ha proseguito la sua carriera nello sport come allenatore.[7]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1989 Campionati sudamericani
juniores
Bandiera dell'Uruguay Montevideo Lancio del giavellotto 58,62 m
Campionati panamerica
juniores
Bandiera dell'Argentina Santa Fe Lancio del giavellotto 59,18 m
1990 Giochi sudamericani Bandiera del Perù Lima Lancio del giavellotto   Argento 60,22 m
1992 Campionati ibero-americani Bandiera della Spagna Siviglia Lancio del giavellotto 66,70 m
1993 Mondiali Bandiera della Germania Stoccarda Lancio del giavellotto 45º (q) 59,82 m
1994 Giochi sudamericani Bandiera del Venezuela Valencia Lancio del giavellotto   Bronzo
1995 Giochi panamericani Bandiera dell'Argentina Mar del Plata Lancio del giavellotto   Argento 78,70 m
Mondiali Bandiera della Svezia Göteborg Lancio del giavellotto 28º (q) 72,90 m
1996 Campionati ibero-americani Bandiera della Colombia Medellín Lancio del giavellotto   Bronzo 73,94 m
Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Atlanta Lancio del giavellotto 18º (q) 77,74 m
1997 Mondiali Bandiera della Grecia Atene Lancio del giavellotto 13º (q) 72,96 m
1998 Campionati ibero-americani Bandiera del Portogallo Lisbona Lancio del giavellotto 68,55 m
1999 Giochi panamericani Bandiera del Canada Winnipeg Lancio del giavellotto 71,40 m

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Quieren formar a atletas y ciudadanos líderes en el país, su adndigital.com.py, 27 settembre 2016. URL consultato il 6 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Five former Bobcats to compete in Olympic trials, su smmercury.com, 2 luglio 2008. URL consultato il 6 maggio 2020.
  3. ^ (EN) World Athletics - Edgar Baumann Bio, su worldathletics.org.
  4. ^ (ES) Muestras de analisis comprometen a Baumannn, su abc.com.py, 27 novembre 2003. URL consultato il 6 maggio 2020.
  5. ^ (ES) Zubizarreta ratifica que Baumann no fue a Sydney por dopaje, su ultimahora.com, 14 maggio 2008. URL consultato il 6 maggio 2020.
  6. ^ (ES) Denuncian a exintendente de San Ber por millonaria “tragada” en comuna, su hoy.com.py, 3 giugno 2016. URL consultato il 6 maggio 2020.
  7. ^ (ES) Edgar Baumann vs Paola Mirand dos generaciones frente a frente, su abc.com.py, 5 maggio 2012. URL consultato il 6 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]